Bloodborne: The Old Hunters (DLC) – Recensione

Bloodborne: The Old Hunters (DLC) – Recensione

Al mondo esistono due tipi di persone: quelle che a Bloodborne riescono a giocarci e quelle che proprio non lo digeriscono. Ma fate attenzione: mai e poi mai la questione andrebbe posta in termini di capacità (o machismo), in realtà si tratta solo di accettazione e (perché no?) di sottomissione. Bloodborne (come Dark Souls prima e Demon’s Souls prima ancora) ha stregato i giocatori privandoli del controllo. Dopo tanti anni non erano più loro a decidere come doveva essere strutturato il gioco, ma è stato esattamente il contrario: le regole del mondo di Bloodborne sono assurde e non si può fare altro che accettarle. Non esiste il “No, ma questo è troppo difficile!” o il “Ma questo non ha senso!“: al massimo potete solo pensare “Ok, ora come ne esco di qua?“. Affrontare Bloodborne vuol dire questo in fondo, ovvero comprendere (o tentare perlomeno) la mente malata che ha partorito questoincubo, abbracciarla e fare propri quei meccanismi di pensiero, così tetri o oscuri che mai avremmo pensato ed osato raggiungere.

 Bloodborne: The Old Hunters (DLC)

Piattaforma: PlayStation 4

Genere: Azione/Gioco di ruolo

Sviluppatore: From Software

Publisher: Sony

Giocatori: 1

Online: Co-op e Pvp

Lingua: Completamente in italiano

Versione testata: PS4

Una volta predisposto il proprio animo a questa costante umiliazione, raramente spezzata da gloriose vittorie che ci danno quel contentino necessario per andare avanti, si può portare a termine sino a volerne ancora ed ancora. E se l’avventura principale l’avete già completata più e più volte e i dungeon dei Calici sono ormai stati esplorati in lungo e largo vi rimane solo una cosa fare: pregare che From Software vi dia un DLC, invocato invero sin dall’uscita del gioco principale. Finalmente gli sviluppatori hanno soddisfatto la nostra sete di sangue e The Old Hunters è disponibile per PlayStation 4 al prezzo di 19,99€. Un prezzo in media con tanti altri DLC quindi, ma in quanto a contenuti come è messo? La risposta ci è costata sette camicie, notti insonni e tante, tantissime, morti…

È inutile girarci attorno: The Old Hunters è, per moltissimi motivi, una delle migliori espansioni dell’anno per uno dei migliori titoli usciti nel 2015. Dopo questo “spoiler” iniziale possiamo passare a tutte le novità e le aggiunte di questo corposo DLC: From Software infatti non ha (ovviamente) reso facile l’accesso ai nuovi contenuti e senza una guida potreste ritrovarvi a vagare per ore ed ore cercando di capire da dove si accede a The Old Hunter. Non saremo certamente noi a dirvi come farlo (a meno che voi non ce lo chiediate), e pertanto ci limiteremo a sottolineare che i nuovi contenuti si sbloccano dopo aver affrontato il Vicario Amelia e che il livello consigliato per affrontare questa nuova avventura è di almeno 65 nella prima run, mentre per quanto riguarda un eventuale new game plus possiamo assicurarvi che un livello 130 non è stato sufficiente per avere vita facile. Il DLC si apre quindi in una Yharnam che potrebbe quasi ingannarvi: no, non è la città che avete imparato a conoscere da marzo ad oggi, ma è la città sita nell’Incubo del Cacciatore, una versione tanto distorta e depravata quanto antica e magica di quella già vista. Questa Yharnam affogata dalla vegetazione ancestrale sarà però solo l’inizio del vostro viaggio che vi porterà in nuove aree inedite, evitando così quella sensazione di riciclo di ambienti già sperimentata in tanti DLC di altri giochi.

I più grandi cacciatori, quelli antichi del titolo del DLC per intenderci, diverranno tragicamente le belve più disgustosamente mutate

From Software decide invece di agganciarsi a ciò che il giocatore già conosce per poi trasportarlo in un tripudio di delirio, dove la corruzione del sangue ha assoggettato tutti: belve, cittadini e i cacciatori stessi, per una sorte più infame che ironica, non possono esimersi dal diventare quel che combattono. Ecco che quindi i più grandi cacciatori, quelli antichi del titolo del DLC per intenderci, diverranno tragicamente le belve più disgustosamente mutate, rese irriconoscibili dal quel sangue infetto che tutto ha cambiato. Loro quindi saranno i nuovi boss, quattro obbligatori ed uno opzionale, che dovrete affrontare, ma non saranno soli. A far loro compagnia, infatti, troverete molti cacciatori impazziti, armati sino ai denti con nuovi e letali strumenti di tortura sui quali poserete i vostri occhi in un tripudio di frustrazione per le morti da loro inevitabilmente arrecate, ma al tempo stesso eccitati dall’idea di, prima o poi, possederli.

Ed in effetti uno dei principali meriti di The Old Hunters è dare ai giocatori un nuovo set di armi veramente molto corposo e variegato: si parla di quasi una dozzina di armi per la mano destra e una mezza dozzina per la mano sinistra, con numerose novità che sarebbe un peccato spoilerare qui (lasciamo a voi il dis-piacere di provarle prima sulla vostra pelle e poi su quella dei vostri nemici). Il DLC inoltre incoraggia l’uso delle nuove armi fornendovi tutto il necessario per potenziarle ad un livello soddisfacente sin dall’inizio (e lasciatela un po’ in pace quella Lama Sacra di Ludwig!). Trovarle tutte e padroneggiarne in alcuni casi gli strambi attacchi potrebbe richiedere molto tempo e dedizione, due requisiti che il giocatore di Bloodborne è ben disposto a concedere alle opere From Software. Non mancano inoltre all’appello nuovi incantesimi per fare la felicità di chi ha dedicato i propri punti esperienza all’Arcano.

Oltre ai cacciatori impazziti e ai nuovi e tremendi boss, troverete nuovi nemici da affrontare nelle aree inedite: sia le vostre vittime che i luoghi che visiterete sono come sempre immensamente ispirate e trasudano malattia mentale, disperazione e follia da ogni texture. È veramente difficile trovare delle ambientazioni e degli avversari tanto perversi e diversi tra loro, ma al tempo stesso coerenti nell’insieme, e volte a creare nel complesso un immaginario facilmente riconoscibile e quasi ormai iconico. Tanta bellezza è al tempo stesso valorizzata e maltrattata: se infatti tecnicamente il frame rate rimane sempre il tallone d’Achille del titolo From Software (specialmente nelle situazioni più affollate da giocatori connessi), il level design rende onore al comparto artistico.È quasi ridondante ribadire la genialità e la precisione (folle e al tempo stesso perfettamente logica) del level design, caratterizzato come al solito da lunghissimi percorsi da portare a termine senza morire prima di raggiungere una nuova lanterna o una scorciatoia verso quest’ultima, sempre con pochissima vita e con poche fiale di sangue al vostro fianco.

È quasi ridondante ribadire la genialità e la precisione (folle e al tempo stesso perfettamente logica) del level design

Vi sembrerà assurdo, ma con The Old Hunters un piccolo spiraglio si apre nel muro di difficoltà contro il quale avete sbattuto milioni di volte il muso: From Software ha infatti finalmente reso possibile l’evocazione di alcuni cacciatori controllati dall’intelligenza artificiale. La loro capacità nel combattimento è tale da renderli spesso un validissimo aiuto, specialmente durante i boss o nelle aree che vi hanno più e più volte fatto imprecare divinità conosciute e non. Questi cacciatori fanno parte di una Lega che è disponibile per tutti (ovvero sia per coloro che possiedono The Old Hunters che per coloro che non hanno acquistato il DLC) e per essere evocati sarà necessario stringere un patto con la Lega: dove e come farlo starà a voi scoprirlo. Una cosa è certa: procuratevi il loro aiuto il più presto possibile perché la difficoltà media di The Old Hunters è decisamente superiore rispetto a quella dell’avventura principale, facendo di questo DLC un vero e proprio incubo per i vostri polpastrelli.

In conclusione…

Proprio questa difficoltà, ora quasi folle, oltre alla brama di armi, rendono il DLC particolarmente lungo: una decine di ore (pare, per chi è riuscito a finirlo) per vedere il boss finale e altrettante (sempre secondo le stime, perché le sinapsi di chi vi scrive non sono state in grado di raggiungere questo traguardo) per trovare tutte le armi, i segreti e quel che di malato ha da offrire The Old Hunters.

Volete due incentivi per giocarci il più possibile? Non ci sono aggiunte per i Calici (male) e soprattutto sarà il vostro ultimo contatto con Bloodborne (malissimo). Si chiude così, per il momento, la parentesi in esclusiva per Sony: il risultato è un tetro affresco ora impreziosito da questo nuovo schizzo di genialità e sangue putrido, e i fan non possono che esserne soddisfatti: The Old Hunters è a conti fatti, in effetti, tutto quello che potevano desiderare. E forse anche qualcosa in più.

Voto: 8,5/10

Da quando ho scoperto che i piaceri che i miei pollici opponibili potevano darmi con un joypad erano pressoché infiniti non ho mai smesso di videogiocare. Appassionato di cinema e musica, sempre e solo a livello maniacale.

Lost Password