Assassin’s Creed Origins: Gli Occulti (DLC) – Recensione

Acquista Ora

Siamo assassini

Assassin’s Creed Origins
Assassin’s Creed Origins: Gli Occulti (DLC) – Recensione

Assassin's Creed Origins segna la rinascita del brand della famosa saga. Il gioco offre un nuovo sistema di combattimento e una rinnovata IA. Il gioco affronterà un tema molto importante come la formazione della Confraternita degli Assassini. L'impero cade e la fratellanza insorge!

Genere:PEGI:Sviluppatore:Editore:Versione Testata:

Assassin’s Creed Origins è stato un successo inaspettato, perché la serie di punta di Ubisoft sembrava aver detto tutto ciò che c’era da dire su assassini, templari e antiche civiltà perdute. Eppure l’avventura di Bayek nell’antico Egitto è piaciuta tanto sia a noi che al pubblico, segno che forse questa nuova via intrapresa ha del grande potenziale.

Un gigantesco open world e un approccio da action-rpg lo hanno consacrato come una delle migliori esperienze dell’anno, e sebbene in tanti abbiano visto in questa evoluzione una perdita dello spirito della serie, il tanto di buono che è stato fatto non può lasciare indifferenti.

Ubisoft ha quindi ben deciso di far proseguire l’avventura di Bayek con due contenuti extra, delle vere e proprie espansioni pensate per arricchire la già notevole offerta di base. Il primo è “Gli Occulti”, che prosegue la narrazione principale di Bayek quattro anni dopo aver liberato l’Egitto dall’Ordine e dalla potente mano di Giulio Cesare.

La Confraternita è nata, e con essa il Credo degli Assassini. I primi passi di questo nuovo percorso portano il nostro protagonista verso nuove terre, quelle del Sinai, dove la presenza romana è più che mai un pericolo per il popolo che vi abita e per l’Egitto tutto.

Eccoci quindi gettati in un nuovo percorso narrativo, che vede Bayek alle prese con il lascito dell’Ordine che sembrava aver sconfitto e con i primi dilemmi morali che si presentano dinanzi al percorso della confraternita. Si raccontano, insomma, nuove origini del credo che abbiamo imparato a conoscere negli anni, ma si raccontano anche storie profondamente legate a Bayek e alle azioni da lui svolte nel gioco base, 4 anni prima. Una narrazione intelligente e furba, che decide di non far finta di nulla riguardo ciò che abbiamo precedentemente giocato ma che, anzi, gli dona nuovo valore. C’è Aya, ancora una volta uno dei personaggi più interessanti del titolo, il suo rapporto con Bayek e i dilemmi che questi due amanti continuano a vivere per costruire un futuro migliore per l’umanità. Le missioni degli Occulti sono, come suggerisce il titolo, proprio legate alla confraternita e alla sua presenza sul territorio del Sinai, nel tentativo di sovvertire il controllo di Roma e del generale Rufio sul territorio.

Eccoci quindi verso una nuova sequela di uccisioni, stavolta non legate personalmente alla vendetta di Bayek ma al tentativo di rendere la confraternita una presenza costante e un nemico formidabile per Roma. In questo senso, è interessante vedere come sia tutto in pieno divenire: le difficoltà della confraternita nascono da una palese mancanza di mezzi e di regole da seguire come un faro in lontananza.

Se avete apprezzato Origins, troverete in Gli Occulti più di un motivo valido per ritornarvi

Assassin’s Creed Origins: Gli Occulti offre circa 6-8 ore di gioco intensissime quindi, con una buona varietà di obiettivi, soprattutto per quanto riguarda le missioni secondarie, spesso piuttosto interessanti sia narrativamente che in termini di gameplay. Parliamo di quest uniche, nuove e che meritano di essere affrontate dalla prima all’ultima. Se le missioni principali poco si discostano da quanto visto nel gioco base, quantomeno in termini di approccio, lo stesso non lo si può dire per quelle secondarie: c’è tanto nel Sinai da scoprire, e alcune quest spaziano dall’esilarante (come quella del vecchio che parla con il suo cammello) al visionario, offrendo scorci di un Egitto storicamente affascinante e ricco di spunti narrativi.

Il Sinai è una regione interessante anche geograficamente, con le sue tre macro-aree completamente esplorabili (più il Mar Rosso, con alcune isole sparse al largo) a fare da sfondo ad un Egitto molto diverso da quel che conosciamo: è ancora più in rovina e le piramidi vengono addirittura smontate, rendendo l’atmosfera realistica e riflettendosi anche nella quest (disperata) della confraternita o nel punto di vista di Bayek.

Assassin’s Creed Origins: Gli Occulti è un DLC piuttosto ricco in termini di contenuti quindi, appagante non solo in termini narrativi ma anche di gioco, con una serie di novità piuttosto interessanti: il level cap passa da 40 a 45, e con esso sono stati introdotti una serie di nuovi oggetti unici per dare a Bayek nuovi modi di sterminare i suoi nemici. Armi, archi e cavalcature uniche per ogni gusto, insieme a nuovi collezionabili su cui metter mano. Appare quindi chiaro che Assassin’s Creed Origins: Gli Occulti non fa altro che espandere letteralmente il gioco base, e nonostante non ci siano sostanziali differenze in termini di gameplay, ciò che funzionava tre mesi fa con Origins funziona anche oggi, forse addirittura meglio. Il Sinai è un microcosmo, relativamente piccolo e circoscritto nelle sue attività, cosa che aiuta a tenere il ritmo di gioco sempre alto e coerente, laddove nell’avventura base c’erano, in questo senso, un paio di problemi.

Conclusioni

Assassin’s Creed Origins si conferma con questo primo DLC “Gli Occulti”, un titolo perfettamente riuscito sotto molti aspetti, che vengono qui portati avanti in modi nuovi e interessanti, ma perfettamente coerenti con quanto avevamo visto nel gioco base. Bayek resta un personaggio incredibilmente vivo e reale, e la sua volontà di portare la confraternita avanti secondo regole giuste, secondo un credo, è più che mai il tema portante di questa avventura nelle tumultuose terre del Sinai. La sua vendetta è finita, e lascia spazio ad un nuovo percorso.

L’unica nota dolente è la sensazione di avere di fronte un gioco ricco di possibilità, ma sempre meno legato a quel “assassin” nel suo nome: uccidere i propri obiettivi è sempre il punto cardine dell’esperienza, peccato manchi un focus sullo stealth o sui vari e possibili approcci a noi disponibili. Ma è il prezzo del cambiamento, immaginiamo, come dimostra un level design ambizioso che offre a tratti un livello di sfida piuttosto appagante e che metterà sicuramente alla prova anche i giocatori più esperti.

Se avete apprezzato Origins, troverete ne “Gli Occulti” più di un motivo valido per ritornarvi. Che sia per le nuove aree di gioco, le nuove quest o per la neonata confraternita, la scelta spetta a voi.

Good

  • La regione del Sinai è un'ottima ambientazione
  • Prosegue la storia di Bayek e della confraternita
  • Buona quantità di contenuti

Bad

  • Bilanciamento della difficoltà non sempre riuscito
  • L'approccio stealth alle uccisioni è sempre meno cruciale
8

Imperdibile

Mi piacciono i videogiochi e mi piace scrivere, perché non unire le due cose? So anche imitare Topolino e Joe Bastianich, ma non mi pagano per farlo.

Lost Password