Nintendo LABO Moto

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Nintendo LABO: come funziona la Moto?

Giù in piega anche nel salotto di casa

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Una volta le sale giochi erano gli unici posti in cui poter uscire dalla dimensione casalinga del divertimento. È vero, esisteva già una console portatile di cui tutti dovevano essere dotati (Game Boy), ma per vivere determinate esperienze era necessario uscire, recarsi magari sulla riviera romagnola ed entrare nella sala giochi che ha segnato un’infanzia. Solo lì infatti c’erano simulatori e moto con tanto di base per fare pieghe paurose, oppure aree di tiro con pistole di plastiche più che discutibili, ma sempre in grado di regalare emozioni.

La Moto Toy-Con di Nintendo LABO un po’ riporta alla mente quegli istanti, poiché permette di immedesimarsi alla guida di una motocicletta muovendosi quasi come un pilota dovrebbe fare nella realtà. Unendo questa funzione alla possibilità di farlo seduti sul divano di casa, il divertimento è assicurato.

Sempre inclusa nel Variety Kit 1, questa Moto è forse il Toy-Con più complesso dal punto di vista costruttivo, poiché richiede un assemblaggio piuttosto ricercato di tutte le sue parti e una dedizione nella piegatura dei vari pezzi. Ovviamente fa fede la qualità del prodotto, che deve resistere a determinati sforzi: la Moto di Nintendo LABO è il Toy-Con più soggetto a movimenti improvvisi, quindi occorre che sia solida e durevole.

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La chiave della costruzione sono ancora i due Joy-Con controller: quello destro è la manetta dell’acceleratore, quindi va ruotato su se stesso per determinare la velocità della moto; quello sinistro invece serve per suonare il clacson, ma soprattutto per captare l’inclinazione del supporto e mandare così in piega la moto. Entrambi hanno inoltre la possibilità di utilizzare determinati tasti, ovviamente senza toccarli fisicamente, bensì tramite un quasi complesso sistema di cartone, soprattutto per quanto riguarda il freno. Per questo motivo è necessario stare molto attenti in fase di costruzione a far combaciare bene i pezzi, visto che la loro flessibilità successiva è essenziale per il buon funzionamento dei tasti.

All’infuori del cartone c’è poco altro: gli unici pezzi speciali inseriti sono due semplici elastici, che vanno a ripristinare la posizione della manetta e a creare resistenza durante l’accelerazione. Come per gli adesivi del Piano, anche qui bisogna capire quanto possano resistere nel tempo le quattro linguette di cartone su cui fanno forza gli elastici, soprattutto in caso di utilizzo continuo della Moto.

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Cosa si può fare però con questo Toy-Con? Praticamente tutto quello che ci si aspetta da una vera moto. Nintendo LABO non dà alcuna spiegazione, se non quella riguardante acceleratore e freno, lasciando dunque al giocatore la possibilità di sperimentare, capire i limiti delle moto e intuire dove ci si possa spingere in fatto di funzionalità. Di fatto è possibile andare in piega, girare semplicemente il manubrio e scegliere anche l’impennata per dare un po’ di spettacolo, oltre a guadagnare qualche punto in velocità, nonostante si vada contro le leggi della fisica.

Dal punto di vista del software, lo spazio di movimento è buono, ma non eccellente. Le prime gare sono obbligatoriamente delle prove per prendere confidenza, quindi a una difficoltà piuttosto bassa. Si può però decidere dopo di aumentarla con un sistema simile a quello di Mario Kart, quindi con moto più veloci, ma che richiedono maggiore attenzione e un uso occasionale del freno. Nulla di impossibile comunque per un bambino, che dovrebbe divertirsi in qualsiasi momento alla guida della Moto di Nintendo LABO. È possibile anche giocare in terza persona o con visuale dall’alto, ma ciò toglie parecchio senso ad una esperienza così originale.

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Una volta presa confidenza, si apre la possibilità di personalizzare del tutto i tracciati su cui gareggiare ed entrare nella Stadium Mode, che permette di avere un’esperienza personale anche in sterrato, quindi approfittando del vasto prato verde alla base dell’arena. Qui entra in gioco la tecnologia dei Joy-Con controller, in grado di scansionare qualsiasi oggetto reale e riprodurlo sul terreno per creare pendii e affossamenti. Senza dubbio è un ottimo modo per avere sempre qualcosa di nuovo da fare e anche un ulteriore dimostrazione di quanto potenziale abbiano questi piccoli, ma potenti, controller.

La loro potenza è anche fisica, ovvero nella vibrazione: essa va a ricreare sia il feeling di un motore sotto le chiappe, sia quello della resistenza nelle due manopole. Il problema è che questa potenza è talvolta troppo forte. Va bene cercare di avere le stesse sensazioni, ma sono bastati pochi minuti per dare quella fastidiosa sensazione di mollezza alle mani. Sarebbe meglio dunque ridurre la forza della vibrazione per permettere sessioni più lunghe, soprattutto nel caso di bambini che potrebbero essere infastiditi da una tale potenza.


Ci sono bambini che già passano i weekend davanti alla TV sognando di guidare un giorno in MotoGP. Ovviamente il modo migliore per vedere realizzato il loro sogno è avere dei genitori in grado di assecondarlo sia mentalmente che economicamente, eppure anche la Moto di Nintendo LABO può regalare una piccola porzione di quel divertimento dentro le mura di casa. Si tratta dopotutto del Toy-Con senza dubbio più divertente tra quelli inseriti nel Variety Kit 1.

Sta cercando da tempo di trasformare le sue passioni in un vero lavoro. A parte i videogiochi, ciò che sogna è essere regista/sceneggiatore di un film, visto l'amore per fotografia e video-editing. Nel frattempo fa vedere quanto è scarso su Twitch (http://www.twitch.tv/ilcermallo).

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