Nintendo LABO Canna da pesca

Nintendo Labo

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Nintendo LABO: come funziona la Canna da pesca?

Il mare in una scatola di cartone

Nintendo LABO Canna da pesca

Nelle tipiche giornate padre/figlio degli anni passati, la pesca rappresentava una di quelle attività tra l’amore e l’odio. Alcuni bambini non vedevano l’ora di recarsi al primo laghetto per far valere la piramide alimentare su qualche trota malcapitata, altri invece nemmeno si sognavano di toccare una camola per utilizzarla come esca.

Col tempo le attività sono variate, ma la pesca rimane sempre uno stereotipo di come padre e figlio dovrebbero passare qualche domenica insieme. Arriva allora Nintendo LABO con la sua Canna da pesca per risolvere il problema e permettere a ogni bambino di pescare pesci piccoli e grossi direttamente dalla propria camera.

Come per la Moto, anche la Canna da pesca sfoggia durante la sua costruzione tutta l’abilità che Nintendo ha avuto nel progettare i pezzi di cartone. Si tratta infatti di un Toy-Con in costante movimento, sia per la parte rotativa del mulinello, sia per la bobina all’interno della base. Può sembrare addirittura strano, eppure la lenza arancione non ha altro scopo se non quello estetico, poiché non è collegata in alcun modo al funzionamento dei Joy-Con controller. Paradossalmente, dunque, è possibile giocare anche senza, nonostante questo tolga parecchi punti all’immersione nell’esperienza.

Nintendo LABO Canna da pesca

La Canna da pesca è formata da due parti: la canna vera e propria, che si divide in tre sezioni allungabili a piacimento e comprende il mulinello, e il “mare”, costituito da una base in cui è contenuta la bobina della lenza e che fa da case per la console Nintendo Switch. Questa base è sorprendentemente bilanciata con un peso a suo favore anche quando lo schermo della console non è inserito nel suo apposito comparto. In questo modo è praticamente impossibile farla volare in aria quando si effettuano strattoni con la canna volti a catturare un pesce.

La bobina interna alla base è trattenuta e regolata da due elastici che creano la resistenza necessaria. Il tutto è solido al punto giusto e sembra poter resistere all’uso continuo più degli altri Toy-Con. Un peccato però che sia soltanto estetica, in quanto l’intera azione è governata dai Joy-Con controller. In particolare, quello destro fa la maggior parte del lavoro, captando quale sia l’inclinazione della canna da pesca oltre alla sua direzione e altezza rispetto alla base. Quello sinistro ruota invece su se stesso insieme al mulinello, registrando dunque la lunghezza della lenza usata.

Questa lenza è incredibilmente lunga nella sua controparte virtuale. Il mare è parecchio profondo e ovviamente i pesci più difficili da catturare si nascondono proprio nella parte più bassa, ma non è detto che alcune specie di pesci più grossi non sguazzino anche in acque poco profonde. Nel mondo reale, per catturare un pesce bisogna aspettare che esso si avvicini all’esca e rimanga infilzato dall’amo. Con Nintendo LABO bisogna dunque approfittare proprio di quell’istante per cominciare a ritirare la lenza e portare il pesce fuori dall’acqua, per poi spiaccicarlo contro lo schermo per valutarne razza, lunghezza e rarità.

Nintendo LABO Canna da pesca

Ovviamente ci sono pesci e pesci. Alcuni, soprattutto i più piccoli, creano poca resistenza e molto spesso basta non tirare troppo forte per catturarli. Altri invece richiedono più pazienza, lottando contro la nostra forza per cercare di spezzare la lenza e liberarsi così dalle nostre grinfie. Il filo arancione lampeggia infatti quando il pesce sta opponendo troppa resistenza in relazione alla nostra forza, quindi occorre rilassare il tutto per riprendere poi qualche istante dopo.

Nintendo LABO permette infine di catturare non solo pesci, ma anche granchi e addirittura l’enorme squalo che si aggira come un’ombra sul fondale del mare. Inutile dire che questi siano gli obiettivi più difficili da portare a termine e che richiedano una pazienza non indifferente. È possibile anche creare i propri pesci personalizzati e poi buttarli nel mare per ripescarli nuovamente. Il cerchio della vita, giusto?


La Canna da pesca di Nintendo LABO è un’ottima illustrazione di quanto bene abbiano lavorato in Nintendo per costruire qualcosa di solido, duraturo e ben congeniato. Rappresenta inoltre la sfida senza dubbio più grande per i giocatori, sia bambini che adulti. Certi pesci non hanno infatti alcuna voglia di uscire dall’acqua, quindi la pazienza e una buona abilità sono requisiti fondamentali per riuscire nell’impresa.

Sta cercando da tempo di trasformare le sue passioni in un vero lavoro. A parte i videogiochi, ciò che sogna è essere regista/sceneggiatore di un film, visto l'amore per fotografia e video-editing. Nel frattempo fa vedere quanto è scarso su Twitch (http://www.twitch.tv/ilcermallo).

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