WarioWare: Move It! – Recensione

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Wario does what Nintendon’t

WarioWare: Move It! – Recensione
WarioWare: Move It! – Recensione
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Non è troppo semplice valutare questo WarioWare: Move It! (acquistabile da GameStop a questo link) senza cedere all’enorme affetto che provo per il franchise, seguito da ormai vent’anni tra risate, follia e tanto divertimento in mezzo agli amici.

Affetto per la serie e, di conseguenza, per il personaggio: viva gli antieroi, spazio alle seconde linee, abbasso gli eroi perfetti e invincibili. Da sempre in tantissimi simpatizzano per le figure non convenzionali, che sfoggiano con orgoglio i propri difetti e fanno sudare il minimo sprazzo di qualità, e Wario in questo è campione. Tanto confuso e casinista quanto incontenibile: il panciuto disturbatore dai baffi a zigzag ha un ego talmente grande da disporre perfino di una pagina Instagram (non ufficiale) decisamente irriverente, che esplicita in modo chiaro e inconfondibile la sua personalità.

E a questo giro Wario è talmente travolgente da portare con sé tutti i suoi amici per una nuova avventura, che va a riprendere lo stile classico della serie, ovvero la raccolta di minigame, e fa tesoro dell’eredità di WarioWare: Smooth Moves, incredibile esperienza vissuta ai tempi di Nintendo Wii.

Da qui poi si va a costruire in aggiunta, perché WarioWare: Move It! si presenta nel 2023 sfruttando al 100% i Joy-Con di Nintendo, recuperando funzionalità a tratti dimenticate (come la telecamera a infrarossi) e coinvolgendo nell’esperienza anche lo stesso laccetto dei controller, solitamente limitato a essere una forma di sicurezza.

Signori, I CAPELLI DI WARIO! Sono bellissimi!

Di base l’esperienza è abbastanza convenzionale (o meglio, lo è in ottica franchise) e ci propone una serie di sfide da affrontare in gran velocità, con pochissimi secondi a disposizione, da superare con un numero limitato di errori a disposizione. L’obiettivo principale è il record assoluto nel punteggio, nella continua ricerca del trono di miglior giocatore di WarioWare. In seconda battuta invece troviamo una ricchissima componente multiplayer, che brilla per la capacità di trasformare l’esperienza dei minigiochi in singolo in una sfida tra amici sempre pronta a cambiare, introducendo nuove situazioni più “complesse” e al tempo stesso chiamando in causa le dinamiche di gruppo dal vivo.

Il tutto contornato dalla consueta estetica a metà strada tra il cartoon della domenica mattina e un allucinazione lucida e consapevole, confezionata con una pulizia invidiabile (anche per via della semplicità) e graziata da un audio praticamente perfetto nel puntellare le situazioni e presentare la personalità del ricco cast.

Potenzialmente quindi abbiamo tra le mani il titolo più completo e meglio realizzato della serie, pronto a scatenarsi su un Nintendo Switch che solo quest’anno ha visto entrare in libreria titoli strepitosi come The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom e Super Mario Bros. Wonder. E in mezzo ai campioni Wario ci sguazza benissimo.

Nintendo per il sociale

La modalità storia è dove è assolutamente consigliabile iniziare: in linea con il passato, troveremo una narrazione piuttosto basilare, che coinvolge Wario e la sua cricca lungo una serie di livelli di difficoltà e lunghezza crescente. Si comincia con Wario, che attraverso le sue peripezie ci racconta la mitologia dell’isola Solospasso, luogo di divertimento in cui però si celano alcuni misteri.

La chiave per districarli sta nelle Pietreposa, manufatti che curiosamente assomigliano a una coppia di Joy-Con e che Wario riceve al momento di approdare sul molo. Sarà la sorte o la naturale tendenza del buffo protagonista di finire nei guai, ma le Pietroposa lo portano in contatto con una tribù che sembra essere a loro strettamente legata.

Da qui in poi le peripezie vissute porteranno a conoscere le pose, ovvero sacri movimenti creati dalla leggendaria Voce (misteriosa divinità dell’isola) da imitare per sfruttare il potenziale delle pietre e superare le prove poste dai minigiochi. Alcune sono banali, altre buffe e alcune richiederanno una certa manualità (in particolare “Mani-chino”, che sfrutta la telecamera a infrarossi).

In ogni livello si utilizzeranno pose diverse e si affronteranno sequenze sempre più lunghe di giochi, arrivando al fatidico “Boss” che rappresenta l’ostacolo da superare per sboccare nuovi livelli. La sfida proposta è esilarante, frenetica e fortunatamente al suo primo giro non sfocia mai nella frustrazione: in caso di “game over” infatti, è possibile continuare senza penalità, rendendo semplice l’unlock di tutti i contenuti (comprese alcune simpatiche modalità per giocatore singolo e due giocatori, che non vi sveleremo).

L’incedere è ritmato, divertente ma non sempre privo di incertezze. La natura stessa di WarioWare prevede che il giocatore non sappia bene cosa lo attende e quindi, inevitabilmente, alcune prove potrebbero non essere chiarissime di primo acchito e risultare invece più chiare dopo più tentativi.

Dopo tutto non è così immediato mettersi in una posa da picchio, con un Joy-Con rispettivamente come becco e coda, e scalare una montagna… oppure rendersi conto al volo che si può anche saltare sul posto, ruotare su sé stessi, fare sumo, infilare delle braccia nel naso e via dicendo.

Questo può stranire qualcuno, che si aspetterebbe di avere sempre chiare le “istruzioni per l’uso”, ma fermandosi a riflettere è evidente come la modalità storia stessa, priva di ripercussioni in caso di Game Over, rappresenti un tutorial da superare per capire il funzionamento di ogni elemento di gioco e non sia necessario superarla senza fallo – anzi.

A maggior ragione se affrontata in due, potendo non solo visionare le varianti co-op di alcuni giochi, ma entrando in una forma di “collaborazione/competizione” nel momento in cui, all’errore del nostro compagno, avremo l’occasione di riprovare il minigioco fallito per recuperare una vita. Che ok, fa comodo a entrambi, ma quanto è divertente rinfacciare gli errori ai nostri amici (spoiler: tantissimo)?

Gara di cortesie 1vs1

Ed è proprio il multiplayer, rappresentato dalla sezione “Party”, a rappresentare la migliore opportunità per far risplendere WarioWare: Move It!, anche grazie alle sue diverse modalità giocabili tutte fino a 4 persone. In fase di anteprima (la potete leggere a questo link, ed è utile complemento alla recensione) avevamo parlato di Conquista Galattica, una simpatica reinterpretazione del Gioco dell’Oca che prova a rendere l’esperienza imprevedibile con caselle non proprio amichevoli e la tendenza a ribaltare le aspettative. Classica e molto leggibile, è una modalità ricca di minigiochi originali creati appositamente, e quindi vale assolutamente la pena dedicarci del tempo.

Di seguito troviamo la stramba modalità Dal dottore, che prevede di giocare a turno mentre si eseguono delle istruzioni speciali fornite dal dottore stesso (e.g. “mentre ti picchietti in testa a tempo”, “mentre dici cosa vorresti mangiare”, etc.). Il risultato del minigioco è importante, ma lo è ancora di più il voto degli altri partecipanti, che dovranno confermare se le istruzioni siano state eseguite correttamente. Una modalità che si presta a colpi bassi e troll, inevitabilmente, quindi va presa con leggerezza.

1,2,3… Medusa è una normale sequenza di minigiochi, con un piccolo twist: tra un gioco e l’altro bisogna correre verso il traguardo (muovendo il Joy-Con), cercando di non incorrere nello sguardo di Medusa, che potrebbe farsi viva anche durante i minigiochi stessi. Molto divertente e forse il migliore nella sinergia tra differenti meccanicheProva di sopravvivenza è una classica sfida a chi fa meglio, sia nel singolo che in contemporanea agli altri sfidanti e ed è probabilmente la modalità più “diretta” del pacchetto. Pacchetto che si chiude con “Chi gioca davvero?”, una interessante sfida 2vs2 in cui una squadra affronta un minigioco solo con un membro, con l’altro che finge, e gli avversari devono indovinare chi fosse realmente al comando. A livelli “amatoriali” è una modalità quasi banale, ma quando la padronanza dei minigiochi e la furbizia aumentano, diventa emozionante!

“Everyone is HERE”

Più o meno la produzione Nintendo è tutta qui. WarioWare: Move It! diventa quindi una continua sfida per superare i propri limiti in giocatore singolo (o in coppia), proprio come avviene da sempre nella serie, mentre ad ogni occasione in compagnia entrano in scena competitività e voglia di fare festa, così da sfruttare al meglio tutte le modalità presenti. Ma senza online però (per fortuna o purtroppo), mancanza comprensibile ma non per questo totalmente giustificabile.

L’esperienza c’è e funziona, anche se rimane sempre lo “spettro” dei controlli motion. Anche se è evidente come la tecnologia Nintendo si sia evoluta tantissimo negli anni e, generalmente, i Joy-Con offrano ottimi risultati, non sempre tutte le pose garantiranno lo stesso tipo di risposta precisa, andando a rovinare un po’ alcune situazioni.

Però è il normale prezzo da pagare per questo genere di titoli, che per la loro stessa natura guadagnano da un po’ di (sana) confusione. Una volta accettato questo, basterà allenarsi un po’ nel museo per testare per bene i minigiochi e capirne a pieno il funzionamento.

L’impressione è che forse i contenuti per il giocatore singolo siano meno del solito (per esempio, proprio come nell’antenato Smooth Moves manca la possibilità di tentare il record sul singolo minigioco) per la serie, che ha evidentemente virato verso il gioco in compagnia. Ma in generale, comunque, seppur ogni elemento del titolo sia molto curato, forse si è tirato il freno per quel che concerne l’effettivo quantitativo di modalità disponibili o extra – fermo restando che gli oltre 200 minigiochi sono uno spasso.

Conclusioni

Wario Ware: Move It! trasporta finalmente la formula classica del franchise in un formato adatto a Nintendo Switch, allineandosi alla qualità delle altre produzioni. Tutto funziona bene, è divertente, folle, trascinante e ne vorresti sempre di più – come è giusto che sia.

Come altri titoli Nintendo, però, forse si poteva fare di più e spremere ancora più modalità dal cuore di questa esperienza, che dopo l’iniziale, forte, coinvolgimento dovuto alla novità si affida all’entusiasmo stesso dei giocatori per rimanere valida nel tempo.

Per questo probabilmente si tratta di un titolo perfetto per i nuovi arrivati o per chi non ha necessariamente troppa confidenza con la serie, i quali potranno godere al massimo di ogni oncia digitale prodotta da Nintendo e Intelligent Systems, ritardando il più in là possibile il burnout che si può incorrere in questo genere, in particolare se si conosce la serie da anni,

In ogni caso aggiungere alla propria libreria WarioWare: Move It! è una mossa azzeccatissima, perché vi aprirà le porte di un modo atipico per la casa di Kyoto, fatto di sregolatezza, cafonaggine e aglio. E di momenti indimenticabili da vivere con i propri amici.

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Good

  • Folle, divertente, ricco di creatività
  • Imprevedibile sotto ogni aspetto
  • Multiplayer davvero creativo e simpatico
  • Alcune pose sono davvero geniali

Bad

  • Si poteva fare qualcosa in più quanto a contenuti
  • Soliti limiti dei controlli motion (superabili)
7.5

Niente male

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