Triangle Strategy, quanto è bello giocarlo su PC e Steam Deck

Un'altra perla approda su PC

Triangle Strategy Steam Deck

Quello che stanno vivendo attualmente gli utenti PC è senza dubbio un momento roseo e, se fino a poco tempo fa comportava diverse rinunce guardando alle esclusive console, ora la situazione sta sensibilmente migliorando. Basti pensare ai grandi titoli PlayStation che sono approdati ultimamente su PC (God of War su tutti, poi Horizon: Zero Dawn, Days Gone, Spider-Man, etc etc), ma anche a titoli terze parti del calibro di FFVII Remake, arrivato proprio poco tempo fa anche su Steam. Se poi pensiamo alla flessibilità che Steam Deck ed altre “console PC-based” stanno offrendo, ai prezzi allettanti degli store online, viene quasi la voglia di crogiolarsi esclusivamente su questa piattaforma.

Triangle Strategy è uscito lo scorso marzo su Nintendo Switch e fino a qualche settimana fa è rimasto una sua esclusiva, ma il titolo Square-Enix adesso è giocabile su PC e di conseguenza, su Steam Deck. Lo abbiamo provato su entrambe le piattaforme e ne approfittiamo per fare qualche considerazione a riguardo.

Prima di andare nello specifico tecnico, ci sta spiegare di che gioco stiamo parlando. Triangle Strategy è un J-RPG tattico a turni (dagli sviluppatori di Bravely Default ed Octopath Traveler) che salta all’occhio per il suo stile grafico pixellosamente artistico; basta infatti guardare qualche screen per rendersi conto dell’unicità artistica del gioco, le ambientazioni isometriche si fondono con personaggi 2D in pixel-art e una sorta di effetto bouquet, creando qualcosa di davvero caratteristico.

Triangle Strategy Steam DeckL’avventura si sviluppa in un regno in cui tre imperi si contendono le risorse primarie e, proprio quando sembra essersi trovato un equilibrio, si sgretola nuovamente tutto, riaccendendo la “guerra del sale e del ferro”. Guideremo il giovane erede al trono Serenoa Wolfhort, che si troverà ben presto ad affrontare dilemmi (e battaglie) che delineeranno la sua personalità, oltre che la trama. Ci troveremo a fare delle scelte, a mettere al voto alcune decisioni importanti (provando al contempo a condizionare i nostri compagni) che porteranno inevitabilmente in una di queste direzioni: moralità, pragmatismo o libertà.

Per quanto riguarda il gameplay, tolte le (tantissime) sequenze narrative (per fortuna in italiano) e le fasi “esplorative”, il fulcro è rappresentato ovviamente dalle battaglie, le quali godono di una discreta profondità, dove alla base c’è la scelta del team, con personaggi che hanno caratteristiche e poteri differenti che, a seconda della battaglia che andremo ad affrontare, potrebbero essere più o meno indicati. Lo sviluppo dei personaggi, delle armi e delle abilità rivestono un ruolo fondamentale, così come il posizionamento in battaglia, gli attacchi a sorpresa o combinati. Gli amanti del genere non potranno che rimanere soddisfatti e per gli utenti PC che sono abituati a strategici un po’ meno “nipponici”, Triangle Strategy rappresenta un’ottima variante (anche perché probabilmente la saga di Fire Emblem, resterà per sempre confinata al mondo Nintendo).

È su Steam Deck, in modalità portatile, che ci ha regalato più soddisfazioni il gioco

Per quanto la nostra prova si sia basata principalmente su Steam Deck, ci pare doveroso affrontare prima di tutto quella fatta su PC, che è la piattaforma su cui la maggior parte degli utenti lo giocheranno. Ecco, la risoluzione a 2560×1440 pixel (monitor permettendo) è il primo grande plus di questa conversione: gli scenari così pittoreschi e quel contrasto tra 3D e 2D pixel-art, si esaltano ancor di più, facendo venire la voglia di allontanare la telecamera per immortalare l’ambientazione come se fosse un dipinto.
A livello di controlli si capisce che è un gioco nato su console, e quindi pensato per il controller, ma una volta presa confidenza con i tasti/menù/etc e settato il tutto in base al proprio hardware, il connubio mouse/tastiera può offrirvi quel feeling da strategico PC che ci si aspetta, seppur non così intuitivo come avremmo voluto. Per il resto, Triangle Strategy resta la stessa, identica perla che invidiavamo ai possessori di Nintendo Switch.

Triangle Strategy Steam DeckE’ su Steam Deck, in modalità portatile, che però ci ha regalato più soddisfazioni il gioco, vuoi per i controlli che riprendevano per filo e per segno quelli della console nativa (inclusa la possibilità di usare il touchscreen), ma soprattutto a livello di performance è risultato particolarmente godibile. Partiamo dal fatto che parliamo di un “gioco Verificato”, il che vuol dire che (almeno sulla carta) non si dovrebbe incorrere in problemi di sorta e che anzi, sia stato testato e sviluppato per funzionare al meglio anche sulla “console” di casa Valve.

Per quanto la risoluzione si fermi a 1280×800, la resa grafica rende giustizia al lavoro artistico svolto dagli sviluppatori, e le immagini che appaiono sullo schermo da 7 pollici risultano sempre ben definite, senza far sentire la necessità di avere uno schermo più grande (anche durante le fasi di battaglia, in cui potrebbe tornare utile). Le musiche (di Akira Senju, Full Metal Alchemist, ndr.), che per il miglior risultato andrebbero ascoltate in cuffia, grazie ai fantastici altoparlanti integrati in Steam Deck rendono l’esperienza on the go magica, anche giocandolo senza cuffie, magari a volume basso per non disturbare chi è intorno a voi.

Ma la cosa che farà ulteriormente felici i già felici possessori di Steam Deck è la possibilità di settare il profilo di gioco affinché l’autonomia raggiunga le circa 5-6 ore di gioco. Se consideriamo che spesso e volentieri dai giochi particolarmente performanti si rischia di non andare oltre l’ora e mezzo di gioco, in questo caso possiamo permetterci di andare a modificare le opzioni prestazionali senza inficiare (più di tanto) l’esperienza di gioco.

Triangle Strategy Steam DeckGiocarlo a 40fps invece dei 60 non vi peserà affatto e potrete anche limitare la potenza della CPU, riscontrando giusto una mancanza di fluidità nelle fasi esplorative. Attivare l’FSR (equivalente del DLSS di Nvidia) terrà poi inalterata la qualità visiva, permettendo un ulteriore risparmio energetico. Insomma, si tratta di uno di quei giochi su cui conviene perdere un po’ di tempo per andare a personalizzare il profilo in base alle proprie preferenze, seppur anche tenendo tutto al massimo (60FPS, potenza della CPU etc etc) si arriva tranquillamente alle 3 ore di gioco. Se fate un uso prettamente casalingo di Steam Deck (seppur in modalità portatile), potreste anche scegliere di godervi al meglio l’esperienza di gioco, senza sacrificare nemmeno un frame e godendovi l’aspetto grafico caratteristico, ma la cosa buona è che Triangle Strategy è uno di quei giochi che rendono davvero “portatile” Steam Deck, adatta magari ad accompagnarvi in viaggio.

Una dovuta precisazione riguarda la luminosità, che è uno degli aspetti che influisce maggiormente sull’autonomia di Steam Deck: nei nostri test la teniamo sempre quasi al minino, perché ne facciamo un uso casalingo e possiamo dirvi che non si tratta di un gioco che richiede una luminosità elevata per poterlo giocare, ma certo che (compatibilmente con l’ambiente in cui vi trovate) avere una luminosità adeguata vi permetterà di cogliere ogni sfumatura dal punto di vista visivo.

Il sogno della maggior parte degli utenti PC di un mondo in cui potersi godere qualsiasi videogioco senza dover acquistare per forza una console probabilmente non si realizzerà mai, ma Triangle Strategy rappresenta comunque un’altra nota lieta per coloro che non posseggono Nintendo Switch. Che pensiate di giocarlo su PC o Steam Deck, se amate questo genere di strategici, fatelo vostro il prima possibile: certo, al momento in cui vi scriviamo il prezzo è ancora pieno (59.99 euro), ma mettetelo in lista dei desideri e attendete i prossimi saldi di Steam (a proposito, sapevate che potete ricaricare il portafogli Steam nei negozi GameStop?).


E' passato troppo tempo per ricordare il mio primo approccio al mondo videoludico... Limpido è invece il ricordo della prima console, un Atari 2600, e dei giorni interi passati a giocarci. Da allora sono cambiate molte cose: i videogiochi sono diventati il mio lavoro, non ho più tutto quel tempo per giocarli ed ormai sono pochi quelli che mi lasciano a bocca aperta. Ma al di là di tutto, l'amore c’è ancora, così come la voglia di arrivare un giorno a crearne uno… Ecco, se non si fosse capito, sono un eterno “sognatore"!

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