The Thaumaturge – Recensione

Un mago nel caos di inizio ventesimo secolo.

The Thaumaturge – Recensione
The Thaumaturge – Recensione
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Negli ultimi anni, il panorama dei giochi di ruolo ha vissuto una rinascita senza precedenti, con una serie di titoli che hanno ridefinito i canoni del genere. Tra questi, spiccano opere mastodontiche come Cyberpunk 2077, Disco Elysium e il magnifico Baldur’s Gate 3, che per chi vi scrive è stato indubbiamente il miglior gioco del 2023. In questo clima di fermento e innovazione si inserisce The Thaumaturge, l’ultima fatica dello studio indie The Fool’s Theory. Pur non potendo competere in termini di dimensioni e risorse con i giganti del settore, e con il capolavoro di Larian più nello specifico, The Thaumaturge si distingue per il suo approccio tradizionalista ma efficace.

Ambientato nella misteriosa Varsavia del 1909, il gioco segue le gesta di Wiktor Szulski, un taumaturgo impegnato nell’indagine di oscuri misteri e nell’affrontare minacce sovrannaturali che affliggono la città. La scelta di ambientare il gioco in Polonia aggiunge una dimensione particolare alla narrazione, immergendo i giocatori in un periodo storico turbolento e con un’ambientazione ricca di sfumature culturali. Con un sistema di combattimento a turni ben strutturato e una trama principale solida, The Thaumaturge potrebbe facilmente trovare il suo posto nel panorama dei giochi di ruolo moderni offrendo un’esperienza coinvolgente e divertente per gli appassionati e le appassionate del genere.

The Thaumaturge

Le inquadrature dei dialoghi sono familiari.

The Thaumaturge ci immerge in un’avventura sui generis, attraverso i misteri e le tensioni di una Varsavia in tumulto. La storia segue Wiktor Szulski, un taumaturgo determinato a scoprire le circostanze della morte di suo padre, il cui viaggio lo porta spesso a esercitare la sua pratica esoterica sia per realizzare questo obiettivo, sia come distrazione da una vita non proprio esaltante. Le abilità uniche di Wiktor gli consentono di percepire i Salutor, creature eteree legate ai desideri umani, i quali si attaccano alle loro paure e debolezze, influenzando le loro vite. Solo i taumaturghi come Wiktor possono affrontarli e interagire con loro, creando o spezzando legami a seconda del bisogno. La narrazione di The Thaumaturge si dipana attraverso le intricate vicende di una Polonia sull’orlo della rivoluzione, mentre Wiktor scopre tutte le sfumature dei cambiamenti avvenuti nella sua città natale durante i quindici anni della sua assenza. Esiliato da Varsavia, Wiktor torna per cercare non solo giustizia per suo padre, ma anche il suo personale Salutor, dal quale è stato costretto ad allontanarsi anni prima.

Un’esperienza coinvolgente e divertente per gli appassionati e le appassionate del genere

Devo dire che ho apprezzato la sceneggiatura audace, la quale si intreccia con un contesto storico ricco di sfaccettature, dalle rivolte di Varsavia al dominio russo sotto lo Tsar. La presenza di personaggi storici, come Grigórij Efímovič Raspútin, meglio conosciuto come Rasputin, aggiunge ulteriore profondità e autenticità al mondo del gioco. Credo sia importante sottolineare quanto di buono The Fool’s Theory abbia fatto nel ricreare una Varsavia credibile, combattuta fra la modernità e il fervore religioso estremista, in un mondo di inizio novecento che sta cambiando rapidamente.

In questa cornice non proprio idilliaca, i taumaturghi come Wiktor vengono vilipesi e considerati seguaci del demonio, portando il protagonista a confrontarsi con un mondo in rapido mutamento e a rischiare tutto per proteggere ciò in cui crede. Con una trama particolarmente ispirata, personaggi ben sviluppati e un contesto storico vibrante, The Thaumaturge offre venti ore di gioco in grado di catturare agilmente l’immaginazione dei giocatori e della giocatrici, trasportandoli/e in un viaggio inquietante attraverso l’oscurità e la luce di un’epoca turbolenta.

The Thaumaturge

L’ambientazione di Varsavia è curata e ben realizzata.

The Thaumaturge offre un’esperienza di gioco stratificata e immersiva, in cui il ritmo lento ma ben scandito permette ai giocatori e alle giocatrici di immergersi completamente nell’ambientazione ricca di dettagli e sfumature. Il gioco offre un’ampia gamma di dialoghi a scelta multipla, che non solo plasmano il carattere del protagonista, ma sono influenzati anche dalle sue abilità sovrannaturali. Queste opzioni di dialogo spesso presentano rischi e sfide, poiché le scelte possono essere limitate dalle esperienze precedenti del personaggio o dalle sue statistiche attuali. Inizialmente non avrete un’ampia visione sulle conseguenze delle vostre scelte a lungo termine, ma sarà presto chiaro che le vostre decisioni influenzeranno gli eventi futuri e le relazioni con i personaggi non giocanti. Sicuramente, The Thaumaturge offre al giocatore o alla giocatrice un discreto senso di controllo sulle vicende del gioco che potremo plasmare in prima persona.

Una sceneggiatura audace, la quale si intreccia con un contesto storico ricco di sfaccettature

Le numerose quest disponibili nel gioco offrono una varietà di attività che spaziano dalle più classiche indagini sovrannaturali, a cose più banali (o più complesse!) al fine di raccogliere indizi che permetteranno al nostro Wiktor di fare un po’ il tenente Colombo della situazione, ovvero chiudere il caso tirando le conclusioni sulle persone coinvolte in base a quanto è stato rinvenuto. Certo, come potrete ben immaginare a livello di gameplay dovremmo sfruttare tutti i vantaggi di una visione “mistica”, utile per indagare su oggetti più luminosi e prove da raccogliere, ma se devo essere sincero la scrittura delle quest (anche secondarie) è così convincente da giustificare il ben più semplice scheletro di gameplay.

Davvero, l’ambientazione è coinvolgente e ricca di fascino, trasportando i giocatori e le giocatrici in un’Europa del primo ventesimo secolo intrisa di storia, politica e magia. La presenza dell’espansione russa in Polonia, e l’incalzante rivoluzione che ne segue, forniscono uno sfondo dinamico alla vita di Wiktor, il protagonista, coinvolgendolo in un vortice di oppressione e lotta per l’indipendenza nazionale. Navigare attraverso le strade di Varsavia è un’esperienza quasi ipnotica, nonostante i difetti tecnici che possono occasionalmente emergere.

Tuttavia, il fascino storico di questo periodo è palpabile, con la città che riflette la tensione e il conflitto che permeano la società polacca dell’epoca. A Varsavia, ogni angolo è pervaso da una sensazione di pericolo imminente, con molti abitanti che preferirebbero vedere Wiktor e i suoi simili sei metri sottoterra. Con questo clima simpatico, gli scontri saranno inevitabili, ma il nostro barbuto personaggio avrà dalla sua i Salutor, esseri spirituali che infestano le persone e i luoghi del mondo di gioco,  quali possono essere “addomesticati” per i nostri scopi. So già cosa state pensando: se ogni Salutor possiede caratteristiche e tipologie proprie, che possono essere utilizzate contro le debolezze specifiche dei nemici, sarò una sorta di Ash Ketchum degli spiriti? Sto per caso per diventare il nuovo Shaman King? La risposta è: più o meno. I Salutor mi hanno anche ricordato le Persona di Persona 5, dato che sono in grado di infliggere condizioni negative ai nemici, cambiare le sorti della battaglia e via dicendo.

Una faccia simpatica.

Il sistema di combattimento a turni di The Thaumaturge, che coinvolge i Salutor, si rivela interessante e ben strutturato. Personalmente, non l’ho mai trovato eccessivamente complesso, il che rappresenta un punto a favore per me, un giocatore ultratrentenne che apprezza la giusta dose di sfida senza essere sopraffatto da meccaniche troppo intricate. La varietà degli avversari affrontati è in parte limitata, con la stragrande maggioranza dei nemici che consiste in modelli 3D sostanzialmente sempre uguali, reskinnati con abiti o uniformi differenti e diverse armi a seconda del momento. Non me la sento di criticare troppo questo aspetto, dato che lo sviluppo di un gioco di ruolo è particolarmente ostico, specie per uno studio indipendente. Comunque sia, i nemici dispongono di attacchi più vari delle loro skin, lasciando al giocatore o alla giocatrice un po’ di strategia.

Comunque sia, Wiktor ha praticamente a disposizione un vero e proprio arsenale (non)vivente di disparate entità spirituali che può controllare, il che gli dà accesso a un’ampia gamma di opzioni offensive. Tuttavia, molti degli scontri con i nostri avversari sembrano possono capitare all’improvviso e per ragioni a volte un po’ semplificate che dovrebbero essere facilmente evitabili tramite un dialogo, ma tutto fa brodo per accoppare qualcuno e guadagnare un po’ di punti per potenziare le nostre abilità thaumaturgiche.

Comunque sia, esattamente come in Persona (o in Pokémon o come i Sugimon di Like a Dragon), i Salutor alleati sono disponibili in qualsiasi momento per essere evocati, consentendo di sfruttare praticamente sempre le vulnerabilità nemiche una volta che queste si saranno palesate. Per farlo, occorrerà prestare un po’ di attenzione durante i nostri scontri. Nulla di trascendentale, perché le informazioni che otterremo piuttosto facilmente ci permettendo di pianificare con attenzione le mosse successive in base all’attacco dei nemici imminenti e allo stato di salute dei personaggi.

The Thaumaturge

Una sessione di combattimento… Interessante.

Le dinamiche degli scontri rimangono costantemente invariate dall’inizio alla fine dell’avventura, presentando, come ho detto poco sopra, ben poche variazioni nella tipologia dei nemici che il giocatore dovrà affrontare lungo il suo percorso. Certo, le abilità di Wiktor che possono essere sbloccate durante la progressione del gioco vanno ad aggiungere un poco di varietà, la quale è comunque messa in ombra dai nuovi Salutor che recluteremo, ognuno dei quali offre attacchi unici e abilità speciali che aggiungono un ulteriore potenziamento per il nostro barbuto taumaturgo, riducendo la difficoltà dei combattimenti.

Per darvi un’idea più precisa, le battaglie si basano su un sistema di due statistiche principali: i Punti Vita, che devono palesemente essere ridotti a zero nei nemici in modo da vincere la battaglia, e il Focus, una sorta di barra della concentrazione che, se esaurita, consente al giocatore o alla giocatrice di interrompere le mosse nemiche e di utilizzare abilità speciali sia di Wiktor che dei Salutor. Queste abilità speciali, spesso caratterizzate da modificatori attivi nel combattimento, sicuramente all’apparenza aggiungono un elemento di strategia e decisione alle battaglie, ma in pratica ne semplificano ancora una volta la difficoltà del combattimento.

Ogni Salutor possiede le proprie peculiarità e abilità uniche, che possono includere capacità di cura, infliggere stati alterati o potenziamenti temporanei in cambio di effetti collaterali negativi. Comunque sia, il sistema di combattimento, per come è strutturato, può tendere alla noia. Ma non dovrebbe scoraggiarvi, perché questo senso di monotonia arriverà solo verso le ultime ore di gioco, quando la formula potrebbe risultare un po’ ripetitiva. Tuttavia, è importante sottolineare che questa eventualità non dovrebbe oscurare i pregi complessivi del gioco.

A livello sonoro, The Thaumaturge si distingue per la sua eccellente colonna sonora, composta da Agnieszka Wlazły e Sebastian Syczyński, che offre una selezione di tracce molto interessanti e atmosferiche. Le composizioni musicali si fondono perfettamente con l’ambientazione del gioco, contribuendo a creare un’atmosfera coinvolgente e suggestiva. Tuttavia, un aspetto che potrebbe risultare deludente è il doppiaggio in lingua inglese, il quale, a mio avviso, si presenta privo di mordente e non all’altezza delle aspettative, con un tono di recitazione piuttosto piatto e ben poco coinvolgente. Occasione sprecata, sicuramente.

Conclusioni

The Thaumaturge si presenta come un’esperienza particolare all’interno del vasto panorama dei giochi di ruolo, grazie alla sua trama coinvolgente ma sopratutto grazie a un’ambientazione suggestiva, incredibilmente ben realizzata al contrario del sistema di combattimento forse poco gratificante e stratificato.

Nonostante qualche piccolo difetto, come la ripetitività degli scontri e le limitazioni nel doppiaggio inglese, il gioco offre una vasta gamma di quest interessanti e opzioni per i giocatori e le giocatrici desiderosi di esplorare il mondo intricato e misterioso della Varsavia del 1909. Con una colonna sonora coinvolgente e un’eccellente direzione artistica, The Thaumaturge si distingue per la sua capacità di immergere i giocatori e le giocatrici in un’avventura ricca di suspense, magia e intrighi, offrendo un’esperienza indimenticabile per gli/le amanti del genere.

Se siete pronti a lanciarvi in un viaggio nel cuore dell’oscurità e dell’occulto, The Thaumaturge è sicuramente un titolo da tenere d’occhio.

Good

  • Ottimo comparto narrativo
  • Varsavia a inizio ventesimo secolo è spettacolare
  • Colonna sonora evocativa

Bad

  • Sistema di combattimento un po' verboso e poco coinvolgente
  • Doppiaggio non proprio eccellente.
8

Imperdibile

Nato nel medioevo videoludico, i fantastici anni ’80, Amedeo è cresciuto con i grandi classici del gaming, passando per tutte le console sulle quali riuscisse a mettere le mani. Appassionato fino alla morte di Star Wars e The Witcher, vive fra mondi fatti di LEGO e GDR cartacei. Nel tempo libero gli piace dare legnate in palestra e leggere libri.

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