Tesla: niente più videogiochi mentre si guida! Disabilitato il Passenger Play in movimento

A quanto pare non era così ovviamente pericoloso...

Tesla videogiochi

Le automobili Tesla sono il picco della tecnologia e della sostenibilità: queste auto sono letteralmente in grado di guidarsi da sole… ma fino a un certo punto. Per questo, dopo un intero anno di permanenza del Passenger Play su questi veicoli, Tesla ha deciso di disabilitare la funzione quando l’auto è in movimento.

Per far realizzare alla compagnia che giocare ai videogiochi durante la guida è effettivamente pericoloso, c’è stato bisogno dell’apertura di un’indagine da parte della NHTSA (National Highway Traffic Safety Administration). È vero, l’idea originale era che i passeggeri godessero dei classici Atari, Cuphead, Fallout Shelter, ed altri giochi… ma di fatto non c’è niente che impedisce al guidatore stesso di usufruire del Passenger Play, visto e considerato che è implementato sullo schermo touch principale (che tra l’altro dovrebbe fornire utili informazioni sullo stato dell’auto e della guida).

Secondo l’NHTSA questa funzione sarebbe stata causa di almeno 11 incidenti, avvenuti ovviamente con la Tesla di turno impostata sull’auto-pilota. Purtroppo, i guidatori tengono a fidarsi troppo degli strumenti che dovrebbero essere di ausilio alla guida, e non completamente sostitutivi del pilota, ed a distrarsi non solo con i videogiochi, ma anche con la navigazione web (sempre disponibile sul famoso schermo touch principale).

La speranza è che disattivando il Passenger Play con il veicolo in movimento i guidatori tornino a prestare più attenzione alla strada e meno allo schermo… ma certo è assurdo che ci sia voluta un’indagine per capire che non si deve giocare mentre si guida. A quanto pare il buon senso non è di casa né a Tesla né tra parecchi guidatori.

Che pensate di questa faccenda? Venite a parlarne sul nostro gruppo Facebook. E mi raccomando, che abbiate una Tesla o meno, fate sempre attenzione alla strada quando siete al volante!


Fonte

Cresciuta con un fratello più grande di 7 anni, le console sono state il suo pane quotidiano fin dalla nascita. Dopo l'uscita della PlayStation si è buttata sui j-rpg, ma nel suo cuore rimane indelebile il ricordo del riccio supersonico targato Sega.

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