Summer Game Fest 2023, lo show di Geoff Keighley tra alti e bassi

Non ci si può lamentare, ma allo stesso tempo è difficile esaltarsi

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Già da qualche anno la vita del videogiocatore si è fatta piuttosto controversa ed ambivalente, cosa che la recente conferenza del Summer Game Fest 2023 ha ulteriormente confermato. Lo show, che ha visto avvicendarsi diversi ospiti, tra cui Nicolas Cage, Sam Lake ed Ed Boon, papà di Mortal Kombat, ha confermato una volta in più l’attuale momento di crisi, non tanto creativa quanto produttiva, in cui versa parte dell’industria videoludica.

Che Geoff Keighley non goda più della fiducia incondizionata da parte dei videogiocatori, non è certo una novità recente. Più in generale, lo scetticismo intorno a tutti gli eventi post-COVID, digitali e non, come in questo caso, è ai massimi storici, come testimoniano le tiepide reazioni del pubblico all’indomani del recente PlayStation Showcase e di cui vi abbiamo parlato in questo articolo.

Sebbene la nostalgia tenda sempre ad influenzare positivamente i ricordi, sebbene anche in passato non siano mancati show e conferenze ben al di sopra del par (chi si ricorda l’E3 del 2010 di Konami?), è innegabile che ultimamente sia piuttosto difficile esaltarsi davvero per qualche annuncio effettuato in questo periodo. La sensazione globale, del resto, è ben testimoniata dall’eliminazione dell’amata fiera losangelina, sostituita, per l’appunto, da un evento diffuso, geograficamente e temporalmente sparpagliato lungo tutto il corso dell’estate.

L’uomo, si sa, vive di passioni e ricorda soprattutto le emozioni intense. Proprio per questo si fa tanta fatica ed empatizzare con tutta una serie di eventi singhiozzanti, inutilmente autoreferenziali, mostruosamente prolissi. Di sicuro, il pubblico deve ricalibrare la propria percezione, adeguandola ai nuovi standard comunicativi e dimenticando, almeno in parte, anni di conferenze e manifestazioni che non esistono più o che si sono profondamente trasformati. Sarebbe però anche il caso che Geoff Keighley e i PR dei publisher di ogni angolo del globo imparassero a gestire l’hype degli appassionati, incentivandolo con spettacoli dai ritmi più equilibrati e, in fase preliminare, di soppesare con più attenzione i toni con cui vengono annunciati e sponsorizzati eventi simili.

A conti fatti, del resto, questa Summer Game Fest 2023 non sta andando così male. Certo, il confine della manifestazione è poco chiaro e se dovessimo limitarci nel giudizio alla sola conferenza presenziata da Geoff Keighley il parere sarebbe ben più severo. Eppure, considerando il PlayStation Showcase di qualche giorno fa; includendo, a forza, gli annunci di Meta e Apple sui nuovi dispositivi per la realtà virtuale; valutando anche i tanti annunci che hanno impreziosito il Day of the Devs e il Devolver Digital, che hanno seguito a cortissima distanza il main event di ieri, 8 giugno, il quantitativo di giochi da tenere d’occhio nel prossimo futuro non sono affatto pochi.

Tanto per cominciare, il Summer Game Fest 2023 ci ha confermato che Mortal Kombat 1, che potete già prenotare da Game Stop, è un titolo da attendere anche se non si è propriamente dei fan del genere. La grafica fuori parametro, la presenza di un roster di veterani, la promessa di una comparsata di Jean Claude Van Damme e il nuovo sistema di tag team sono tutte qualità e novità interessanti che promettono di regalarci un picchiaduro ad incontri longevo, appassionante, tecnico al punto giusto.

L’altro grande annuncio, che ha concluso lo show, tra l’altro, ha ovviamente le fattezze di Final Fantasy VII Rebirth che se ha confuso i neofiti per il sottotitolo, che sembrava preannunciare l’ennesima remastered, in realtà rappresenta il diretto seguito di quel Remake, che potete recuperare a questo link, fino ad oggi rimasto in sospeso, inconcluso dopo un epilogo che ha cambiato più di una carta in tavola rispetto all’amatissimo originale. Il breve trailer con cui si è mostrato al pubblico ha ovviamente destato scalpore tra esternazioni di gioia e qualche sopracciglio sollevato per alcune scelte che, inevitabilmente, andranno a cambiare il corso degli eventi, così come gli appassionati li conoscono.

Tra gli annunci che hanno arricchito la serata, merita una menzione ovviamente anche Alan Wake 2, introdotto da una breve intervista allo stesso Sam Lake, che ha confermato una volta in più la presenza di due personaggi controllabili. Oltre a Alan stesso, prigioniero di una realtà alternativa, potrete vestire i panni dell’agente dell’FBI Saga Anderson, scambiando il controllo dall’uno all’altro in qualsiasi momento.

Piacevole sorpresa anche quella rappresentata da Prince of Persia The Lost Crown, ritorno di un certo spessore di uno dei brand più longevi del mondo dei videogiochi. Mentre tutto ancora tace intorno al remake de Le Sabbie del Tempo (e per fortuna forse), questo titolo in 2.5 D proporrà un mix tra azione e platforming, con un’attenzione particolare riservata al combat system che sembra essere molto profondo.

I nostalgici sono stati colti da sincera commozione alla vista di Sonic Superstar, in uscita questo autunno. Dopo il fortunato Frontiers, il porcospino di SEGA torna alle due dimensioni, con un capitolo classico nell’impostazione, ma che introdurrà il multiplayer co-op fino a quattro giocatori. Oltre all’eroe più veloce del mondo, Tails, Knuckles e Amy potranno correre verso il bordo destro dello schermo in livelli che, da quel poco che abbiamo visto, propongono soluzioni di level design più originali del solito. Caratterizzato da un ritmo d’avanzamento lievemente più lento che in passato, Sonic Superstar potrebbe rappresentare una graditissima sorpresa per i fan di lungo corso.

Ha destato sorpresa anche l’annuncio della data di uscita di Marvel’s Spider Man 2, già visto qualche giorno addietro al PlayStation Showcase. La data da cerchiare in rosso è i 20 ottobre, giorno in cui il titolo giungerà nei negozi di tutto il mondo, accompagnato anche da una collector’s edition che include una gigantesca figure con protagonisti Venom, Spider Man e Miles Morales.

Si è nuovamente visto in azione Under The Waves, in uscita il 29 agosto e co-prodotto da Quantic Dreams. La suggestiva avventura sottomarina, che scaverà nell’inconscio e nella psiche del suo protagonista, che in seguito ad un lutto ha deciso volontariamente di isolarsi dal resto del mondo, promette molto bene e sembra già un acquisto quasi obbligato per chi ama i videogiochi story driven.

Anche Like a Dragon Gaiden: The Man Who Erased His Name, ennesimo capitolo di una serie sempre più famosa e ben accolta anche dalle nostre parti, ha una data d’uscita. A partire dal 9 novembre potremo finalmente scoprire il proseguo della storia di Kazuma, in un gioco d’azione che a differenza del settimo capitolo della serie rinuncia in toto al sistema di turnazione.

Oltre agli interessanti Warhammer 40000: Space Marine 2 e John Carpenter’s Toxic Commando, che promettono di vomitare addosso all’utente quintali di azione e polvere da sparo, si è guadagnato un momento tutto suo anche Lies of P che, fresco di data d’uscita, il 19 settembre, ovviamente prenotabile da GameStop, ci ha dato modo di provarlo con mano con una demo che ha esordito proprio subito dopo il Summer Game Fest 2023. Pad alla mano, abbiamo avuto il primo contatto con un Soulslike estremamente classico, evidentemente debitore in più di un senso a Dark Souls e compagnia bella. Graficamente più che degno, al momento mostra il fianco a qualche perplessità solo considerando le hit box dei nemici, non sempre perfette, dettaglio che, soprattutto nei due scontri con i boss concessi in questa demo, ci è costato un game over di troppo. Il progetto sembra tuttavia solido, ispirato, caratterizzato da un comparto artistico e narrativo stuzzicante.

Considerando anche piccole perle già annunciate come Hyper Light Breaker, sequel dello splendido Hyper Light Drifter; Cocoon, che si prospetta come un brillante action in cui gli enigmi proposti si risolveranno modificando gli stessi mondi esplorabili che possono essere trasportati come biglie dal protagonista; Hauntii, suggestiva avventura che sembra girare su una versione ultra HD di un Game Boy; e The Talos Principles 2, che come il prequel promette di mescolare puzzle e filosofia; tutti giochi presentati tra il Days of the Devs e il Devolver Digital, da appassionati non possiamo certo lamentarci sulla quantità e qualità generale di quanto mostrato.

La delusione, semmai, è relativa al fatto che sono mancate le killer application. Sony sembra in affanno con il solo Marvel’s Spider Man 2 all’orizzonte. Microsoft forse ha preferito tenersi tutti gli annunci per il suo Showcase dell’11 giugno. Nintendo, ancora una volta, ha preferito farsi totalmente da parte, protagonista del settore che ormai corre una gara tutta sua, sia in termini di dati vendita, sia per quanto riguarda annunci e comunicazione dei suoi titoli futuri.

A conti fatti, fino a questo momento, le novità annunciate sono molte, ma la portata media dei giochi tirati in ballo non è certo quella sperata. Mancano al conteggio altri annunci bomba, prima di potersi dire completamente soddisfatti. Al netto che Geoff Keighley deve iniziare a pensare seriamente di rivedere il ritmo dei suoi eventi. Perché è inevitabile dare spazio anche agli sponsor, ma occupare una buona fetta delle due ore di spettacolo con fin troppi MMO che spariranno dai radar appena pubblicati (se pubblicati, beninteso) smorzerebbe l’entusiasmo anche del più infervorato degli appassionati.


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