Rabbids Land – La Recensione

Rabbids Land – La Recensione

Lo ameranno: gli amanti del brand ignari della messa in commercio di altri titoli Wii U
Lo odieranno: gli amanti del brand
E’ simile a: Trivial Pursuit con strambi minigiochi al posto delle domande

Titolo: Rabbids Land
Piattaforma: Wii U
Sviluppatore: Ubisoft Paris
Publisher: Ubisoft
Giocatori: 1 – 4
Online: Assente/ Obiettivi uPlay
Lingua : Italiano/Conigliese

Potremo giocare il tutto via TV e GamePad, oppure concentrare il tutto sullo schermo di quest’ultimo, il quale dovrà essere condiviso con gli altri giocatori, a turno…salvo alcuni minigames in cui è richiesto il vecchio Remote.

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Sorry for Party Gaming.

Toccare, soffiare, girare, sparare, schivare…di tutto un po’, con o senza stylus!

I folli conigli di Ubisoft tornano a far danni, ma stavolta sembrano volersi divertire come gli strambi (ai loro occhi) umani. La loro astronave (sono degli alieni?!) sbarca nei pressi di un parco di divertimento pieno di assurde attrazioni, le quali diventano minigames in grado di cogliere coerentemente lo spirito strampalato dei buffi personaggi, nati da una costola del brand Rayman e ormai veri e propri ambasciatori del “casual gaming”.

Partendo da una struttura “a ruota” simil Trivial Pursuit, 4 giocatori dovranno sfidarsi a suon di trofei da conquistare (10 o 20, lo sceglierete ad inizio match) lanciando una dado ad ogni turno e collocandosi in una delle caselle presenti sulle due file concentriche, connesse da ponti (che si sposteranno casualmente) e da un moto orario che ci impedirà di tornare sui nostri passi. Una volta selezionato il numero dei giocatori ed il colore delle coniglio-pedine, vince chi riesce a totalizzare il numero di punti prefissato e a raggiungere il centro del tabellone, superando le sfide proposte dal coloratissimo (e dalla pulitissima grafica, ora in HD) parco. Ogni giocatore dovrà lanciare il dado (toccando l’apposita icona sul GamePad) e selezionare una delle caselle a disposizione, che spaziano da “Eventi” casuali (come il dover cedere un trofeo ad un avversario o l’apparizione di una bomba a tempo che penalizzerà lo sfortunato coniglio bersagliato in maniera random), a “Regali” (utili ad influenzare il dado stesso o per rubare posizioni preziose agli altri concorrenti), a “Quiz” (nei quali un giocatore dovrà rispondere ad una delle banali domande presenti, mentre gli altri potranno vincere o perdere insieme a lui scommettendo sull’esito della risposta), fino alle Caselle Minigioco, vero e proprio fulcro del titolo. Verrete infatti catapultati presso una delle attrazioni presenti, nelle quali sarà possibile sfruttare il GamePad in vari modi: dal soffiare (grazie al microfono) dei conigli vestiti da pinguini contro una nave, al disegnare il tracciato di ladruncoli per sgraffignare oggetti senza incrociare un letale raggio laser, il tutto mentre un avversario casuale avrà il coltello dalla parte del manico e dovrà far di tutto pur di accaparrarsi i 3 punti in palio.

L’assenza di un qualsivoglia split-screen (come nel caso di questo mini-game “Guitar Hero-oriented”) è un punto a favore del titolo, ma sopratutto dello stesso Wii U.

I minigiochi sono buffi e qualcuno sarà anche divertente, ma solo pochi brilleranno per originalità o sfrutteranno al massimo il controller del Wii U, lasciando gli altri nell’anonimato più totale anche se giocati direttamente contro uno o più amici, i quali si troveranno ad utilizzare il vecchio Remote in alcune rare occasioni (qualche minigioco particolarmente incentrato sull’1 contro 1, a discapito degli altri due utenti costretti ad attendere il loro turno), mentre nella grande maggior parte del tempo ci vedremo sottrarre il nostro fido Gamepad. Invece di offrire un gameplay cooperativo sfruttando i controller del vecchio Wii come praticamente ogni titolo Wii U in circolazione, il team ha “ben” pensato di isolare i giocatori ad ogni turno, smorzando così ogni possibile velleità “party” del titolo, sia nella modalità principale “Gioco da Tavolo” che in “Gioco Libero”, una delle tre porzioni di gioco a disposizione nella quale è possibile giocare uno dei 30 minigames (varianti degli stessi inclusi), sbloccati nella campagna principale, direttamente contro un altro avversario. Le di per sé scarse longevità e rigiocabilità vengono forzatamente estese grazie alla “Caccia al Tesoro”, modalità nella quale sarà possibile ripercorrere gli stessi identici minigames, ma con 3 monete ben nascoste da acciuffare, il tutto unicamente per ottenere filmati e musiche nella sezione “Extra”.

E poi il nulla cosmico. Potrete tirarlo come uno stanco coniglio fuori dal solito cilindro, in occasione di festicciole tra amici o al compleanno della zia, ma una volta sbloccati tutti i brevi minigames, difficilmente sentirete l’atavico bisogno di inserire nuovamente il disco nella console, se non per partite davvero sporadiche, in attesa di qualcosa di meglio sulla neonata Wii U.

Per quanto il titolo pecchi di verve, gli strambi conigli e le loro assurde espressioni vi strapperanno più di una risata!

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Lo smalto dei comunque simpaticissimi conigli è bello che andato: Rabbids Land è un titolo dal buonissimo appeal grafico ma spompato nell’anima, basato su un multiplayer locale (totalmente assente quello online) scomodo e poco “party-oriented”, con tanto di attese e turni tra i giocatori spesso costretti a stare con le mani in mano ed una longevità/rigiocabilità davvero bassissime. I minigiochi sono discreti (qualcuno davvero divertente, altri decisamente meno) ma una volta scoperti tutti, difficilmente vi verrà voglia di sorbirveli nuovamente, tanto da soli quanto contro gli amici. Acquistatelo soltanto se avete il coraggio di preferire i Lapins Cretins all’immortale Mario, oppure nel caso in cui non ci sia davvero nessun titolo, tra quelli facenti parte della giovane line-up Wii U (non so, Assassin’s Creed 3? Darksiders II?) a incontrare il vostro gradimento.

Traduttore e blogger freelance, adora (s)parlare di videogiochi e musica spaccatimpani tutto il dì. Quando può suona, gioca e legge, di tutto, anche le etichette degli shampoo. Terrore dei recensori e abbassatore di voti seriale, ha brillantemente sostituito le fatture ai suoi amati boss di Dark Souls, respingendo con caparbia ossessione e gioco di scudi qualsiasi backstab della vita sociale.

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