Manganalisi di Lupin Zero Limited Edition – Anime Factory

Manganalisi di Lupin Zero Limited Edition – Anime Factory

C’era una volta il giovane Lupin, uno studente delle medie che cercava un po’ di adrenalina nella vita o, per essere più chiari, di divertirsi senza nessuno scopo apparente. Lupin Zero è un anime originale che ci narra, in 6 episodi da 20 minuti ciascuno, una piccolissima parte delle origini del ladro gentiluomo prima che trovasse la vocazione per i furti più audaci.

Lupin Zero è un ONA (Original Net Anime), lanciato esclusivamente in digitale per festeggiare il cinquantesimo anniversario della prima storica serie animata (Lupin con la giacca verde per capirci). Dalle nostre parti la serie è disponibile su Prime Video e ora anche in edizione Home Video grazie ad Anime Factory (etichetta Anime di Plaion).

Nella nostra analisi esamineremo la citata edizione (la trovate anche su FanFactory) e, ovviamente, un po’ di questa particolare serie animata di Telecom Animation Film.

© Monkey Punch All rights reserved. © TMS All rights reserved.


Dettagli tecnici

Prodotto: Lupin Zero
Durata:
146 minuti circa (extra esclusi) – colore
Regia:
Daisuke Sakō
Versione:
Home Video Blu-ray
Video: 
MPEG-4 1080p
Lingue e sottotitoli:
Italiano 2.0 DTS-HD M.A. / Giapponese 2.0 DTS-HD M.A. | Sottotitoli in italiano
Extra:
Original Preview | Teaser | Teaser in italiano | Trailer italiano | Opening Textless | Ending Textless.
Contenuti speciali:
card da collezione e booklet degli episodi
Prezzo ufficiale:
24,99 €

La Manganalisi dell’edizione home video è stata realizzata grazie al gentile supporto di Plaion.


Analisi e impressioni

Siamo a negli anni ’60, nel Giappone post-bellico dove l’America è ancora presente sul suolo giapponese. Il protagonista di questa mini serie è un giovanissimo Lupin che passa le giornate a cercare nuovi modi di divertirsi, quasi sempre alle spalle dei suoi compagni di scuola e professori.

In questa mini serie (ammetto, qualche puntata in più non avrebbe certo guastato) vedremo questo brillante ragazzo alla ricerca di un percorso formativo, diverso e fuori dagli schemi rispetto a quello che vorrebbero Lupin primo e Lupin secondo.

Mentre il nonno vuole far ereditare al nipote tutta la sua astuzia, il padre del “poi fu Lupin III” cerca una strada retta e senza vizi per il figlio. Ma, questo sbarbato ragazzo li ascolterà? Temo proprio di no.

Nel corso delle 6 puntate ne vedremo di cotte e di crude, e assisteremo alle prime fasi della lunga amicizia (e del convincente sodalizio) tra Lupin e Jigen. E il giovane Jigen già dimostra le sue eccezionali qualità con una pistola tra le mani: non manca mai un colpo e riesce a spalleggiare con lo scavezzacollo di Lupin anche nelle situazioni più concitate. Non manca mai nemmeno la sigaretta tra le sue dita, ma la barba ancora non è cresciuta (dopotutto è ancora alle medie).

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La serie è tenuta in piedi da un filo conduttore principale, intervallato da un umorismo sopra le righe e situazioni a dir poco surreali (altrimenti che Lupin sarebbe?). Le bravate di Jigen e Lupin dettano un ottimo ritmo a tutta la mini serie e strizzano l’occhio alla primissima stagione, sia a livello di design che di umorismo generale.

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Il personaggio del giovane Jigen è stato scritto molto bene: non è un ragazzino sprovveduto, è maturo, determinato e fin troppo grande rispetto all’età che indicano i suoi documenti. Dopotutto è stato cresciuto da un padre mercenario e, dal canto suo, ha fatto esplodere più colpi di pistola che candeline sulla torta. L’incontro con il giovane Lupin gli farà capire cosa è l’amicizia e di conseguenza ritrovare la fanciullezza nascosta dietro il suo (apparente) sguardo attanagliato.

A essere onesti avrei gradito qualche puntata in più di Lupin Zero (12 sarebbe stato il numero perfetto), per approfondire alcuni degli aspetti caratteriali di Lupin I e II. Ma il risultato finale non è stato affatto male, anzi, e i tributi all’anime storico dell’indimenticabile maestro Monkey Punch sono davvero degni di nota.

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Uno sguardo all’edizione

L’edizione home video di Lupin Zero si presenta in un amaray con slipcase cartonata con in bella mostra i 5 protagonisti dei 6 episodi. All’interno della confezione troveremo il disco blu-ray, 2 cartoline artwork originali in giapponese e un mini booklet con i dettagli e la storia di ogni episodio. Si tratta di un’aggiunta molto interessante, anche se avrei preferito qualche pagina in più con bozzetti e curiosità.

La risoluzione è a 1080p a 24 frame al secondo e il comparto audio è un classico 2.0 DTS HD Master Audio in giapponese e italiano. Non lasciatevi ingannare dal 2.0 perché l’audio ha una buona resa.

Devo dire che anche il doppiaggio tutto sommato non è male, soprattutto quello di Lupin che riesce a centrare le tonalità della risata del ladro gentiluomo. Per quanto riguarda i contenuti aggiuntivi troveremo solo qualche teaser, original preview e trailer in italiano. Un’intervista al regista sarebbe stata una graditissima aggiunta.

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Cosa ne pensa il Nerd-O-Meter?

Lupin Zero nasce come una serie tributo per festeggiare i 50 anni della prima stagione. Ritroveremo due giovanissimi Lupin e Jigen combinarne di tutti i colori, tra piccoli furti e situazioni (quasi) inverosimili, nel Giappone degli anni ’60.

È innegabile come la serie voglia essere un vero e proprio omaggio al maestro Monkey Punch, combinando le storie del manga originale con inedite avventure. L’impianto narrativo è stato pensato per i fan storici, ovvero per coloro che hanno già “vissuto” molte delle avventure del ladro gentiluomo.

Mentre si guarda questa serie, nonostante le animazioni modernissime, sembra di fare un salto indietro nel tempo: i complimenti vanno al regista Daisuke Sakō e a tutto il suo staff. Come vi dicevo, qualche episodio in più non avrebbe guastato, ma questo prequel è stato, tutto sommato, un vero piacere da guardare.

Qualora gli anime fossero la vostra passione, vi ricordo infine che da GameStop potrete trovare le ricariche Crunchyroll che vi consentiranno di accedere a tantissimi contenuti tutti da scoprire.

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Da quando ha viaggiato nel tempo a bordo della Time Machine DeLorean DMC-12 la sua vita è cambiata radicalmente. Amante dei viaggi del tempo, predilige le console dai tempi del NES.

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