Ghost Trick: Detective Fantasma – Recensione

Un ritorno in grande stile

Ghost Trick: Detective Fantasma – Recensione
Ghost Trick: Detective Fantasma – Recensione
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Difficile dimenticare Ghost Trick: Detective Fantasma, un vero e proprio classico che Capcom pubblicò esclusivamente su Nintendo DS e successivamente su iOS. E fidatevi quando vi diciamo che il titolo fu accolto positivamente sia dalla critica che dagli amanti delle avventure grafiche.

Dopotutto la firma dietro Ghost Trick è quella di Shū Takumi, il papà delle visual novel della serie di Ace Attorney: quei titoli in cui bisogna difendere i propri clienti dalle accuse di omicidio alternando indagini e processi, insomma avete capito.

Dicevamo, a distanza di anni (più di 10), Capcom ci delizia con una rimasterizzazione in HD per permetterci di (ri)scoprire un classico originale, colmo di enigmi e con lampi di genio non indifferenti. Un’operazione interessante che, se avrà successo, potrebbe vedere l’approdo di un sequel secondo quanto dichiarato da Shū Takumi in una recente intervista.

Ma precisiamo, non un sequel nel senso del termine dato che Ghost Trick: Detective Fantasma è un titolo con un finale già ben delineato, autoconclusivo. Tirarlo a lucido è stata una mossa geniale perché permette ai fan storici, e alla nuove leve, di (ri)vivere (non nel vero senso della parola) i misteri dietro la morte del nostro protagonista.

La nostra avventura ha inizio, ma… siamo già morti. Detta così non è molto rassicurante, ma non preoccupatevi è tutto decisamente normale. Ci risveglieremo come un fantasma, per essere più precisi come l’ectoplasma di Sissel, un (ex) figuro vestito di rosso e dal grande stile anni ’70, con capelli biondi a punta e degli occhiali da sole (che indossa anche di notte).

Ma le domande a cui dovremo rispondere sono molteplici: “Chi sono? Perché sono morto? Chi è stato a spararmi?”. Ebbene sì, Sissel non ricorderà assolutamente nulla della sua vita e nel corso dell’avventura avrà un solo obiettivo: scoprire il responsabile della sua morte e i motivi dietro questo gesto. Ma il tempo stringe, esisteremo in questo mondo solo fino al giorno successivo.

Un fantasma può davvero investigare? Assolutamente sì: in noi si sono risvegliati dei poteri, quelli di un ghost trick che non solo ci permetteranno di interagire con il mondo di gioco, ma anche di aiutare personaggi in difficoltà. Infatti, nonostante i ricordi sbiaditi, Sissel è determinato a salvare una ragazza presente sulla scena del suo delitto chiamata Lynne che, a quanto pare, sembra collegata al suo misterioso passato.

“Perché siamo morti? Cosa accadrà alla città in una sola notte?”

Salvare? Già, Sissel non sarà l’unico a essere ucciso in questa notte tenebrosa e spesso e volentieri dovrà salvare la vita della giovane donna dai capelli rossi e di altri protagonisti di questo thriller. Per farlo basterà semplicemente viaggiare indietro nel tempo e cercare in tutti i modi di evitare questi nefasti destini.

Dunque, dopo essere entrati in contatto con lo spirito di un corpo (con i poteri da Ghost) potremo tornare nel passato a quattro minuti prima della morte di quella persona. Ed è brutto da dire così, ma questo trucco funziona solo con i “cadaveri freschi”, ovvero deceduti da meno di un giorno. Così entrerete nel vivo dell’azione e del mistero, mentre una clessidra scorre inesorabile, e dovrete risolvere i misteri spremendo le meningi per cambiare il corso degli eventi.

Con i nostri poteri spettrali, utilizzando i Trick, potremo dunque interagire e manipolare gli oggetti della terra dei vivi. Nel primo caso di morte di Lynne, ad esempio, potremo distrarre il sicario grazie al campanello di una bicicletta e fargli piombare una grossa palla da demolizione sulla nuca per impedire un destino apparentemente già scritto.

Ma attenzione: non sempre riusciremo ad evitare la morte di qualche “attore” in soli 4 minuti. Per fortuna potremo ricaricare il tempo e ritornare sui nostri “passi”, studiando al meglio l’ambiente circostante e trovando così la formula per evitare il trapasso del personaggio chiave. Abbiamo adorato, oggi come un tempo, questa formula così originale: in questo modo la nostra immaginazione e le doti da detective vengono messe a dura prova rendendo il tutto assolutamente geniale.

La regia di Ghost Trick è sopra le righe. Ogni capitolo viene raccontato come un thriller poliziesco e si ambienta in una location sempre diversa con, ovviamente, persone da salvare e a volte anche animali da salvare (come un simpaticissimo cagnolino che ne combinerà di tutti i colori). Ma come si fa a interagire con gli oggetti dello scenario? Semplicemente spostandoci con le levette analogiche dei nostri controller su dei pallini posizionati sull’oggetto o cadavere che sia.

Tuttavia, l’iterazione su Nintendo DS era più congeniale poiché i movimenti avvenivano tramite il pennino sul touch screen, rendendo il tutto più interattivo (e molto più simile a un taccuino da detective). Su PlayStation 4, versione da noi testata, si sente (inevitabilmente) la mancanza di questa feature.

Una delle esperienze più interessanti e ingegnose mai create da Shū Takumi

Per una questione di correttezza nei vostri confronti, non possiamo svelarvi altro a livello di trama su Ghost Trick: Detective Fantasma, ma una cosa possiamo dirvela. Se amate il mistero e le storie ben scritte, con personaggi caratterizzati in modo esilarante e fuori dagli schemi (fantastico il detective Cabanela che vive la vita a passo di danza), questo titolo difficilmente potrà deludervi.

Come diverse avventure grafiche senza finali multipli, il titolo gode di una scarsa rigiocabilità: una volta risolto il mistero dietro la morte di Sissel non avrete molto altro da fare a parte cimentarvi nei celebri Ghost Puzzle (al termine dell’avventura) in cui dovrete scorrere i riquadri per formare le scene del gioco. A dir la verità però sono state anche aggiunte delle nuove sfide da completare soddisfacendo delle condizioni speciali, ma niente di così elettrizzante.

La rimasterizzazione di Ghost Trick: Detective Fantasma può sfoggiare il RE Engine, ovvero il motore che ha dato nuova linfa ai recenti titoli di Resident Evil e all’ultimo Street Fighter VI. Questo si traduce con un frame rate molto stabile, una grafica pulita e in linea con le tecnologie moderne e un gameplay migliorato. La risoluzione del gioco tuttavia è rimasta a 4:3 con le bande laterali: probabilmente rendere la resa grafica a 16:9 non era di facile realizzazione.

Per forza di cose, l’interfaccia utente è stata riunita in un’unica schermata rispetto al DS per garantire un gameplay più immediato e funzionale. Sono state anche introdotte 9 lingue aggiuntive, tra cui il cinese e il coreano.

Un plauso anche alla colonna sonora, completamente riarrangiata e una nuova inedita traccia composta da Masakazu Sugimori (il compositore originale). Proseguendo con l’avventura potremo ascoltare tutte e 37 le tracce, comprese quelle originali su Nintendo DS. Ogni capitolo che completeremo sbloccherà diverse ricompense, tra cui anche delle illustrazioni originali e bozzetti.

Spinti dalla curiosità, abbiamo fatto un piccolo confronto dei testi originali in italiano con quelli di questa remastered: possiamo confermarmi che nulla è stato modificato e anche alcuni “errori” derivanti dai typo sono stati trasposti in questa nuova edizione.

Conclusioni

Ghost Trick è un’avventura grafica, un thriller videoludico molto interessante, in cui dovremo trovare le risposte della nostra morte prima dell’indomani, rispondendo altresì a due domande di fondamentale importanza: “Perché siamo morti? Cosa accadrà alla città in una sola notte?”.

Il livello di difficoltà è molto permissivo, un pregio soprattutto per coloro che vogliono godersi una storia ben scritta senza scapicollarsi troppo. Si tratta tuttavia di una delle esperienze più interessanti, caratterizzate e ingegnose mai create da Shū Takumi.

La componente artistica è stata valorizzata maggiormente grazie a un completo “restauro” di ogni elemento del gioco, mantenendo al contempo la stessa essenza del titolo originale. I dialoghi sono ben scritti e adattati perfettamente nel nostro idioma: adattare l’umorismo giapponese non è semplicissimo, quindi ci riteniamo soddisfatti.

Nonostante la scarsissima rigiocabilità, questa avventura da Detective Fantasma potrebbe fare la felicità di tutti gli amanti delle avventure grafiche, dei thriller e dei fan storici.

Good

  • Il ritorno di un grande classico tutto da (ri)scoprire
  • Storia intrigante, ingegnosa e ricca di humor
  • Enigmi interessanti e originali
  • Il lavoro di rimasterizzazione ne esalta le peculiari caratteristiche...

Bad

  • ... anche se i contenuti aggiuntivi non sono poi molti
  • Scarsa rigiocabilità
7.8

Niente male

Da quando ha viaggiato nel tempo a bordo della Time Machine DeLorean DMC-12 la sua vita è cambiata radicalmente. Amante dei viaggi del tempo, predilige le console dai tempi del NES.

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