Forza Horizon – La Recensione

Forza Horizon – La Recensione

Drive me to the moon…

Parafrasando Mr. Frank “The Voice” Sinatra inizia la nostra recensione di Forza Horizon!

Il perchè è presto detto: la connessione tra musica e motori, mai quanto in questo caso, è evidente e ben più che funzionale al mero avanzamento della trama. Forza Horizon riprende il discorso li dove lasciato da Forza Motorsport 4, snaturando il capolavoro targato Turn 10 dall’usuale setting automobilistico “pistaiolo” in favore di gare “on the road” ambientate in un Colorado “pseudo-open world” e diretti alla mecca del divertimento giovanile: il “Festival Horizon”!

Come avrete ben capito, pur affondando le sue radici nelle solide basi poste dall’ottimo quarto episodio della saga, Forza Horizon rappresenta a tutti gli effetti più una rivoluzione che una evoluzione del concept di racing game fino ad ora propostoci dai Turn 10. Riuscirà questo capitolo a mantenersi sui livelli qualitativi dei suoi illustri predecessori o ci troveremo al cospetto di un mero espediente commerciale ascritto al franchise “Forza” solo per gabbare ingenui acquirenti? Scopriamolo insieme!

LO AMERANNO: Gli appassionati di racing game, i patiti di corse clandestine e chiunque possieda una Xbox 360!

LO ODIERANNO: I possessori di Playstation 3!

Titolo: Forza Horizon

Piattaforma: Xbox 360

Sviluppatore: Turn 10

Publisher: Microsoft Studios

Giocatori: 1

Online e Extra: 2 – 8 (Multiplayer competitivo)

Lingua: Italiano (Testi e parlato)

Welcome to Colorado: home of “Horizon Festival”!

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The ride of your life…

Avete mai sognato di gareggiare contro un aeroplano? In Forza Horizon… si può!!! Ennamo (Cit.)

Riagganciandosi al filone dei film di exploitation (di cui il tanto amato Punto Zero, filmone datato 1971, può essere considerato un solido caposaldo NdDix@n) tanto in voga negli anni 70, Forza Horizon ci vede alla guida di bolidi differenti, e sempre più potenti, con il solo scopo di scalare, posto dopo posto, la classifica di notorietà dei vari driver presenti sul campo al fine di guadagnare un posto per accedere al tanto agognato Horizon Festival, destinazione finale, inferno, mecca e nirvana assieme della comunità di tuner-modaioli presente nel gioco. Partecipando ad un numero sempre maggiore di gare, ufficiali e clandestine, si avrà modo di guadagnare bonus che ci permetteranno di risalire lentamente la china ed iscriverci, volta dopo volta, a gare sempre più difficili che ci avvicineranno sempre di più al “punto di scomparsa” alla fine della strada.

Per dare uno stacco netto con i precedenti capitoli sono stati inseriti, in pieno Fast & Furious Style (o sulla falsa riga di quanto visto nel fallimentare Need For Speed: The Run NdDix@n), delle cutscenes che fungono da raccordo tra una corsa e l’altra, aiutandoci a meglio comprendere il perchè di questo eterno “effetto fionda” per le strade del Colorado. Questa la carne messa sul fuoco di Forza Horizon: esaminiamone ora il “livello di cottura” e la resa finale!

Ladies and Gentlemen, una Challenger del 2007: anche i miti hanno un’anima…

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That’s how we play…

L’alternanza tra giorno e notte rappresenta uno dei valori aggiunti di Forza Horizon!

Il sistema di controllo, ricalcato su quello di Forza Motorsport 4, non ha bisogno di presentazioni: immediatezza e facilità d’uso sono infatti le due parole chiave che meglio si adattano a quest’ultimo che, dopo anni ed anni di permanenza nell’ambito del franchise Forza, trova qui il suo perfezionamento (aka Perfetto bilanciamento NdDix@n) donando al presente capitolo un feeling di guida ancor più diretto di quello dato dal suo illustrissimo predecessore, indipendentemente se decidiate di utilizzare il pad o il volante Microsoft per compiere le vostre scorribande nel brullo Colorado.

Siete pronti a sfidarvi a bordo di velocissime supercar?

Per l’appunto dette traversate rappresentano il fulcro del gameplay: svariate tipologie di gare ci verranno proposte per garantirci, previo il superamento delle stesse, l’avanzamento nel ranking e la conseguente possibilità di partecipare a sfide sempre più difficili e, non ultimo,  l’accesso a parti della mappa precedentemente interdette al transito.Tra giri in mini-circuiti tradizionali o inseguimenti su strade convenzionali, lo scopo sarà sempre quello di recuperare il maggior numero di posizioni ed ottenere un piazzamento utile per l’acquisizione di crediti atti a permetterci graduali modifiche motoristiche al nostro veicolo o l’acquisto di bolidi sempre più performanti. Al superamento di una determinata soglia di notorietà corrisponderà la possibilità di gareggiare con macchine via via più potenti e di accedere ad eventi speciali, quali corse contro il tempo, contro aerei, palloni aerostatici (e chi più ne ha, più ne metta NdDix@n) il cui superamento vi concederà numerosissimi crediti da investire nella vostra progressione. Addirittura il trasferimento da una zona di gara all’altra diventa teatro di estemporanee sfide: se infatti nel tragitto dovessimo trovare altri guidatori diretti nell’uno o nell’altro luogo, basterà affiancarli per avviare una sfida clandestina in cui il traffico rappresenterà una difficoltà, o un valore che dir si voglia, aggiunto; potremo inoltre accumulare crediti semplicemente spostandoci nel mondo di gioco e settando record di velocità, facendo pelo e contropelo alle altre vetture o realizzando il sogno di ogni automobilista che si rispetti: farsi fotografare da un autovelox alla maggiore velocità possibile.

Dopo aver concluso una gara ci troveremo a sfidare i nostri “amici”

Ogni singolo elemento di questo gioco è intriso, novità epistemiologica di questo episodio, di una fortissima connotazione “social”: vincendo una gara, passando sotto un autovelox o settando un record, il nostro risultato verrà comparato con quelli ottenuti dai membri della nostra lista amici in possesso di Forza Horizon innescando, a volte subdolamente, altre in modo completamente volontario, una sfida per abbassare (e dunque battere NdDix@n) le loro prestazioni guadagnando, nemmeno a dirlo, ulteriori dindi da spendere nello store della sede centrale! Scoprire nuove strade, abbattere ostacoli, tamponare veicoli, rimanere in scia… questi sono solo alcune delle modalità cui ci troveremo a partecipare nel corso della nostra peregrinazione verso l’Horizon Festival: con Forza Horizon la parola ripetitività sarà solo un vecchio ricordo.

Oltre una trentina di marche e svariate centinaia di autoveicoli è il roster, continuamente in espansione (grazie anche al costosissimo Season Pass NdDix@n) a nostra disposizione: di fronte a cotanta varietà sarà quasi impossibile acquistare in tempi brevi la maggior parte dei veicoli, a meno che non si scelga di acquistare (mediante moneta sonante…) dei “gettoni” dallo store Microsoft o non si riesca ad arrivare per primi, dopo una determinata segnalazione radiofonica, in specifici punti della mappa ove saranno nascoste vetture esclusivissime pronte a diventare nostre senza il benché minimo esborso monetario.

Scegliete accuratamente la vostra auto…

Non solo varietà però: il modello di guida, evoluzione di quello visto in Forza Motorsport 4, è infatti il fiore all’occhiello della produzione Turn 10. Dandoci la possibilità di disattivare gradualmente il numero di aiuti alla guida, Forza Horizon diviene un gioco dalle molteplici sfaccettature dotato di un livello di accessibilità trasversale,  andando dunque ad accontentare sia il pilota della domenica che il più smaliziato dei guidatori. Oltre agli arcinoti TURN 10 hanno lavorato infatti alla realizzazione di Forza Horizon i Playground Games, gruppo composto da ex membri di Codemasters, Bizarre e Criterion: di certo non gli ultimi arrivati sulla scena dei racing games! (Vi dicono qualcosa i nomi Grid, Project Gotham Racing e GTR? NdDix@n). Se proprio volessimo muovere un appunto al grandissimo lavoro svolto dalla sinergia di questi due team ci troveremmo costretti a far notare l’approssimazione con cui è stato trattato il motore fisico dei danni: a fronte di urti violentissimi il bolide di turno verrà “solamente” scalfito da pochi graffi e da qualche minima lesione della carrozzeria che non andranno, comunque, ad inficiare minimamente la resa su strada del veicolo in oggetto: scelta di sicuro frutto di un compromesso atto a garantire la massima giocabilità che va però a minare, seppure in minima parte, la pressoché rimanente perfezione del gioco in oggetto.

Con un tale pedigree non stupisce affatto che Forza Horizon si riveli un prodotto completo sotto tutti i punti di vista, assolutamente inarrivabile dagli attuali contendenti e dannatamente divertente: well done Turn 10!

599 XX Evoluzione… la perfezione ha un nome…

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Graphic & Sounds

Un comparto grafico, diretta evoluzione di quello visto in Forza Motorsport 4, capace di muovere una inenarrabile mole di poligoni (in un mondo “Open-World NdDix@n) blindando il frame rate a 60 fps non può che far gridare al miracolo. Modellazione poligonale delle vetture e delle piste, fluidità di gioco, nitidezza dell’immagine e vivacità dei colori: tutto ciò rende Forza Horizon uno degli spettacoli più belli mai visti su Xbox 360, una console che l’anno scorso, in occasione dell’uscita di Forza Motorsport 4, avevo erroneamente dato per “arrivata”. Turn 10 ha dimostrato che con un sopraffino lavoro di ottimizzazione è possibile persino superare i limiti hardware di una console vecchia oramai 7 anni e prossima, ahinoi, al pensionamento: tributiamo tutti una standing ovation a questa software house!

Stesso discorso può esser fatto per il sonoro: un certosino lavoro di campionamento fa si che il rumore di un veicolo sia NETTAMENTE DIFFERENTE da quello di un altro regalandoci così una sensazione di verosimiglianza senza eguali; lavoro egregio è stato svolto anche nella scelta della OST che ci accompagnerà, gara dopo gara, nel lungo percorso verso l’Horizon Festival! Absolutetely Flawless!!!

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Online & Replay

Come precedentemente accennato, la componente “social” di Forza Horizon rappresenta un valido incentivo per continuare a giocare anche dopo aver terminato il gioco: la voglia di primeggiare su tutti i vostri amici Xbox Live vi spingerà a dedicare una moltitudine di ore aggiuntive ad un titolo già completo di se! La stessa cosa purtroppo non può esser detta del multiplayer tout-court: a fronte di un novero di possibilità offerte dalla struttura “open world” del titolo, le modalità offerte per questo segmento del gioco sono poche e, tra l’altro, mal sfruttate. Potrete si competere in arene o circuiti dedicati e gareggiare in modalità cooperativa a squadre ma c’è come l’impressione che poco tempo sia stato dedicato alla realizzazione del comparto online: un peccato, vista l’enormità del mondo di gioco e le infinite possibilità offerte dallo stesso.

Dopo aver terminato Forza Horizon sarà comunque possibile continuare a scorrazzare liberamente per le strade del Colorado per completare obiettivi ed infoltire il proprio parco auto garantendo così un fattore rigiocabilità altissimo: well done!

La gestione dei danni è tutt’altro che perfetta…

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IN CONCLUSIONE

L’anno scorso, in occasione della recensione di Forza Motorsport 4 dissi: “Forza Motorsport 4 è quanto di meglio il panorama dei Racing Game possa offrire al momento, e quanto di meglio potrà offrire di qui alla fine di questa generazione di macchine da gioco.” Alla luce delle evoluzioni e delle migliorie apportate a questo titolo è evidente quanto mi sbagliassi: Turn 10 è riuscita ad evolvere all’ennesima potenza ciò che di buono c’era in Forza Motorsport 4 donandoci, se non l’esperienza di guida definitiva, di sicuro la più divertente ed appagante mai giunta su Xbox 360.

Un gioco perfetto sotto molti punti di vista: Grafica, giocabilità, immediatezza, freschezza sono solo alcune delle caratteristiche atte a decretare il successo di questo coraggioso esperimento Turn 10/Playground Games, binomio vincente che, se non avesse commesso errori nella gestione del modello dei danni e nell’implementazione di un maggior numero di modalità online, ci avrebbe consegnato il gioco di guida assoluto, il punto alla fine della strada, il “vanishing point” che annuncia l’imminenza dell’orizzonte.

Forza Horizon rappresenta una scelta obbligata per qualsiasi appassionato di racing game e un acquisto consigliatissimo per tutti: evitatelo solo se per voi il binomio donne – motori non ha alcun significato altrimenti… date fiducia ai Turn 10: non ve ne pentirete!

L'Atari 2600 gli aprì una nuova prospettiva di vita; il PC, sin dagli arbori, fu la sua casa natale: dal 2008 è disperso nella wasteland alla ricerca di bamboline della Vault-Tec...

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