Dead Island 2 Haus

Dead Island 2: Haus, l’orrore diventa follia – Recensione

Dead Island 2 è stato, sin dall’inizio, un’esperienza di gioco che ha catturato l’attenzione sia degli appassionati/e dell’horror che dei/delle fan della serie. Il viaggio nella Los Angeles dilaniata da un’epidemia mortale è stato un tuffo nel caos, un’avventura frenetica e ricca di suspense. Quindi, quando ho appreso che Dambuster Studios aveva in serbo un nuovo capitolo della storia sotto forma di DLC, intitolato HAUS, ero pronto a immergermi ancora una volta in questo mondo infestato da zombi e folli orrori.

Tuttavia, HAUS prende una direzione inaspettata, portandoci in un luogo ben diverso da quello delle strade insanguinate di Los Angeles. Qui, nell’atmosferica villa di Malibù, ci ritroviamo alle prese con un’esperienza da horror psicologico, una dimensione che si concentra sulle paure e gli orrori dell’animo umano, oltre che sugli inquietanti misteri di un enigmatico individuo chiamato Konstantin.

L’incertezza, l’ansia e il mistero si fondono in un mix esplosivo, creando un nuovo contesto per i nostri protagonisti e offrendoci un’esperienza che promette di essere coinvolgente quanto quella del gioco principale, che potete recuperare sullo shop online di GameStop, anche se concettualmente differente.

HAUS è un’esperienza differente dal gioco originale, che si distacca quasi completamente dalla trama principale di Dead Island 2 per immergerci in un mondo inquietante e in un certo senso decisamente distopico. L’accesso a questo DLC avviene attraverso un enigmatico invito contenuto in una busta elegante nella villa principale che funge praticamente da hub nel gioco. Una volta preso in mano, ci troviamo catapultati di fronte all’imponente villa di Konstantin, il leader carismatico e misterioso del Kulto, un tecno-culto segreto che sta sfruttando l’apocalisse zombie per i suoi personali scopi. I membri del Kulto si definiscono praticamente dei “pionieri di un nuovo futuro”, ispirati dalla visione macabra di Konstantin, ma le tenebre e l’orrore sono in agguato in ogni angolo della villa.

HAUS prende una direzione inaspettata

La struttura della casa è immensa e costituita da diverse aree con ambientazioni altamente tematiche e cariche d’intimo orrore. Ogni ambiente, dal minimalismo futuristico a un’inquietante atmosfera anni ’60, contribuisce a creare una sensazione di crescente oppressione e inquietudine. Appena varchiamo la soglia, veniamo accolti da una scena macabra: tre corpi decapitati, due uomini e una donna, posti in un cerchio rituale, seduti ognuno su una sedia. Sorprendentemente, uno dei cadaveri parla, nonostante testa e resto del corpo occupino posizioni differenti. Ciò che segue è un’immersione in un mondo di prove orribili, una sorta di rito di iniziazione per dimostrare l’idoneità del/della nostro/a protagonista al titolo di “Salvatore”. Queste prove variano dall’autolesionismo a scontri brutali con zombie e creature terrificanti, creando una serie di sfide che mettono alla prova la nostra abilità e la nostra resistenza. L’atmosfera inquietante e il mistero avvolgente che circondano la villa di Konstantin ci costringono ad un’esperienza da brivido, che si distanzia dall’orrore caotico del gioco principale, per ritrovare una formula ben più classica ma non per questo meno efficace.

HAUS riesce a creare un percorso che ricorda, in parte, le prove sadiche e gli enigmi mortali dell’iconica serie di “SAW – L’enigmista”. Mentre avanziamo nel DLC, dobbiamo affrontare una serie di sfide inquietanti, accompagnate da momenti di gore puro che richiamano le atmosfere più oscure della serie. In particolare, alcune boss fight con infetti terrificanti, come il mostruoso individuo con una maschera da maiale, aggiungono un tocco di orrore al già terrificante mondo di Dead Island.

Ciò che cambia profondamente in HAUS è l’atmosfera di oppressione e claustrofobia che abbraccia il giocatore. Questa sensazione può portare i giocatori a rivedere il loro approccio al gioco, poiché le tattiche messe in pratica nella versione “liscia” di Dead Island 2 potrebbero non essere altrettanto efficaci in questo ambiente oscuro e minaccioso.

Oltre alla trama, HAUS introduce anche altri puzzle ambientali e indovinelli da risolvere. Tuttavia, alcuni di questi enigmi possono risultare particolarmente ostici e privi di indizi chiari, causando momenti di frustrazione per i giocatori e le giocatrici. Questo approccio più vicino al genere survival potrebbe piacere agli amanti dell’horror psicologico, ma altrettanto potrebbe non essere ben accolto da coloro che hanno amato il caotico mondo di Dead Island 2. La transizione da uno stile di gioco all’altro potrebbe risultare una sorpresa per alcuni giocatori e giocatrici, ma dimostra anche la versatilità del mondo di Dead Island. Io non ho particolarmente apprezzato i nuovi puzzle ambientali, ma è più un’opinione personale che non una critica al sistema messo in piedi da Dambuster Studio.

Oltre all’atmosfera intensa, HAUS porta con sé alcune nuove aggiunte al già vasto arsenale di armi e oggetti contundenti presente in Dead Island 2. La Balestra K, uno strumento essenziale per progredire nella storia, è un vero e proprio gioiello mortale tra le nuove armi. Si tratta di una balestra da caccia precisa e letale, dotata di un mirino ottico per colpi più accurati. Nonostante le ricariche un po’ lente, questa arma si dimostra perfetta per colpire da lunga distanza, facendo esplodere facilmente i cervelli dei nemici e rendendosi essenziale quando vogliamo fare uccisioni a lunga distanza che siano il più discrete possibile. La Balestra K è una gustosa aggiunta all’arsenale dei giocatori e delle giocatrici, e offre un’opzione tattica divertente per affrontare gli orrori che affollano HAUS.

Ciò che cambia profondamente in HAUS è l’atmosfera di oppressione e claustrofobia

D’altro canto, c’è il Girarrosto, un’arma molto meno interessante ma altrettanto brutale. Questo oggetto riesce a evirare e dare fuoco contemporaneamente agli zombie, garantendo un effetto gore che in qualche modo aggiunge un tocco di caos sanguinoso ai combattimenti più “Close and personal”.

Inoltre, HAUS introduce 8 nuove carte abilità che consentono ai giocatori di adattare il proprio personaggio alla nuova ambientazione. Queste carte offrono una varietà di abilità, dalle cure sotto condizioni particolari a un maggiore potere distruttivo. Queste nuove carte abilità sono essenziali per affrontare la massa di zombie vestiti di latex che si incontreranno durante le prove di HAUS, aggiungendo una dimensione strategica al combattimento e consentendo ai giocatori di personalizzare ulteriormente il proprio stile di gioco. L’aggiunta di queste carte abilità offre un nuovo livello di profondità e varietà all’esperienza di gioco, garantendo che i giocatori possano affrontare i pericoli di HAUS con abilità e creatività.

Conclusioni

In conclusione, il nuovo e inquietante DLC di Dead Island 2 ci offre un’esperienza horror completamente diversa rispetto al gioco principale. Con un’impressionante ambientazione da film dell’orrore e un’inquietante trama legata a un miliardario leader di una setta segreta, HAUS ci spinge in una spirale di terrore psicologico e gore che richiama atmosfere da SAW – L’enigmista. L’oppressione e la claustrofobia ci avvolgono mentre affrontiamo le sfide inquietanti e i puzzle ambientali, portandoci a riconsiderare il nostro approccio al gioco.

Le nuove armi, come la precisa e letale Balestra K e il brutale Girarrosto, offrono un nuovo modo di affrontare gli orrori del mondo di HAUS. Il DLC ci offre una visione più profonda dell’apocalisse zombie di Dead Island 2, con una varietà di ambientazioni e situazioni che metteranno alla prova la nostra abilità e la nostra creatività.

Se amate l’horror psicologico, l’atmosfera claustrofobica e il gore puro, HAUS è un’aggiunta essenziale al mondo di Dead Island 2. Quindi, preparatevi a immergervi in questa nuova e ricordate, nella villa di Konstantin, la sopravvivenza è tutto ciò che conta.

Potete acquistare Dead Island 2 sullo shop online di GameStop!

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