Trigun Stampede

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Trigun Stampede, diverso non vuol dire peggiore!

Vash è tornato, anche se non sembra proprio lui.

Trigun Stampede

Finalmente è il momento di parlare di un anime che ha avuto una genesi particolare. Sto parlando di Trigun Stampede, reboot/remake dell’incredibile storia scritta da Yasuhiro Nightow nel lontanissimo 1995 e diventata un anime dal successo planetario nel 1998, anche se in Italia arrivò solamente nel 2000 grazie a MTV (chi se lo ricorda?).

Diventato in pochissimo tempo un vero e proprio cult, l’originale Trigun ci ha portato a seguire le vicende di Vash the Stampede, il tifone umanoide, un ragazzo perseguitato dalla sfortuna e da un fratello gemello totalmente psicopatico, Million Knives. Assieme a lui c’erano Milly e Meryl, due agenti di una compagnia assicurativa mandate proprio per tenere sotto controllo l’unico uomo a essere classificato come calamità naturale.

Trigun portava sul piccolo schermo una buona dose di spensieratezza, a volte, unita a una trama che diventava sempre più profonda e psicologicamente interessante man mano che si proseguiva nella visione degli episodi. Insieme a Vash facevano la comparsa personaggi interessanti come il reverendo Wolfwood, indimenticabile con la sua croce piena zeppa di armi. La trama di Trigun era ricca di colpi di scena e ha saputo stupire, specialmente verso le battute finali.

Trigun

Il design originale di Vash e Nicholas Wolfwood.

Ma torniamo a noi. Siamo nel 2022, è giugno: a sorpresa viene annunciato Trigun Stampede, un remake totale e reimmaginato della storia originale di Vash. In questa nuova versione dell’anime culto di inizio anni 2000, tutto è rivisto e trasformato. Il design originale, animato da studio MADHOUSE (lo stesso di One Punch Man) è stato completamente abbandonato dai nuovi artisti alle redini del progetto, ovvero Studio Orange, che ha usato la sua esperienza in serie come Beastars per ricreare Trigun Stampede totalmente in grafica 3D. 

Cambia il design di Vash, che abbandona gli orpelli tipici degli anni ’90 per radicarsi in uno stile più moderno e minimale. Il mondo è nuovamente ancorato al western, ma questa volta dai toni sci-fi in continua evoluzione.

Cambiano i personaggi comprimari: Milly scompare, al suo posto c’è Roberto. E Meryl non è più un’assicuratrice: è una giornalista matricola della Bardinelli News Agency. Roberto, un uomo con esperienza alle spalle, assume i tratti da mentore per la giovane, e insieme cercano la storia definitiva: quella sul Tifone Umanoide, Vash the Stampede. Anche Wolfwood è diverso, ora è un becchino. E non parliamo poi di Knives… Lui ha subito una trasformazione netta, diventando un cattivo (se possibile) migliaia di volte più inquietante e sanguinario rispetto alla controparte del 1998.

Trigun Stampede

Il nuovo design di Vash the Stampede!

Cambia anche l’ordine della narrazione, con avvenimenti prima tenuti verso le ultime puntate e ora lanciati immediatamente, con gran sorpresa degli spettatori più nostalgici. Trigun Stampede è sicuramente un lavoro eccelso, nonostante sia -dobbiamo dirlo- molto diverso dalla versione del 1998. Ma diverso non vuol dire peggiore: questo Vash ha moltissimi tratti in comune con il personaggio dell’anime precedente, anche se la sua storia è molto meno confusionaria e disorientante per lo/la spettatore/spettatrice, molto più lineare (e facilmente fruibile) e questo non è affatto un male.

Trigun non ha poi perso una delle sue caratteristiche fondamentali, ovvero una colonna sonora spettacolare, che anche in questa nuova incarnazione trova spazio con tracce musicali profonde e ben strutturate. Volete una prova? Date un’occhiata all’opening di Trigun Stampede in fondo all’articolo.

Non posso non consigliarvi di seguire questo anime, perché la sua realizzazione dimostra che ancora una volta i cult non muoiono mai. Attualmente, Trigun Stampede è trasmesso in simulcast su Crunchyroll (trovate le ricariche da GameStop): potete dare una chance a questo nuovo Vash per farvi trasportare nel suo desertico e desolato pianeta alla ricerca della pace. Sarà sicuramente un viaggio interessante.


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Nato nel medioevo videoludico, i fantastici anni ’80, Amedeo è cresciuto con i grandi classici del gaming, passando per tutte le console sulle quali riuscisse a mettere le mani. Appassionato fino alla morte di Star Wars e The Witcher, vive fra mondi fatti di LEGO e GDR cartacei. Nel tempo libero gli piace dare legnate in palestra e leggere libri.

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