The Deadly Tower of Monsters – Recensione

The Deadly Tower of Monsters – Recensione

Il B-Movie secondo Atlus

Iragazzi di Team Ace, gruppo di sviluppatori cileni di base a Santiago, si sono fatti un nome all’interno della scena indie grazie al livello di bizzarra eccentricità delle loro produzioni recenti. Stiamo parlando di titoli sorprendentemente strani ma divertenti come Zeno Clash, Zeno Clash II e Abyss Odyssey, che hanno riscosso abbastanza successo fra pubblico e critica durante gli ultimi anni.

Aspettarsi una creazione più ordinaria non era possibile, ed infatti Team Ace ci propone il suo The Deadly Tower of Monsters, nuova e stravagante creatura composta da uno shooter isometrico con elementi platform. Il tutto è abilmente mascherato da B-Movie di fantascienza degli anni ’50 e ’60.

The Deadly Tower of Monsters vuole omaggiare un cinema ‘antico’, oramai scomparso, lontano dalla perfezione digitale a cui siamo abituati, attingendo a piene mani ad una cultura cinematografica che spazia daBase Luna Chiama Terra agli Argonauti, tenendo qualche easter egg anche per le creazioni di George Lucas e per le serie TV storiche come Star Trek (finisco di passare il phon sulla roccia e si gira!).

Ci immergeremo quindi nella scalata alla mostruosa torre, condita da orrendi fondali di plastica, sceneggiature scadenti, creature improbabili, protagonisti poco credibili e mostri volanti appesi con fili di plastica. E tutto questosarà divertente.

The Deadly Tower of Monsters

Piattaforma: PC, PlayStation 4

Genere: Action/Shooter isometrico

Sviluppatore: Team ACE

Publisher: Atlus

Giocatori: 1

Online: Assente

Lingua: Audio in inglese / Testi in italiano

Versione Testata: PS4

Pad alla mano, The Deadly Tower of Monsters è un action/shooter dalla visuale isometrica, coadiuvato da un sistema a doppio stick analogico per il controllo del movimento del personaggio. Avremo a disposizione un solo attacco da mischia e uno a distanza; entrambi possono essere caricati tenendo premuto il rispettivo pulsante per infliggere più danni. Le ambientazioni di gioco sono le più disparate, da un villaggio di scimmie antropomorfe (attori travestiti) ad un castello della Transilvania, passando per basi aliene e paesaggi giurassici.

Il level design è particolarmente ispirato solamente a tratti; alcune ambientazioni sono rese decisamente bene e ricalcano fedelmente le chiassose pellicole di cinquant’anni fa, tuttavia alcuni passaggi in determinati luoghi appaiono piuttosto confusionari e poco chiari per il giocatore, mancando della cura e della attenzione al dettaglio che la produzione cilena ha riservato alla maggior parte del suo gioco.

La stessa bizzarra politica che riguarda le location di The Deadly Tower of Monsters si applica alle armi, che spaziano da mazze medievali a improbabili armi futuristiche. Il tutto scorre senza un minimo di coerenza e totalmente senza senso, ma in pieno spirito di gioco. Potremo dilettarci con spade laser, lanciafiamme, cannoni tesla e pistole a raggi degne del film di Flash Gordon.

Alcune ambientazioni sono rese decisamente bene e ricalcano fedelmente le chiassose pellicole di cinquant’anni fa

The Deadly Tower of Monsters ci metterà nei panni di tre protagonisti che verranno sbloccati durante il completamento della storia principale: l’esploratore spaziale Dick Starspeed (in italiano Pipino Starspeed, una traduzione poco azzeccata) sarà il nostro main hero, precipitato sul pianeta di Gravoria; la bionda e misteriosaScarlet Nova, figlia del malvagio imperatore arriverà come seconda, salvandoci da un gorilla plasticoso. Infine sbloccheremo Robot, fidato compagno di Pipino che dovrà essere ri-assemblato dal nostro eroe.

Il gioco inizia con la roboante voce del fittizio regista, Dan Smith, che funge da commento audio al ‘suo film’. Dantroverà fantasiose spiegazioni a praticamente tutto quello che accadrà sullo schermo, dai dinosauri che si muovono in stop motion agli alberi di plastica. Il nostro caro regista non la smetterà di parlare per tutta la durata del gioco, risultando a volte decisamente divertente e altre volte abbastanza fastidioso, specie nelle scene d’azione più concitate, dove non avremo tempo né voglia di concentrarci sui suoi discorsi.

I nostri eroi ci terranno compagnia per tutta la durata della campagna, stimata in circa cinque ore; un’avventura breve ma carica di contenuti. La difficoltà non è uno dei punti forti del gioco, che scorre senza intoppi e senza richiedere troppo sforzo da parte delle vostre meningi. Per deporre il malvagio Imperatore, tirannico padre diScarlet Nova, dovremo farci strada attraverso i piani della mostruosa torre, potenziando i nostri personaggi durante la scalata.

Oltre alle armi trovate durante l’esplorazione infatti, potremo migliorare il nostro armamento presso appositi macchinari colorati collocati in punti strategici nella mappa di gioco. Avremo quindi a disposizione un menù che ci consentirà di spendere i gettoni raccolti durante il nostro viaggio in cambio di armi perfezionate, decisamente più letali.

I macchinari ci consentiranno inoltre di potenziare le nostre abilità eseguendo alcuni compiti, non troppo complessi, che sono legati agli achievement del gioco. Ogni volta che guadagneremo un ambito trofeo avremo infatti accesso ad un nuovo punto di abilità con il quale migliorare le caratteristiche dei nostri personaggi, per un totale di ventiquattro punti. I checkpoint sono ben distribuiti e frequenti, spesso corredati da una cabina criogenica dove effettuare il cambio di personaggio fra i tre protagonisti.

La difficoltà non è uno dei punti forti del gioco, che scorre senza intoppi e senza richiedere troppo sforzo da parte delle vostre meningi

I nostri tre eroi sono differenziati non solo dal loro aspetto esteriore, ma anche da un potere unico che si attiva premendo il tasto triangolo. Il nostro Pipino è in grado di creare una bolla argentea intorno a sé per schivare gli attacchi del nemico. La bella Scarlet Nova potrà contare su una cupola di energia pura azzurrognola che la proteggerà dagli attacchi a distanza, infliggendo contemporaneamente danno ai malcapitati che si ritroveranno al suo interno, mentre Robot è in grado di rallentare il tempo in un determinato raggio d’azione, in modo da colpire i suoi avversari pesantemente incapacitati.

La scalata alla vetta è il vero punto forte del gioco, insieme alla trama bizzarra che crea un carrozzone simpatico e divertente in grado di intrattenere a dovere per tutta la durata dell’avventura. Alcuni passaggi sono un po’ macchinosi, come l’uso della pistola a raggi per mirare dal cornicione ad alieni o pterodattili volanti, ma nel complesso svolgono egregiamente il loro dovere e convincono il giocatore.

Divertenti e particolarmente riuscite le boss fight, che ci vedranno spesso impegnati contro creature mastodontiche. Pur non richiedendo grandi abilità da parte del giocatore, questi scontri si lasciano ammirare per lo stravagante design e l’ironico commento del regista su come la creatura di turno sia stata realizzata risparmiando sul budget del film.

In conclusione…

The Deadly Tower of Monsters è un breve ma colorato viaggio nel mondo della celluloide anni ’50-’60. Ironico e (quasi) mai noioso, questo titolo vi terrà compagnia per cinque ore, strappandovi qualche sorriso e nulla più. Non si tratta di un capolavoro tecnico né di un gioco che punta tutto sulla narrazione; il titolo dei cileni ragazzi di Team ACE farà leva su un’ambientazione e un’atmosfera riuscitissime, credibili nell’incredibile e serie nel ridicolo.

Non manca qualche bug e qualche rallentamento qua e là, ma siamo sicuri che The Deadly Tower of Monsters saprà farsi perdonare le poche scappatelle tecniche con una buona dose di ironia e hack’slash. Il gioco è venduto a 14,99 euro su Steam e PlayStation Network, un prezzo abbastanza decente per i contenuti e le ore di gioco offerte dal titolo Atlus.

Se siete amanti del bizzarro e del nonsense o avete un debole per il cinema d’altri tempi, fateci un pensiero. Per tutti gli altri, ci sentiamo di consigliarlo solo ai cultori del top down shooter o a chi voglia staccare la spina dopo titoli più impegnativi.

VOTO 7,5/10

Nato nel medioevo videoludico, i fantastici anni ’80, Amedeo è cresciuto con i grandi classici del gaming, passando per tutte le console sulle quali riuscisse a mettere le mani. Appassionato fino alla morte di Star Wars e The Witcher, vive fra mondi fatti di LEGO e GDR cartacei. Nel tempo libero gli piace dare legnate in palestra e leggere libri.

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