LEGO City Undercover: The Chase Begins – La Recensione

LEGO City Undercover: The Chase Begins – La Recensione

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LEGO City Undercover è stato uno dei titoli di punta di questa primavera su Wii U, un gioco discretamente divertente ma lungi dall’essere perfetto, a cui ha giovato sopratutto dell’assenza di una reale concorrenza fra le esclusive di rilievo. Le premesse per un seguito riveduto e migliorato c’erano tutte comunque, ragion per cui è difficile cogliere il senso di questo nuovo prequel fotocopia miniaturizzato, in un periodo in cui è difficile stare dietro a tutti i titoli interessanti in uscita su 3DS.

Lo ameranno:I più piccoli, chi non ha a disposizione un Wii U
Lo odieranno: Chi ha già avuto modo di giocare all’originale su Wii U, i giocatori più esigenti
É simile a: LEGO Batman 2: DC Super Heroes

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lego_city_chase_begins_3dsTitolo: LEGO City Undercover: The Chase Begins

Piattaforma: 3DS

Sviluppatore: TT Fusion

Publisher: Nintendo

Giocatori: 1

Online: Assente

Lingua : Italiano

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Lego City, la città delle opportunità

Una cosa bisogna chiarirla subito: nonostante la logica comune voglia i nuovi capitoli di una stessa saga continuare, migliorare e ampliare quanto visto nei precedenti, questo nuovo LEGO City Undercover: The Chase Begins è palesemente pensato per avvicinare lo strampalato mondo di Lego City e le disavventure dell’agente McCain a chi l’originale non ha potuto viverlo nella sua incarnazione originale. Quale modo migliore quindi se non puntare tutto sul 3DS dei record?

Per chi avesse già giocato l’originale, McCain non era certamente nuovo di Lego City, ragion per cui gli sviluppatori hanno optato per narrare in questo The Chase Begins le origini del mito poliziotto, esplorando (neanche tanto a fondo) gli eventi che hanno portato all’incarcerazione del malvivente Rex Fury, il processo Kowalski, l’ascesa a commissario di Dumby e l’allontanamento di Chase da Lego City. E visto in quest’ottica The Chase Begins sembra pure essere discretamente interessante oltre che un tassello fondamentale della storia, se non fosse che a conti fatti si tratta semplicemente di un “more of the same” in grado di far realmente presa soltanto a chi si avvicina a Lego City per la prima volta.

Prima ancora di dunby, il commissario era lei, il futuro sindaco Gleeson. Con un po' di convinzione in più The Chase Begins sarebbe potuto essere un prequel imperdibile per chi avesse già giocato il precedente. Invece...

Prima ancora di Dunby, il commissario era lei, il futuro sindaco Gleeson. Con un po’ di convinzione in più The Chase Begins sarebbe potuto essere un prequel imperdibile per chi avesse già giocato il precedente. Invece…

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A caccia di mattoncini

Da molti etichettato come un GTA in salsa LEGO, LEGO City Undercover: The Chase Begins è invece più vicino a un platform che non a un vero proprio sandbox. È vero, anche qui è possibile “fregare” l’auto al primo omino che passa per andarsene a zonzo alla ricerca di mattoncini, ma come ciò non era divertente su Wii U anche su 3DS continua a non convincere, anzi, se è possibile è pure peggio visto le dimensioni ridotte della mappa e i caricamenti che separano le varie aree di gioco. Non solo, l’abbondanza eccessiva di “fetch quest” alla ricerca di un oggetto e marcia indietro, unita all’incedere lineare delle stesse, ha portato il gioco a fare marcia indietro anche per quanto riguarda la varietà di compiti proposti, rendendo l’avventura principale molto più fiacca della sua controparte casalinga.

Va bene essere un poliziotto alle prime armi, ma sopratutto per la prima metà di gioco, lo sbadiglio è sempre dietro l’angolo, soprattutto se si considera che le scenette comiche in grado, nella controparte “maggiore”, di tenere sempre acceso l’interesse appaiono qui più smorte e meno convincenti (oltre che non più recitate ma solo sottotitolate). Non migliorano la situazione le svariate scazzottate coi criminali, ancora una volta legate a un sistema di combattimento a prova di errore con un Chase in grado di fare il verso al più improbabile degli emuli di Neo di Matrix, in grado di mandare al tappeto un nugolo di nemici con la semplice pressione di un solo tasto.

Il genere di missioni che sembrano non finire mai. Il problema principale è che oltre quelle della trama principale il gioco poco o niente offre per variare un minimo l'azione

Il genere di missioni che sembrano non finire mai. Il problema principale è che oltre quelle della trama principale il gioco poco o niente offre per variare un minimo l’azione.

La maggior parte dei problemi di The Chase Begins, come abbiamo detto, sono comunque commutati dall’episodio principale, ragion per cui è possibile chiudere un occhio in vista del pubblico “complementare” a cui a cui si rivolge. Ecco quindi tornare nuovamente i travestimenti che hanno fatto (faranno) grande Chase McCain, tutti ispirati ai mestieri che è possibile svolgere all’interno della megalopoli, dal pompiere al fattore passando ovviamente per il ladro in mascherina e maglietta a righe. Un po’ come i power-ups dei classici platform anni ’90, i vari costumi permettono a Chase di interagire con l’ambiente intorno a sé: con il piccone si rompono i macigni, con il piede di porco si aprono serrature, con il rampino si agganciano ostacoli e così via, all’interno di piccoli livelli che rappresentano sicuramente l’aspetto più riuscito di LEGO City. Riprendendo la tradizioni dei LEGO Games prima di lui, le sezioni più divertenti e stimolanti sono infatti quelle fatte di salti ed enigmi ambientali, sezioni in grado di impegnare tanto il cervello quanto i riflessi. Nonostante alcuni salti risultino ancora automatizzati e pre-calcolati, l’anima platform è sicuramente quella meglio riuscita dell’intero pacchetto, con buona pace di chi fosse appunto fosse alla ricerca di un LEGO GTA dove il free roaming è tutto.

Come su WiiU, i mattoncini blu permettono a Chase di esibirsi in salti e arrampicate degni del più acrobatico Prince of Persia. Per non parlare delle sezioni in pieno stile parkour da far impallidire persino Watchdogs

Come su WiiU, i mattoncini blu permettono a Chase di esibirsi in salti e arrampicate degni del più acrobatico Prince of Persia. Per non parlare delle sezioni in pieno stile parkour da far impallidire persino Watch Dogs.

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Tecnicamente a pezzi

Così come il suo fratello maggiore, anche The Chase Begins soffre di svariate magagne a livello tecnico/visivo, principalmente cali di fluidità. Nonostante le aree siano ora più circoscritte, non è raro assistere a cali di frame rate anche vistosi, sopratutto nelle scene più affollate o quando si ricorre all’effetto stereoscopico in alcuni frangenti. Molto evidente anche l’effetto pop-up che, unito alla nebbia in stile Val Padana, porta gli omini ad apparire/scomparire a distanza di qualche passo, un problema che si palesa sopratutto nelle sezioni in macchina, nelle quali investire un pedone è questione di pochi secondi..giusto il tempo di materializzarsi davanti al giocatore. Nel complesso la realizzazione grafica pare quella che più ha sofferto della transizione su portatile, dimostrando l’inesperienza del team di sviluppo e mettendo in luce una certa fretta nella pubblicazione del titolo. Gli omini Lego fanno comunque sbellicare dalle risate per carisma e situazioni in cui vengono a trovarsi, ma quando questi ultimi perdono anche la parola (tocco di classe che nella versione Wii U valeva l’intero gioco) ci si accorge di come non tutto sia stato calcolato esattamente al meglio.

Prima ancora che Chase diventasse una leggenda, Lego City era perennemente invasa dalla nebbia.

Prima ancora che Chase diventasse una leggenda, Lego City era invasa da una nebbia tale che ogni cosa sembrava impastata ed evanescente.

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Io diventerò qualcuno

Pur chiudendo un’occhio e a volte anche due, LEGO City Undercover: The Chase Begins si è dimostrato un prodotto un po’ insipido, una versione depotenziata e mal convertita dell’originale su WiiU. Difficile consigliarlo a chi lo abbia già giocato e apprezzato in versione casalinga, rimane comunque un titolo adatto a un target di giovanissimi che, perché no, potrebbero trovare divertenti le strampalate vicende di Chase McCain e decidere di proseguirne le vicende per intero su WiiU.

Videogiocatore incallito, divoratore di film, seguace della via del Social: praticamente una vita passata a giocare, leggere e scrivere. A volte anche contemporaneamente.

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