New Super Mario Bros. U – La Recensione

New Super Mario Bros. U – La Recensione

Dopo Nintendo Land e ZombiU, chiude il tridente d’attacco WiiU New Super Mario Bros U di Nintendo, il titolo che tra i tre si è preso meno rischi di tutti riuscendo comunque nell’impresa di mantenere elevata la qualità. Anzi, forse è proprio questa sua vena conservatrice a decretarne gran parte del successo. Diversamente da quanto successo in passato, però, non ci troviamo davanti a un titolo cucito su misura per qualche nuovo sistema di controllo (pensiamo allo stick analogico di Mario 64 o l’uso dei dorsali in Mario Sunshine) ma a un semplice e comunque apprezzatissimo Mario 2D come tanti altri ne abbiamo giocati negli anni, soprattutto recentemente.

Lo ameranno: i giocatori ancora affezionati alle due dimensioni, gli irriducibili fan di Mario
Lo odieranno: chi fosse alla ricerca di un’esperienza nuova e mai affrontata
E’ simile a: New Super Mario Bros Wii

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Titolo: New Super Mario Bros U
Piattaforma: Wii U
Sviluppatore: Nintendo
Publisher: Nintendo
Giocatori: 1/5
Online: scambio di opinioni e immagini tramite MiiVerse
Lingua : Italiano

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Same Super Mario Bros U

C’è veramente necessità di spiegare verso cosa si va incontro? D’altronde un tasto per saltare, uno per correre e una principessa da salvare ormai si spiegano da soli. Il nuovo GamePad addirittura non viene neanche chiamato in causa se non per il gioco assistito in modalità multigiocatore, motivo per cui se non avete amici con cui giocare potete anche lasciare spenta la TV e spaparanzarvi sul divano per godervi al meglio questa nuova avventura. Avventura che chiariamolo da subito, è sempre uguale a se stessa e agli altri capitoli della serie “New” con buona pace di chi si aspettava chissà quali miracoli da un nuovo Mario su una nuova console. Se non fosse uscito da poco New Super Mario Bros 2 su 3DS, sarebbero sicuramente altri i propositi con i quali avvicinarsi a questo nuovo capitolo della serie, sicuramente più entusiasti e carichi di esultanze per un gioco che non smette mai di annoiare riuscendo ad unire sapientemente semplicità e profondità come nessun’altro. Purtroppo però Nintendo non è riuscita a replicare due volte tale effetto meraviglia, ragion per cui è più facile vedere New Super Mario Bros U per quello che realmente è: un buon gioco ma dalla carica innovativa prossima allo zero.

Nonostante la re-introduzione della mappa unica ripescata direttamente da Super Mario World viene difficile innalzare New Super Mario Bros U allo stesso livello del predecessore. Non basta la presenza di Yoshi, dei suoi cuccioli, l’introduzione di un nuovo potenziamento legato al volo e nemmeno qualche uscita segreta (inflazionatissimi i muri fasulli). Ciò su cui avrebbe dovuto lavorare questo nuovo Mario per eguagliare l’illustre antenato era l’originalità che qui rasenta veramente i minimi storici. Per aderire alle linee guida della serie “New” Nintendo ha riciclato per l’ennesima volta il mondo del deserto, dell’acqua, della neve e via discorrendo fino all’immancabile mondo segreto delle stelle. Tutto molto gradito per carità, ma comunque anni luce lontano dall’originalità dell’antenato su Super Nintendo per quanto fosse “solo un Mario Bros 3 a cavallo di un dinosauro”. I livelli presi singolarmente convincono e divertono, ognuno presenta qualche nuova variante che lo differenzia dal precedente ma generalmente la voglia di ritornarvi anche semplicemente per rivivere sulla pelle il brivido del salto sopra un “focoso” gruppo di piante Piranha viene decisamente meno questa volta. Contrariamente alla logica comune, questo è un gioco che si apprezza meglio non avendo precedenti nozioni della saga. Ragion per cui se vi state avvicinando a WiiU dopo anni che non toccavate console Nintendo, fatevi un favore e regalatevi questo episodio, potrete rivivere tutta la magia e la semplicità dei platform anni ’90 come pochi giochi possono fare.

I nuovi power-up vanno dal situazionale al “lamer“. Gli yoshi gialli sono un’ottima idea ma quelli blu lancia bolle che trasformano tutto in vite e potenziamenti la finiscono per rendere ogni livello una passeggiata.

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Divertimento formato famiglia

Dove Nintendo sembra aver rinvigorito l’offerta è nelle modalità di contorno, presenti in buon numero e tutte ugualmente intriganti. Novità assoluta sono le Sfide, brevi livelli da affrontare completando determinate richieste (salta su un certo nemici di fila senza toccare terra, raccogli tot numero di monete, sopravvivi fino allo scadere del tempo ecc) e la Boost Rush, che come la Coin Rush in New Super Mario Bros 2 prevede di affrontare un numero variabile di livelli raccogliendo più monetine possibili ma questa volta per velocizzare l’andamento forzato dello stage. Novità marginali ma comunque sempre gradite e impegnative, buone per aumentare la già ottima longevità del titolo e soprattutto alcune affrontabili anche in compagnia.

Come nello scorso capitolo per Wii  anche New Super Mario Bros U prevede una spiccata propensione al multiplayer (solo in locale), grazie alla collaudatissima formula drop-in/drop-out che permette a chiunque di unirsi all’avventura in qualsiasi momento (ognuno con un apposito  WiiRemote). Per quanto divertente sulle prime, bisogna comunque ammettere che con l’innalzarsi della difficoltà degli ultimi mondi il tutto tende a diventare troppo caotico e confusionario, richiedendo una collaborazione e un tasso di sincronizzazione difficilmente raggiungibili tra salti nella lava e e nemici in quantità. A porre in parte rimedio ci pensa il gioco assistito, l’unica vera innovazione presente in New super Mario Bros U. Grazie a tale caratteristica il giocatore munito di GamePad avrà il ruolo di assistere gli altri giocatori creando piattaforme o stordendo i nemici con un semplice tocco. Per quanto marginale, l’idea funziona e risulta ben implementata, ma comunque una soluzione vagliabile solo dai tre giocatori in su. In due meglio continuare alla vecchia maniera.

L’idea di creare piattaforme da nulla in parte stride con la filosofia dei salti perfetti di Super Mario. Quando però i giocatori sono tanti diventa indispensabile. Ottime anche per effettuare velocissimi speedrun con cui bullarsi nel MiiVerse.

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New Super Mario Bros HD

Come è marginale il GamePad ai fini del gameplay, anche l’apporto dell’alta definizione al comparto grafico poco stupisce. Qua e la si notano nuovi effetti speciali e qualche dettaglio ambientale meglio definito che difficilmente si sarebbe potuto vedere su Wii, ma la sensazione generale è quella di avere per le mani lo stesso gioco di tre anni fa. I modelli poligonali dei protagonisti e dei nemici, ad esempio, sono sempre quelli e l’unico aspetto sul quale sembra che il team di sviluppo abbia lavorato sono gli sfondi, notevoli e composti da svariati effetti di parallasse che donano al tutto un effetto profondità molto piacevole. Peccato che anche qua si debba ricadere nello stereotipo dei classici mondi già visti e rivisti. Purtroppo chi si aspettava un effetto spacca mascella da un Mario HD dovrà ricredersi e accontentarsi “soltanto” di un buon lavoro. Nulla da ridire fintanto che si gioca sul GamePad, anzi, ma quando si passa al grande schermo è facile pensare che si potesse fare qualcosa di più per sfruttare a dovere la console. Dove però il riciclo si fa più spietato è il comparto sonoro. Già poco convincenti all’epoca, risentire ancora oggi le solite quattro/cinque tracce e i loro “pa pa” a intervalli regolari è veramente indice del poco sforzo profuso, tale da costringere il giocatore a spegnere il volume in più di un’occasione.

Sicuramente il livello più riuscito dell’intero lotto. Peccato perchè con un minimo di sforzo in più ogni livello sarebbe potuto essere un piccolo quadro in movimento

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Buono ma non eccelso

Forse siamo noi troppo esigenti, ma per l’esordio di Super Mario nella “Next-Gen” era lecito aspettarsi qualcosa di più. A parte l’integrazione perfetta con MiiVerse che permette di condividere con tutti i giocatori connessi alla rete le proprie esperienze, New Super Mario Bros U è un titolo che pecca di inventiva. Virtualmente privo di difetti il suo unico, grave, punto debole è quello di voler riproporre, per l’ennesima volta, se stesso tale e quale. Sicuramente promosso, ma per la prossima volta è d’obbligo presentarsi con qualcosa di più di un nome altisonante e una formula pluricollaudata per stupire come auspicato.

Videogiocatore incallito, divoratore di film, seguace della via del Social: praticamente una vita passata a giocare, leggere e scrivere. A volte anche contemporaneamente.

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