Mortal Kombat [PSVita] – La Recensione

Mortal Kombat

Mortal Kombat

Warner Bros e NetherRealm ci ripropongono un Mortal Kombat tutto nuovo, dalla grafica moderna, senza troppi fronzoli né migliaia di Fatality senza senso o personaggi tutti uguali, per farci riassaporare invece la violenza gratuita e appagante dei vecchi tempi. Saranno riusciti nell’intento? Chi ha già giocato alla versione per console casalinghe ha già la risposta. La versione PSVita ci riserva un po’ di gradite sorprese, per cui vediamole più dettagliatamente.

Lo ameranno: sia gli appassionati della serie, sia chi cerca un po’ di violenza e divertimento a lungo termine.

Lo odieranno: i contrari alla violenza e gli amanti del combattimento realistico.

È simile a: i Mortal Kombat dei vecchi tempi, Tekken, Street Fighter.

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Titolo: Mortal Kombat

Piattaforma: PSVita

Sviluppatore: NetherRealm

Publisher: Warner Bros

Giocatori: 1 – 2

Online: online play, ad-hoc

Lingua : Italiano

Mortal Kombat

Si dia inizio alle danze! L'ingresso di Scorpion è sempre spettacolare.

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STORYBOARD:

Era il lontano 1992 quando il primo Mortal Kombat, sviluppato da Midway, fece la sua comparsa nei cabinati delle sale giochi di tutto il mondo, e sui cari Commodore Amiga, Sega Mega Drive e Master System, Game Gear e Super Nintendo. Il gioco era un beat-’em-up caratterizzato da una violenza inaudita, dove sette personaggi “fotorealistici” si squartavano e smembravano, di fronte a un pubblico di genitori scandalizzati e indignati. La serie ebbe un successo strepitoso, con i suoi alti e bassi, con episodi “in vero 3D” fatti talmente male da contenere personaggi di cui nessuno vuole ricordare il nome, e sempre in quegli anni sono stati girati ben due film basati sulla serie.

Ora la Warner Bros e NetherRealm ci propongono un episodio senza numero progressivo (una sorta di reboot) ripulito dalle decine di personaggi inutili che nel tempo si erano aggiunti ai 7 principali(Mortal Kombat Armageddon ne aveva 64!!!), senza le inutili Friendship, Fatality auto inflitte, Animality e così via.

In sostanza l’inizio della storia vede Raiden, dio del tuono, che conduce Liu Kang e Kung Lao, dei guerrieri Shaolin, al torneo di Mortal Kombat, dove le forze malvagie dell’Otherworld di Shang Tsung e Shao Kahn sfidano l’Earthworld per tentare di invadere il nostro mondo e infestarlo con la loro presenza.

Mortal Kombat

Come si suol dire, l'imbarazzo della scelta...

Per coloro che sono curiosi di sapere tutti i personaggi presenti nel gioco, ecco una lista completa dei 32 combattenti giocabili:

Scorpion, Liu Kang, Kung Lao, Sub-Zero, Sindel, Ermac, Reptile, Kitana, Johnny Cage, Jade, Mileena, Nightwolf, Cyrax, Noob Saibot, Smoke, Sektor, Sonya Blade, Jax, Kano, Stryker, Shang Tsung, Baraka, Kabal, Raiden, Sheeva, Quan Chi, Cyber Sub-Zero, Freddy Krueger, Skarlet, Kenshi, Rain, Kratos.

Come potete vedere sono presenti tutti personaggi extra  presenti nei DLC e nella Komplete Edition.

Mortal Kombat

Inutile dire che la grafica dei filmati è stupenda.

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GAMEPLAY:

Mortal Kombat è un picchiaduro, violentissimo, senza “se” e senza “ma”. Il gioco presenta sia la tipica modalità “Scalata” che tutti conosciamo, in cui, a seconda della difficoltà, ci troveremo ad affrontare una lunga serie di nemici fino a giungere al boss finale, e sia una modalità Storia, sorprendentemente molto bella, in cui useremo più o meno tutti i personaggi, concatenati da una serie di eventi che raccontano le vicende del torneo di Mortal Kombat e le origini di molti personaggi chiave. C’è un motivo per cui questo episodio può essere considerato un reboot: nella modalità storia Jax ha ancora le braccia umane, Cyrax, Sektor e Kabal sono ancora umani, e via dicendo. La storia è molto longeva e divertente, non avrei mai pensato di riscoprire tutta la storia di Kitana, Mileena e Sindel, giocando personalmente ogni avvenimento delle loro vicende.

Mortal Kombat

Freddy Krueger contro sè stesso? Adesso si ride...

Ognuno dei 32 personaggi ha dei costumi extra, sbloccabili giocando o “acquistandoli” con dei soldi fittizi che guadagneremo ad ogni incontro. Le modalità di difficoltà sono 5, partendo da Beginner fino a Expert, e da essa dipende ovviamente l’abilità dei vostri avversari. A difficoltà massima sarà difficile anche superare il secondo avversario, e sopratutto ci verrano posti di fronte tutti i personaggi più forti della serie. I combattimenti sono abbastanza semplici e diretti, la maggior parte delle mosse consiste in due movimenti + uno dei due calci o dei due tipi di pungo. Più danni subiremo e infliggeremo e man mano si riempirà la barra “Super”, che consiste in tre livelli di riempimento. La pressione del tasto parata assieme al tasto finale di una mossa farà eseguire al personaggio una versione “potenziata” della mossa classica, e consumerà appunto una tacca. Al riempimento completo della barra Super potremo eseguire una mossa “X-Ray” con la pressione dei due tasti dorsali. Questa mossa consiste in una cruentissima animazione dove il personaggio fracassa di botte l’avversario in modi atroci, il tutto visualizzando appunto ai raggi-x le parti colpite, e togliendo dal 33 al 53% dell’energia del malcapitato.

Mortal Kombat

A me gli occhi...

Ci sono due o tre Fatality per ogni personaggio (mosse finali da eseguire con tempismo per maciullare il concorrente in modi fantasiosi e ancor più cruenti), più le “Stage Fatality”che sfruttano l’ambiente di alcuni schemi come strapiombi riempiti di spine acuminate, lava e via dicendo. Fortunatamente il menu di pausa contiene una lista di TUTTE le mosse esistenti di ogni personaggio, compresa una fatality. Quasi rimpiango i vecchi tempi del Mega Drive in cui le mosse erano tutte da scoprire, e le Fatality le potevi imparare solo comprando le riviste di videogiochi, sperando che all’interno qualche anima pia ne descrivesse l’esecuzione.

Mortal Kombat

Aspetta, hai qualcosa fra i denti... ecco, tolto...

All’interno del gioco troviamo anche una modalità Torre delle Sfide e una Torre delle Sfide Bonus. All’interno di questa modalità, strutturata più o meno come la torre classica, dovremo affrontare sfide di ogni genere, come combattere contro Sektor ma contemporaneamente distruggere i suoi missili in arrivo toccandoli sul touchscreen prima che ci raggiungano, oppure combattere senza braccia, o senza testa, o durante un eterno terremoto che fa saltare lo schermo. Ci saranno le modalità con barra super infinita dove tutte le mosse saranno potenziate all’inverosimile, e mille altre sorprese.

I “soldi” che guadagneremo giocando ci permetteranno di sbloccare oggetti nella cripta, che è una schermata contenente decine di artwork, costumi extra, musiche, fatalità sbloccabili e via dicendo, così come la possibilità di sbloccare modalità assurde e spassose.

Mortal Kombat

Rapido controllo della prostata in 3... 2... 1...

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GRAPHIC & SOUND:

La grafica di Mortal Kombat è a dir poco eccelsa. Non parlo solo dei modelli dei personaggi, che a dirla tutta non sono proprio perfetti, e le ferite che compaiono addosso ai giocatori man mano che il combattimento va avanti sembrano più che altro dei pezzi di chewing-gum giganti attaccati al corpo, ma la fluidità, le animazioni e l’immediatezza di reazione del combattimento sono qualcosa che non si è mai visto su una console portatile. I combattimenti sono velocissimi, l’azione è istantanea, e poter usare il teleport di Scorpion una frazione di secondo prima che Kung Lao utilizzi il suo, può determinare un intero scontro.

Mortal Kombat

Non so perchè, ma quando compare Sonya sullo schermo non riesco più a seguire i sottotitoli...

Il design degli ambienti è ottimo, e spesso ripercorreremo livelli molto familiari, come la foresta degli alberi animati, l’armeria, le pozze di acido di Reptile, e il famoso pit con le lame sul fondo. Le musiche sono in tipico stile Mortal Kombat, incalzanti e tribali, accompagnano ogni scontro con determinata cadenza. E qui arriva l’unica forse nota dolente del gioco, e la colpa è solo dell’Italia: il doppiaggio italiano è ciò che di più terrificante si sia mai sentito nella storia da quando esiste il suono. I doppiatori probabilmente sono stati scelti dagli scarti delle scuole di recitazione dei peggiori ghetti di paesi sperduti in zone dell’Italia sconosciute alla maggior parte di noi. Addirittura molti personaggi sono doppiati dalla stessa persona, con l’aggiunta di effetti al computer per farli sembrare diversi; il risultato è che sembra di assistere a un reboot dello Svarione degli Anelli. Per fortuna c’è uno stratagemma da attuare immediatamente ancor prima di accendere il gioco: impostare la PSVita in lingua inglese. Infatti gli attori americani sono bravissimi e sopratutto sono persone diverse, e con buone doti recitative. A parte le voci italiane quindi, sia il comparto grafico sia il sonoro fanno la loro splendida figura. Mai un rallentamento, mai uno scatto, mai un fastidio, dall’inizio alla fine del gioco.

Mortal Kombat

Johnny Cage ha gli occhiali da sole... furbetto... però ne ha presi di schiaffi...

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ONLINE & REPLAY:

La modalità online del gioco è ciò che ci si aspetta: la possibilità di sfidare un amico 1 contro 1, e quindi giocare fino a consumarsi le dita, oppure di giocare online contro avversari casuali, sia in partite classificate, sia partite private. La connessione ad un avversario è molto veloce e senza troppi fronzoli o tempi morti, e durante tutto lo scontro si può parlare con l’avversario (o insultarlo) e congratularsi sportivamente con lui dopo che vi ha fracassato le ossa con una Fatality vergognosa. Le possibilità quindi di poter sfidare chiunque e ovunque (proprio come diceva lo spot del gioco) e la modalità con amici, anche con i combattimenti TAG, cioè usando due personaggi contemporaneamente, fanno di questo titolo un gioco rigiocabile infinite volte. Magari non ricomincerete la storia una volta finita, ma le varie Scalate, Scalate extra, minigiochi e feature extra vi forniranno di infinite ore di divertimento.

Mortal Kombat

Caro Johnny, finalmente ho l'occasione di spiegarti un paio di cose...

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IN CONCLUSIONE:

Cos’altro dire, il mondo dei picchiaduro sembrava essere giunto a un punto morto, o comunque a un punto di svolta. In un mondo in cui un Soul Calibur V ha scandalizzato il pubblico perché presentava meno modalità rispetto ai precedenti, e in cui Ryu prende a calci Yoshimitsu in un ambiente da cartone animato, Mortal Kombat risorge dalle ceneri, e prendendo spunto dal secondo episodio, ci riporta con i piedi per terra, fornendoci un picchiaduro che vi terrà incollati allo schermo per ore e giorni; un gioco con cui prenderete subito mano ma che impiegherete infinito tempo a padroneggiare. Avendoci fornito una versione già completa di tutti i DLC la cara Warner Bros farà felici anche coloro che come me non sopportano di dover spendere ulteriori soldi per aggiungere piccoli contenuti ad un gioco che magari hanno già pagato caro, insomma mamma Warner ha pensato a tutto.

Ore infinite di gioco e crampi alle dita vi aspettano. Ah e non vi ho detto che io non sopporto il genere picchiaduro! Questo vi può far capire quanto questo gioco sia adatto più o meno a chiunque, l’unica cosa che vi serve è voglia di spaccare la faccia a molta gente e di divertirvi.

E per citare Celebrity Deathmatch, buona notte e buone botte!

Mortal Kombat

Sento che sei un po' indurito sulla schiena. Massaggino?

Amante del retrogaming, ma adattato ai tempi moderni senza grosse fatiche, si destreggia tra una miriade di console, sperando in nuovi Survival Horror che gli diano ancora qualche emozione. Al momento in una stasi psichica dovuta all'arrivo della nextgen.

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