Ninja Gaiden Sigma Plus – La Recensione

Ninja Gaiden Sigma Plus – La Recensione

Lo ameranno: gli amanti dell’azione a base di Ninja e chi non riuscì a completare l’originale uscito su PS3

Lo odieranno: chi non riuscì a completare l’originale e per errore inizierà la partita a “Normale

E’ simile a: God of War, Dante’s Inferno

Titolo: Ninja Gaiden Sigma Plus

Piattaforma: PSVita

Sviluppatore: Team Ninja

Publisher: Namco Bandai

Giocatori: 1

Lingua: Italiano (Testi), Inglese (Parlato)

Doppia razione di lame per il nostro sfortunato nemico!

Il misterioso Ryu Hayabusa

Ryu Hayabusa torna alle origini, all’inizio del suo torbido viaggio fatto di vendetta, complotti e nemici demoniaci, ma questa volta in versione portatile. La Spada del Drago fa gola a molti, ma solo il terribile Doku ha osato tanto: saccheggiare e devastare il villaggio del nostro protagonista e scatenare così la sua ira.

Il gameplay è sempre quello, non una virgola è stata cambiata: spadate a profusione, nemici estremamente difficili (ma a Normale saranno più umani del titolo originale), Boss che prima dell’avvento dei 2 “Souls” erano i più temuti dai gamers, il tutto condito da abilità degne del miglior ninja, un’ambientazione crocevia tra il Giappone antico e moderno (non lasciatevi sorprendere dai mitra degli avversari) e un sistema di equipaggiamento e relativo sviluppo asciutto ma efficacissimo. Una volta uccisi, i nemici rilasceranno sfere di salute, così come delle sfere dorate, le quale potranno essere scambiate con il leggendario fabbro Muramasa (o meglio, presso le statue che lo raffigurano sparse per il globo) per elisir di salute, potenziamenti, nuove tecniche, armi e munizioni. La natura estremamente hardcore del titolo non è stata assolutamente intaccata, per quanto riguarda la difficoltà, sia nei combattimenti ma anche nella semplice esplorazione e raggiungimento della meta, neanche dai nuovi comandi touch, che hanno unicamente influenzato il sistema Ninpo (potenti incantesimi a nostra disposizione) e il sistema di puntamento dell’arco, potendo mirare con il giroscopio e scoccare la freccia toccando lo schermo. Davvero pochissime le novità presenti insomma.

La modalità Eroe è  certamente la novità più interessante, soprattutto per chi, all’epoca, non riuscì neanche a completare il tutorial: sarà praticamente impossibile morire, lasciandovi unicamente gustare la trama e provare l’ebrezza di essere invincibili, ma in fin dei conti è come guidare una Ferrari col pilota automatico inserito lungo un rettilineo.

Il touch-pad viene sfruttato per le tecniche Ninpo, una delle poche novità presenti.

La nuova dimensione portatile non sembra aver intaccato neanche l’aspetto puramente tecnico, con un motore fluido e scattante, in grado di non farci perdere neanche una goccia del prezioso sangue, che, a dirla tutta, scorrerà a litri. Il nostro ninja mascherato è ottimamente realizzato, così come i numerosi ed ultra-ostici nemici, i quali periranno (non proprio facilmente) sotto i nostri agili balzi, i nostri Ninpo devastanti e le combo offerte dal nostro variegato arsenale fatto di katane, archi, shuriken e bombe fumogene. Unica pecca le textures degli ambienti, sporche, le quali però non sminuiscono minimamente la splendida atmosfera da essi ricreata.

Boss titanici, e spesso ripugnanti, oltre che difficili. Loro sono solo dei simpatici vermoni.

Ninja Gaiden Sigma torna su portatile praticamente immutato, offrendo un buonissimo action dotato di una solida trama, un sistema di combattimento scattante e variegato, crescita delle armi e tante tecniche e combo da scovare per arricchire il nostro Ryu, dalla difficoltà ancora proibitiva per il gamer medio odierno ma piacevolissima per quello vecchia scuola. (Salvo la nuova modalità introdotta, davvero troppo semplice). Consigliato agli infervorati fan di Dark Souls, i quali vorranno una sfida estrema anche in versione portatile, a chi se lo fosse perso all’epoca e a chi, in onore del terzo capitolo in uscita a breve, volesse fare un ripasso, validissimo ma sinceramente privo di quel “plus” presente nel titolo, così come a coloro che cercano un ottimo action con cui mettere a dura prova i polpastrelli. Le scarsissime novità introdotte, però, non lo renderanno un acquisto imprescindibile per coloro che già lo giocarono su PS3 (e prima ancora sulla gloriosa Xbox).

Traduttore e blogger freelance, adora (s)parlare di videogiochi e musica spaccatimpani tutto il dì. Quando può suona, gioca e legge, di tutto, anche le etichette degli shampoo. Terrore dei recensori e abbassatore di voti seriale, ha brillantemente sostituito le fatture ai suoi amati boss di Dark Souls, respingendo con caparbia ossessione e gioco di scudi qualsiasi backstab della vita sociale.

Lost Password