Rayman Origins (PSVita) – La Recensione

Rayman Origins (PSVita) – La Recensione

Rayman Origins

Dopo il successo dei mitici Rabbids, la Ubisoft ci ripropone un puro Rayman in stile classico, che finalmente ridefinisce il concetto di come i platform possono ancora essere un genere spassoso e coinvolgente per tutti i tipi di pubblico. Sarà il motivo che vi spingerà a tirare fuori dalla borsa la vostra PSVita ogni volta che avrete due minuti liberi? Proseguite nella lettura…
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Lo ameranno: gli amanti dei platform divertenti, fumettosi e coinvolgenti.
Lo odieranno: coloro che non considerano i platform dei veri videogiochi.
È simile a: Super Mario, i vecchi Rayman degli anni ’90, Kirby.
Titolo: Rayman Origins
Piattaforma: PSVita
Sviluppatore: Ubisoft Montpellier
Publisher: Ubisoft
Giocatori: 1
Online: Assente
Lingua: Italiano (nessun parlato)
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Rayman Origins

Salti, corse, acrobazie... e oggetti da raccogliere su tutto lo schermo. Che la festa abbia inizio!

 

STORYBOARD

Chi di noi non ricorda questo enigmatico personaggio, dalla faccia sorridente e un corpo caratterizzato da mani e piedi staccati dal corpo e fluttuanti, con cui sferrava calci e pugni ad ogni genere di mostriciattolo? Prima o poi siamo tutti incappati in un episodio di Rayman, e negli ultimi anni la Ubisoft ha “resuscitato” il personaggio affiancandolo a dei simpatici conigli isterici contro cui far scontrare lo storico protagonista. La serie di Rayman Raving Rabbids però ha portato velocemente il pubblico ad amare più i conigli urlanti, invece di mettere in luce il nostro amico sorridente.
Con questo Rayman Origins possiamo finalmente godere di nuovo di un platform incredibile, com’erano i Rayman di un tempo (stiamo parlando di PSone), che sembra non aver perso né il suo fascino, né l’azione frenetica incalzante.
In questo Origins troviamo Rayman e i suoi bizzarri amici che riposano in una radura molto fiabesca, mentre una vecchia strega che vive sottoterra viene disturbata dal loro incessante russare. Da qui si scatena il panico quando la vecchia sguinzaglia maledizioni e altre aberrazioni contro il nostro gruppo di strampalati eroi. La storia è piuttosto lineare e diretta: usando Rayman o uno dei suoi tanti amici che sbloccheremo nel gioco, dovremo liberare i vari Electoon (piccoli esserini gioiosi e colorati) dalle grinfie dei malvagi, nonché andare in cerca delle fate sparse per il mondo, che sono state anch’esse imprigionate dal cattivone di turno!

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Rayman Origins

Una splendida giungla, in cui inseguire fatine, scivolare tra gli alberi... e schivare palle chiodate...

GAMEPLAY

Il gioco che andremo ad affrontare sarà un salto nel passato: stiamo parlando di un classico platform arcade a scorrimento orizzontale, in puro stile Super Mario. Il lavoro più spettacolare di Ubisoft è stato il riuscire a portare il genere platform ai giorni nostri, includendo meccaniche moderne e una curva di difficoltà sempre crescente (da basilare fino al limite del “adesso spacco la console”) in un gioco che difficilmente stuferà il giocatore.
Rayman Origins

Marilyn Monroe? Tzè!

Gli schemi sono disseminati da una miriade di collezionabili: ci saranno le “Reliquie”, ovvero piccole pietruzze nascoste nell’ambiente di gioco, da raccogliere con un tocco; ci saranno i vari Electoon imprigionati e nascosti nei luoghi più impensabili; potremo raccogliere delle specie di fate-monetina per ricevere dei buoni punteggi finali; dovremo raccogliere dei dobloni giganti posizionati in luoghi spesso inaccessibili; e infine ogni schema è rigiocabile in “modalità Fantasma”, come nei giochi di corse, dove gareggeremo conto un Rayman fantasma e lo dovremo battere sul tempo. Insomma quello che abbiamo di fronte è un incredibile mix tra i vecchi Rayman, i classici Sonic the Hedgehog, le atmosfere sognanti di Braid, tutto farcito da modalità esclusive: non mancheranno infatti delle parti dove cavalcheremo un moscerino gigante in alcuni spezzoni in stile Gradius, ovvero orde di nemici volanti a cui “sparare” o da risucchiare e usare come proiettili (Yoshi insegna).
Rayman Origins

Volare, oh oh! Qualcuno ha detto R-Type?

Ciò che rende il gioco sempre più entusiasmante è il fatto che ad ogni mondo che completeremo, la Fata liberata ci donerà un nuovo potere, e quindi nuovi modi di attraversare i livelli: si andrà dalla capacità di combattere, a quella di planare, dalla possibilità di respirare sott’acqua a quella di correre su muri e soffitti!
Il reparto sensori Touch e simili è limitato alla sola possibilità di toccare i nemici che abbiamo precedentemente colpito, mentre si gonfiano come palloncini e fluttuano verso il cielo, per farli scoppiare e ottenere monetine. Personalmente da un platform del genere, che spesso è incredibilmente frenetico, non mi sarei aspettato ulteriori interazioni diverse dai classici tasti; avrebbero solo reso il gioco più macchinoso e frustrante.
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Rayman Origins

Giganteschi granchi sottomarini, correnti spietate, e piranha. Ci sarà da sgobbare!

 

GRAPHIC & SOUND

La più grande peculiarità di Rayman Origins è forse proprio la grafica e il sonoro. Come le versioni per console casalinghe, il gioco è tutto disegnato in stile cartone animato, con una pulizia e chiarezza dell’immagine che lo rendono un piccolo capolavoro artistico. Anche durante i caricamenti (incredibilmente rapidi) dei livelli, potremo controllare il personaggio e far correre la sua silhouette in delle ambientazioni molto sognanti, illuminate solo da una pallida luce del crepuscolo.
Rayman Origins

Un pò di breakdance è quello che ci vuole per iniziare un nuovo livello...

Il comparto sonoro è curatissimo: tutto il gioco si muove a ritmo di musica, ogni oggetto che raccoglieremo produrrà una nota musicale diversa, creando delle melodie fiabesche e ogni mondo, sia esso sotterraneo, boscoso, subacqueo o tra le nuvole, sarà accompagnato da musiche sempre diverse, molte divertenti e incalzanti, e altre più calme e sognanti. Inutile dire che gli effetti sonori sono spassosissimi: schiaffoni, esplosioni, capitomboli, planate, bruciature da elettricità, corse a perdifiato, sono state sonorizzate come un grande gioco da console “big”. Ed è proprio questo che stupisce di un gioco come Rayman: la loro capacità di essere identici alla loro controparte casalinga, dimostrazione che la PSVita possiede un hardware da non sottovalutare.
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Rayman Origins

Un gigantone di pietra per ricordarci quanto siamo piccini... ma adesso cambio personaggio e ti spiego un paio di cose...

 

ONLINE & REPLAY

Purtroppo per quanto riguarda la parte multiplayer c’è poco da dire, l’unica cosa che manca a Rayman su PSVita è la coinvolgente modalità multi giocatore cooperativa che troviamo invece su Xbox 360, PS3 e Wii, che avrebbe reso ancora più incredibile questo gioco. Come già accennato la rigiocabilità del gioco è molto alta, sopratutto se siete dei perfezionisti. Infatti ogni livello contiene tre gabbie di Electoon nascoste da salvare, una prova a tempo da sbloccare, e una certa quantità di monete da raccogliere per ricevere, alla fine del livello, altri due Electoon e un mega doblone bonus.
Rayman Origins

Questi brutti ceffi pensano di stare all'inferno a rosolare hot dogs? Non scherziamo...

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IN CONCLUSIONE

Rayman Origins è un’autentica sorpresa, in particolare per i “veterani” del gaming, ormai delusi dalla quantità spropositata di platform piatti e noiosi che hanno impolverato gli scaffali dei negozi negli ultimi anni. Ubisoft è riuscita a tirare fuori dal cilindro un gioco divertentissimo e senza target, che tutti potranno apprezzare, e in cui i vecchi giocatori potranno incontrare ancora una volta l'”Uomo Raggio”.
Insomma se volete riprovare le emozioni di un tempo che solo i giochi arcade a scorrimento vi potevano dare, questo Rayman Origins sarà la vostra scelta obbligata.
 
Rayman Origins

Un bel respiro... e si parte per nuove avventure!

Amante del retrogaming, ma adattato ai tempi moderni senza grosse fatiche, si destreggia tra una miriade di console, sperando in nuovi Survival Horror che gli diano ancora qualche emozione. Al momento in una stasi psichica dovuta all'arrivo della nextgen.

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