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Tetsuya Nomura ci racconta Final Fantasy VII e Kingdom Hearts III

Annunciare, o ri-annunciare, titoli che hanno fatto la storia o nuovi capitoli di un brand che ha segnato il cuore di milioni di appassionati non è certo un compito leggero, così com’è l’attesa di chi è rimasto incollato allo schermo durante questo benedettissimo E3, evento losangelino che, magari, passerà alla storia come una ventata di aria fresca in un panorama videoludico che a volte arranca ad andare avanti.

Una miriade di remaster, chiamate con i nomi più diversi, ma nella maggior parte dei casi di vera, e mera, trasformazione in HD ci ha invaso da qualche tempo a questa parte, e continuerà a travolgerci, così come tanti, troppi sequel hanno portato la rovina dell’episodio madre, forse perchè appoggiati alla fama del predecessore.

Tetsuya Nomura, il talentuoso Character Designer dell’originale Final Fantasy VII, è proprio tra l’incudine e il martello, un’incudine fatta di stampa settoriale che pretende di avere nuove informazioni ed un martello composto da tutti i fan del titolo di cui sopra e Kingdom Hearts, speranzosi che non succeda il tragico epilogo: mettere le mani su qualcosa di estremamente negativo da giocare. Le prime pagine di Famitsu sono state proprio invase da questo argomento, un’intervista fatta non di semplici domande, ma di veri e propri tentativi di scoperta di qualche nuovo indizio sul futuro di Final Fantasy VII, dapprima, e di Sora e soci, dopo:

“Per adesso si tratta solo di un teaser trailer, è un video pre-renderizzato che abbiamo creato in fretta, ma il prodotto finale sarà molto meglio di quello che avete visto. Per quanto riguarda il logo e l’assenza del titolo ufficiale stiamo aspettando di poter dare maggiori informazioni. All’inizio doveva trattarsi solo di un logo su sfondo bianco, ma avendo a disposizione il trailer abbiamo optato per l’inserimento del simbolo Meteor alla fine, fiduciosi che tutti avrebbero capito di cosa si tratta.”

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D’altronde è lecita come cosa e di sicuro impatto, se si pensa che il 90% delle persone, amanti e non dei Giochi di Ruolo, patite di videogame conosce bene il simbolo originale su sfondo bianco.

Domanda più spinosa quella sulla scelta dell’hardware ospitante il futuro remake: PlayStation 4. Senza perderci in futili console war da quattro Guil, precisiamo una cosa, ovvero che durante la press conference Sony è stato detto “Prima su PS4e nonSolo su PS4“, aprendo uno spiraglio a tutti i possessori di Xbox One e PC:

“Si giocherà in anticipo su PS4, è certo, ma è ancora tutto da decidere. Quest’anno Square Enix ha in mente di rilasciare molti titoli per la console Sony, titoli che speriamo spingano l’industry e l’hardware a crescere.”

Ottima risposta, così come è ottimo il modo di confondere le idee all’intervistatore: nonostante sia tutto da decidere, le parole di Nomura-san sembrano far intendere un tentativo di spinta dedicato a PlayStation, per poi concentrarsi su altri rami del gaming.

Com’è nata l’idea, però?

“Dopo averlo fatto per molto tempo, ad un certo punto mi stancai di tastare il territorio e lasciai che gli eventi venissero da sé. Fu allora che Shinji Hashimoto, company executive Square Enix, decise di venire da me e Yoshinori Kitase, produttore e autore di vari progetti, dandoci lo spunto. Hashimoto ha un posto speciale nel cuore per il settimo capitolo di Final Fantasy, così come Kitase, io invece ammetto di averci pensato parecchio, ma quando ho visto il video di presentazione, nella sua forma base, e ho letto il mio nome come direttore del progetto ci sono rimasto di stucco, stava accadendo sul serio. All’inizio ero convinto che fosse Kitase a ricoprire quel ruolo, ma quando lo chiamai lui mi rispose che era una cosa ovvia, così capii come mai durante le riunioni mi venissero chieste così tante cose. Ne fui sorpreso!”

Da Character Designer dell’originale Final Fantasy VII a vero e proprio direttore di uno dei progetti più importanti firmati Square Enix, il salto di qualità è stato davvero grande, così come la responsabilità che si ha sulle spalle per riproporre un titolo come questo in un’epoca fatta di infarti per reboot falliti e avvelenamenti da sequel forzati.

Ogni cosa dovrà essere al suo posto, studiata e creata a puntino, ma senza cadere nel “rifacimento con nuova grafica di un videogame datato 1997: dopo aver assistito a una decina di anni fatti di richieste, o vere e proprie petizioni, sul remake, filmati e progetti homemade, successivamente cancellati e denunciati dalla Square, e milioni di fan-fiction postate su tutti i forum finalfantasyani del web chiunque sia in attesa mette i sentimenti al primo posto, poi la grafica o roba simile.

E’ però sulla via del ritorno anche un altro caposaldo dell’originale Final Fantasy VIIKazushige Nojima, sceneggiatore, insieme a Kitase:

“La ragione per cui Nojima è coinvolto nel progetto è semplice: ci sono molte novità in arrivo, così come altre cose che non posso svelare, ci serviva qualcuno che conoscesse bene il significato di Final Fantasy. Non si tratta solo di una versione HD, FFVII è speciale e non possiamo rovinarlo semplicemente rendendolo carino: i combattimenti, le ambientazioni, i personaggi stessi sono considerati sia datati che attuali, molte cose di questo capitolo sono ricercate ancora adesso nei videogame, dobbiamo solo trovare il modo di dare ai giocatori qualcosa che mescoli alla perfezione elementi vecchi e nuovi, rendendo chiunque lo giochi entusiasta.”

Esatto, si tratta proprio di questo: dare ai giocatori quello che vogliono.

Tra il dire e il fare, lo sappiamo tutti, ci sono miliardi di cose che allontanano una parola dall’altra, chiaro, una delle quali potrebbe essere l’arrivo di nuovi personaggi estranei al capitolo originale, una cosa che a pelle Nojima ha intuito:

“Non posso darvi ulteriori dettagli su questo aspetto, dovrete attendere il prossimo incontro, però posso dirvi che io e Roberto Ferrari, disegnatore presso Square, stiamo affrontando la questione seriamente. Io, personalmente, al momento sono al lavoro sul Presidente Shinra e i risultati si avvicinano molto, per ora, alla realtà.”

Nomura e l’italianissimo Ferrari si starebbero impegnando anima e corpo, ma la domanda sorge spontanea: non si potrebbe utilizzare qualche modello direttamente da Final Fantasy Advent Children, film ambientato anni dopo la conclusione degli eventi di FFVII? Renderebbe tutto molto più semplice, soprattutto vista la mole di lavoro riguardante il rifacimento di ogni personaggio chiave del gioco:

“Abbiamo creato Advent Children una decina d’anni fa e nonostante fosse appagante da vedere e molto immersivo, vogliamo qualcosa di più, quindi non utilizzeremo quei modelli per i personaggi. Oramai siamo al livello di poter ricreare PNG in grado di camminare in giro per le location senza problemi, mantenendo lo stile del video presentato e ricreando situazioni reali come folla e trambusto.”

Più realismo è sicuramente cosa gradita, così come nuovi” personaggi che non sovrascrivano il ricordo di quelli già utilizzati anni fa, tutti vorticanti insieme stringendosi la mano in un patto tra passato e futuro, separato ma al contempo unito, e le ambientazioni potrebbero avere quella stessa profondità del passato, semplicemente ritoccate ad hoc, ma il sistema generale? Si è discusso poco su alcuni elementi nuovi:

“Non posso darvi ulteriori dettagli, ma vi accenno che il sistema generale su cui ruota il gioco è cambiato, è più immersivo. Tutte le aggiunte e i rifacimenti mantengono quel fascino “VIIiano” che ognuno conosce bene, quell’elemento che ti fa esclamare “E’ Final Fantasy VII!” e non ha un significato speciale se stiamo ad analizzarlo: si tratta di molte differenti sensazioni per altrettante persone. Sono molto attaccato sentimentalmente a FFVII, ma i sentimenti e il rimanere intrappolato in quello che fu il gioco sono due cose separate.”

Di tutta la discussione su questo remake si può dire di non aver scoperto qualcosa di rilevante, cosa sarà il gioco vero e proprio. Nessun dettaglio o qualche briciola di notizia esclusiva, ma di certo si può capire il sentimento infuso nel progetto, un sentimento profondo che a prodotto finito si dovrebbe notare, facendo la gioia di chiunque impugni un DualShock, e si spera nel futuro prossimo un pad Xbox One e tastiera e mouse.

“Vi forniremo maggiori dettagli questo inverno, tutti quelli che stanno lavorando al progetto pensano, come me, al bene di questo titolo, tentando di portare l’idea di Final Fantasy VII oltre al concetto stesso di Final Fantasy.”



Il futuro di Tetsuya Nomura però non è solo Final Fantasy VII, ma anche, e alcuni direbbero soprattutto, Kingdom Hearts III.

L’attesa è stata disumana, i filmati fasulli sono sciamati in internet come la peste nel medioevo, ma adesso è realtà, come dimostra il video annuncio dell’E3 2015. C’è molto di cui parlare, da banalità come spazi più ampi, free running su superfici verticali, mondi presenti, outfit di Sora, a cose più complicate come storia e combat-system.

Il video gira comunque intorno ad una partita a scacchi, partita disputata da due giovani Xehanort e Eraqus:

“La conversazione è proprio la base di Kingdom Hearts III: Eraqus e Xehanort sono molto più giovani di come li conosciamo e la discussione a inizio trailer è ambientata dopo gli eventi di Kingdom Hearts 3D, entrambi sono alle prese con la pratica del Keyblade.”

Sappiamo tutti molto bene che in titoli come Kingdom Hearts le linee temporali si intrecciano in maniera vorticosa, spesso confondendo il giocatore per poi lasciarlo sbalordito verso la fine della storia, ma questo terzo capitolo dovrebbe essere ambientato direttamente dopo tutti quelli presentati sin ora.

Di un trailer firmato E3 ovviamente si spulcia ogni singolo particolare, poi se si aggiunge il fatto che si tratta di un terzo capitolo puro, quindi non uno spin-off o una storia a sé, l’hype sale veramente alle stelle, portando ogni genere di domanda, pur semplice che sia. Due degli aspetti più chiacchierati sono stati il mondo di Rapunzel nel gameplay e il nuovo vestiario di Sora:

“La nuova avventura di Sora, Pippo e Paperino si è unita perfettamente alla “follia” della Disney: il mondo preso dal cartone animato Rapunzel ha ricevuto ottimi feedback in rete, ma la sua creazione si deve al nostro team che all’improvviso ha deciso di voler sfidare le proprie abilità con i capelli della Principessa, come ben sapete lunghissimi, soprattutto adattando la capigliatura al combattimento. I creatori di Rapunzel hanno accettato di supportarci nella creazione del mondo a lei dedicato, ma sappiate che a tempo debito scoprirete molto di più.”

“L’outfit di Sora è un incrocio tra gli abiti del primo capitolo e Kingdom Hearts 3D, il costume del secondo capitolo è diventato un vero e proprio must tra i fan della serie, quindi abbiamo preso come spunto quello.”

Già l’idea di poter utilizzare Rapunzel è solleticante a causa del suo carattere peperino, ma il fatto che si possano vedere lunghe chiome che malmenano il nemico, sempre se Nomura si riferisce a questo, potrebbe smuovere anche l’interesse del fan più scettico. Ampliate questo concetto con tutti i mondi Disney e Square creati su console e grande schermo in questi anni: le possibilità sono infinite e l’immaginazione può sciamare tra un Frozen e un Big Hero 6, intrecciandoli magari con altri personaggi della saga Final Fantasy non ancora apparsi, per poi perdersi in veri e propri classici dell’animazione Disney.

Oramai i team di sviluppo hanno a disposizione abbastanza strumenti e tecnologia per poter creare, fondere e farci godere qualsiasi cosa abbiano in mente, tessendo storie che nemmeno nei nostri sogni più insensati si potrebbero vedere. Parallelamente il nuovo motore grafico, l’Unreal Engine 4, ha permesso di creare un nuovo tipo di combattimento che si incastrerebbe alla perfezione con le idee del team:

“In Kingdom Hearts III sarà possibile muoversi velocemente in ambienti enormi, ma i combattimenti sono la vera rivoluzione: si torna ad un modello di comandi simile al primo capitolo, più intuitivo e pratico, mantenendo alcune abilità già viste dei precedenti capitoli e spin-off, ma la libertà d’azione è aumentata molto, così come il numero di nemici ad ogni scontro. Gli avversari saranno molti di più per ogni combattimento, daremo al giocatore la possibilità di performare azioni in puro stile free-running e l’interazione con Paperino e Pippo è stata aumentata in modo da essere più accessibile, oltre che realistica.”

Per quanto riguarda il Keyblade, simbolo dell’intera saga, saranno previste delle novità? Dal primo episodio ne sono state chiuse di serrature, vedendolo prima come semplice arma con cui menare colpi a destra e a manca, per poi diventare parte di un combattimento più evoluto fatto di scontri a due armi e Drive molto simili alle Limit Break di FFVII, ma con durata estesa, gameplay e controlli personali. Torneranno anche in questo terzo capitolo, a quanto pare:

“Le abilità speciali riguardanti le Keyblade saranno disponibili sin dall’inizio del gioco e potranno essere utilizzare se verranno rispettati alcuni requisiti. In determinati momenti sarà possibile modificare la forma e la potenza del Keyblade adattandola al proprio stile di gioco, dal combattimento a distanza fino a quello tecnico, passando per azioni al limite del divertimento.”

Sia che si parli di Final Fantasy VII che di Kingdom Hearts III, non riusciremo a scoprire nulla prima di questo inverno, per il primo titolo, e del D23 Japan Expo 2015, evento Disney che comprenderà in data 3 novembre una giornata dedicata a Kingdom Hearts, quindi dobbiamo farci bastare tutte queste informazioni rilasciate direttamente da Tetsuya Nomura.

Dire che c’è parecchia carne al fuoco è dire poco, soprattutto vista la fame degli storici fan Squaresoft e Square Enix, ma non ci rimane che attendere le date di cui sopra prima di poterci fare un’idea più precisa sui due progetti appena esaminati. Come ben sapete, più una cosa viene tenuta nascosta, più le indiscrezioni e i rumor sciamano in internet, speriamo che anche in questi casi non cambi la regola!

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