SoulCalibur VI – Come funziona il Reversal Edge? – GUIDA

Soulcalibur VI

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Imperdibile

SoulCalibur VI – Come funziona il Reversal Edge? – GUIDA

Carta, forbice e sasso... ma non solo.

SoulCalibur VI – Come funziona il Reversal Edge? – GUIDA

Reversal Edge, l’abbiamo presentata nella nostra anteprima E3 da Los Angeles, è l’inedita meccanica di SoulCalibur VI che vi permette di prendere un momento di respiro dalla lotta e al contempo portarvi in vantaggio rispetto all’avversario a patto che sappiate leggere le sue azioni. Si tratta di una sfida molto coreografica in slow-motion durante la quale la pressione del giusto pulsante può fare la differenza fra vittoria e sconfitta: noi per primi ne abbiamo parlato come una sorta di “carta, forbice, sasso” ma la realtà è un po’ più complessa. L’avrete senza dubbio notata nei video gameplay pubblicati da Bandai Namco: i bordi dello schermo si sfocano, le armi risplendono  di rosso e tutto rallenta. Si attiva a piacere in qualunque momento premendo RB o R1 e permette di mettere a segno un attacco caricato al quale si aggiunge l’effetto Hyper Armor – gli appassionati di Dark Souls sapranno a cosa mi riferisco, si tratta di una meccanica che permette al giocatore di mantenere il proprio equilibrio nel caso in cui subisca danni durante l’esecuzione di un attacco.

Ci sono otto opzioni fra cui scegliere una volta attivato il Reversal Edge: attacco orizzontale, attacco verticale, calcio, passo laterale, accovacciato, passo indietro, guardia e guardia a impatto. Le prime tre sono ovviamente di offesa e sono quelle che, di fatto, seguono la logica di “carta, forbice, sasso”: in caso di parità, quando vengono cioè eseguiti due attacchi dello stesso tipo, i giocatori verranno sbalzati indietro e potranno provare una seconda volta. Nel caso di un altro pareggio, il Reversal Edge terminerà.

Fin qui tutto semplice, la triangolazione degli attacchi non dovrebbe suonarvi nuova soprattutto se avete giocato, per esempio, ai titoli della serie Fire Emblem, ma appena entrano in gioco le altre cinque opzioni – ovvero quelle difensive – la situazione diventa molto più delicata e articolata. Per maggiore chiarezza, consultate la tabella sottostante.

In un certo senso, dovete pensare al Reversal Edge come un microcosmo entro il quale si svolgono tutti gli scambi in SoulCalibur: qualsiasi schermaglia, slow-motion o meno, è soggetta a regole simili. Naturalmente non è una scienza esatta e non bisogna dipendervi del tutto, perché gli attacchi verticali possono essere bloccati durante il normale flusso dello scontro, ma se è la prima volta che mettete mano a un titolo della serie potrebbe tornarvi utile pensare seguendo queste direttive. Proprio come nelle regolari schermaglie, i passi laterali vanificano un attacco verticale ma vi lasciano scoperti contro fendenti orizzontali, mentre accovacciarsi evita questi ultimi e perde contro i colpi verticali. La guardia annulla la maggior parte delle azioni e la guardia a impatto è particolarmente efficace contro tutte e tre le offensive.

Come vedete, stesse meccaniche ma con un andamento diverso, più cinematografico – che è poi l’anima del Reversal Edge: anziché una vera e propria implementazione volta a rafforzare il combat system, sembra una scelta per aiutare i giocatori inesperti a entrare nell’ottica di gioco. Alla fine, si tratta di prendere le vostre scelte basandovi su quella che vi darà maggiore vantaggio una volta concluso il Reversal Edge: le opzioni difensive possono non danneggiare nell’immediato ma vi porteranno in una posizione dominante. Pensate bene a cosa volete trarre da questa meccanica, sia che l’abbiate attivata voi sia che dipenda dall’iniziativa avversaria: il resto lo farà vostra abilità.

Questo ci porta a una domanda fondamentale. Il Reversal Edge è basato sulla pura fortuna? Sì e no. Ci sono diversi elementi da tenere in considerazione come la distanza, la posizione rispetto al bordo dell’arena, il livello di salute e, cosa ancora più importante, conoscere le abitudini dell’avversario. Indubbiamente però, ed è una perplessità che ho già sollevato nell’anteprima, ci si chiede dove questa meccanica si collochi nel grande schema di SoulCalibur VI: è difficile vederla come una tecnica popolare fra i giocatori esperti ma, di contro, i principianti potrebbero sfruttarla fino al punto da abusarne – tenendo comunque conto che tutto, in questa fase, può essere contrastato. Non pensatela come un win-win, perché potreste ritrovarvi vittime di voi stessi e della vostra, ammettiamolo, antisportività: il Reversal Edge sa essere estremamente punitivo, se gestito male.

Cresciuta negli anni ’90 con un Game Boy e un Nintendo 64, è poi diventata ancora bambina un’adepta Sony a tempo pieno, ma appena può si dedica anche ad altre console.

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