Popcorn Time: Maleficent

Popcorn Time: Maleficent

Dalla penna di Charles Perrault nacque la storia destinata a trasformarsi in uno dei primi (e migliori) classici Disney in assoluto: La Bella Addormentata nel Bosco.
Siamo nel 1959 (non proprio dietro l’angolo), gli ingredienti per un grande successo ci sono tutti: un castello, una principessa, un principe, una strega, una maledizione e – immancabile antagonista grosso quanto cattivo – un drago. Lo spartito base di qualunque fiaba che si rispetti, condito da un ritmo vivace e dalla giusta dose di humor.
A quasi sessant’anni di distanza ecco che scorgiamo – per la seconda volta – l’indimenticabile silhouette del copricapo di Malefica sui cartelloni pubblicitari.
Mamma Disney, infatti, ha scelto di spolverare il suo blockbuster da VHS e crearne una versione più attuale, potremmo dire remix, in cui mette in discussione gli stessi canoni che tanto aveva rispettato con la pellicola originale. Vediamo in che senso.

Fin dal primo impatto con la sfavillante e multicolore ambientazione fantasy prendiamo nota del ruolo fondamentale di spettacolarità e forma rispetto – magari – a cantilenanti “c’era una volta…”. Segnale d’allarme? Per fortuna, no. Certo,  non è il classicone sognante dalle tinte pastello del ’59, ma Maleficent è tutt’altro che un esperimento non riuscito o – peggio – inutile.
Costruito e giostrato attorno alla figura di Angelina Joliealgida e spigolosa eroina/cattiva – il film stravolge completamente le prospettive e regala alla storia uno svolgimento del tutto nuovo, diverso.
Personaggi e figure classiche ci sono, ma il regista le pone sotto una luce inedita. Il principe, per esempio. Non più un Johnny Bravo di indiscutibile potere e fascino, ma una ridicola macchietta con chioma alla One Direction destinato a… beh, questo non posso svelarvelo, ma fidatevi, le cose sono davvero cambiate.
Più che un remake, la versione next gen di uno stile che ha saputo regalarci immense gioie ma che – allo stesso tempo – è giusto si faccia da parte per sperimentare qualcosa di nuovo, di fresco, e Maleficent è esattamente questo.
Esperimento sì, ma riuscito.

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A noi ricorda…

 Disney Infinity: altra (vinta) scommessa Disney in campo videoludico: una vera e propria scatola dei giocattoli virtuale con infinite possibilità di personalizzazione e fruibilità, capace di divertire in egual misura grandi e piccini. Da Provare!

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Alla prossima, con la recensione di un bel film d’animazione a tema calcistico: Goool!

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