Nepton 280L – Recensione

Nepton 280L – Recensione

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“Raffreddamento a liquido” è un termine che i più qualche anno fa avrebbero associato a un bel motore turbo diesel, magari,
non certo ad un PC. Le tecniche di raffreddamento degli odierni elaboratori (anche per il gaming, che e’ poi la branca che ci
interessa) sono invece oramai non più semplice appannaggio e “sfizio” da modder e nerd sfegatati.
L’esigenza di mantenere bassa e costante la temperatura della propria CPU, salvaguardandone la vita oltre che consentendo overclocking
anche non esasperati, non è più un bisogno e un appannaggio della sola utenza “enthusiast”.

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I vantaggi del raffreddamento a liquido sono principalmente due. Il primo, la motivazione principe per cui si scelgono queste modalità di dissipazione del calore, è la potenza del raffreddamento rispetto all’induzione di aria tramite ventola e dissipatore metallico, che sono invece le modalità standard . E’ comunemente noto che l’acqua abbia un a conducibilità termica una ventina di volte superiore a quella dell’aria, dunque la sua efficienza nel privare di calore la nostra preziosa cpu è 20 volte superiore.
In realtà, è ovvio che il liquido di raffreddamento non sia acqua ma, in questo  caso, una miscela di acqua e Glicole propilenico, che funge da antigelo, ma il risultato è lo stesso (anzi migliore).

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La seconda motivazione  che può sembrare meno importante e anche meno evidente in un primo momento, è lo spazio occupato nel case. Nel caso si opti per una scelta di raffreddamento il blocco ventola dissipatore, da montare sulla CPU, occupa un bel po’ di spazio nella zona superiore e circostanze alla CPU, la cosa è irrilevante, se si opta per le soluzioni dissipative standard boxed (quelle per capirci che escono dall’imballo della CPU versione boxed), che pero’ ci danno un’efficienza risibile; decisamente molto rilevante quando si parla di un Noctua, ad esempio, che rende molto noioso e problematica l’intervento su ram e schede video, e in generale il lavoro sulla scheda madre, senza smontarla.
Un sistema di raffreddamento a liquido invece avendo il blocco ventole di raffreddamento esterno, rende il “water block” ovvero il “dissipatore”, l’elemento in cui il passaggio del liquido abbatte la temperatura della superficie di raffreddamento da istallare sul socket della CPU, molto piccolo e sottile, il che ci da molto spazio nel nostro case.

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Gli svantaggi, sono da ricercarsi principalmente nel costo e nella manutenzione di un sistema di raffreddamento a liquido,e in parte anche nel tipo di case che si ha, vista la dimensione del radiatore, se interno.
I sistemi di raffreddamento a liquido odierni sono infatti di tre tipi: integrato, ovvero già presente nel case, esterno, dove il blocco radiante è posto fuori dal case, e interno, che è il caso in esame, dove  radiatore e ventole, (o parzialmente solo radiatore interno e ventole quando case lo permetta). Nei primi tempi il costo di questi sistemi era molto alto, erano ingombranti e sopratutto andavano manutenuti, col cambio del liquido. Ultimamente sul mercato invece abbiamo soluzioni, che offrono ottime prestazioni senza bisogno di manutenzione o assemblaggi particolari ed, importantissimo, in tempi di crisi come questi, a prezzi popolari.

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Il prodotto in esame il Cooler Master Nepton 280L, è uno di questi prodotti,  promette di offrire un grado di raffreddamento professionale con la praticità di un prodotto già assemblato e da non manutenere.

Il sistema si presenta in un solido imballaggio, sobrio senza molti fronzoli, un semplice manuale di montaggio è l’unica documentazione presente,  il corpo già assemblato con radiatore connesso al blocco di raffreddamento  tramite due tubi corrugati  del diametro di circa 2cm e della lunghezza di 36cm,  bustine ordinate tutto l’occorrente per il fissaggio sui vari tipi di CPU,  due ventole da 140mm e una dose di pasta termica chiudono il contenuto.

Va detto subito che, mentre per la compatibilità del socket il Nepton 280L copre praticamente ogni soluzione esistente sia per chip AMD  che Intel, per il montaggio su case ci sono limitazioni. A parte i case consigliati da Cooler Master (che sono appunto di loro produzione) ci si deve assicurare di avere un case di medio alto livello, che abbia fori di raffreddamento superiori e/o inferiori, e supporti filettati,  per la sistemazione del radiatore che è di dimensioni generose (31x14cm con 3cm di spessore senza ventole) . Se non si è in possesso di un case del genere ma si ha molta fantasia e voglia di modificare bisogna ingegnarsi un po’.

A patto di avere un case già predisposto il montaggio è elementare, dopo aver applicato la giusta base a seconda del socket Intel o AMD che sia, fisseremo le ventole al radiatore, e il gruppo radiatore ventole sulla parte superiore interna del case, o inferiore, o per quelli predisposti addirittura sul pannello laterale di chiusura. Una bella pulizia della CPU per togliere eventuali granelli di polvere, l’applicazione della pasta termica, che è praticamente dosata per una applicazione e si puo avvitare il blocco di dissipazione al socket.

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Passiamo quindi alla sostanza, al test delle prestazioni del Nepton 280L. Il test è stato effettuato con la seguente configurazione: CPU intel i5-3550 3.3Ghz, su scheda madre Gigabyte H67MA-USB3-B3, scheda video gtx 590.
Il sistema con il dissipatore stock intel e una temperatura ambiente di 27° (eh si qui fa caldo) a pieno carico con l’overclock permesso dalla CPU presenta un aumento della temperatura al limite dopo pochi minuti di stress test.
La temperatura in idle invece si attesta attorno ai 50°.

I valori di rumorosità con la ventola intel stock alla massima velocità, sono nell’ordine di 40-41 dB, (rilevati a case aperto con un bruel & kjaer 2236) a case aperto e senza altre ventole in attività se non quella della scheda video (la 590 presenta una unica ventola particolarmente silenziosa).

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Dopo il montaggio del Nepton 280L sul sistema , si sono avuti questi risultati.
La CPU sempre portata al pieno carico a 3.6ghz presenta una temperatura media di 52° dopo 10 minuti di funzionamento. E un idle fra i 30 e i 35°.
I valori di rumorosità sono importanti, nelle stesse condizioni a piena velocità si raggiungono i 70 dB. Fornendo un voltaggio di 7.5 volt invece dei 12 si arriva a dimezzare il livello di rumorosità,conseguentemente  alla diminuzione dei giri.
In questo caso eseguendo nuovamente lo stress test, si raggiungono dopo lo stesso lasso di tempo valori non di molto superiori, 4-5°, e una temperatura di  idle molto simile, ma sopratutto si abbatte il livello di rumorosità a poco sotto i 40dB.

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Il Neptopn 280 si dimostra un ottimo sistema di raffreddamento a liquido all in one.
Certo ha dimensioni importanti, ma quasi tutti i case gaming di un certo livello oramai hanno abbastanza spazio e includono supporti per i radiatori. La struttura solida del cablaggio, la costruzione composta di  di materiali eccellenti, dai tubi flessibili per la circolazione del liquido (e quando si parla di far passare del liquido dentro un PC è importante), la perfetta lappattura della superficie del blocco dissipatore,  la sua generosa ampiezza lo rendono efficiente e sicuro. La semplicità di montaggio ne fanno un sistema non più elitario e destinato ai soliti pochi modder sfegatati; anche su una configurazione non spinta ai massimi termini i risultati sono più che evidenti. Pensato quindi sia per l’overclocker, ma anche per chi non è uno smanettone ma vuole godere delle massime ,prestazioni tramite l’abbattimento della temperatura di operatività e la possibilità di tenere la nostra CPU spinta al massimo carico anche per tempi abbastanza prolungati,  sia per garantire una lunga vita alle nostre CPU.
Infine il prezzo molto contenuto, considerando le prestazioni, fanno di questo Cooler Master un componente quasi d’obbligo in moderni sistemi di medio-alto livello,

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Lotta strenuamente contro i BSOD

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