GameSoul.it

Guida dell’esperto compratore: 3° Parte – GameSoul Parody

“It’s a traaap!”

Quest’oggi terminiamo la nostra guida dell’esperto compratore, la guida essenzialissima per tutti coloro che vogliono sopravvivere nel mondo fatato dell’aquisto dei videogame, soprattutto mantenendosi qualche Euro in tasca, nelle mutande o nel reggiseno.

Abbiamo visto, nei precedenti episodi di GameSoul Tivvù, le regole generali e le varie tipologie di compratori che ci sbarrano la strada durante i nostri raid videoludici, ma oggi ci dedichiamo a qualcosa di particolare, un qualcosa cui il compratore deve essere a conoscenza: le armi del nemico. Armi bianche, spesso indirette, o trappole nascoste che possono mandare a monte, o al mare, tutte le strategie che ogni anima pia ha pianificato. Un negozio di videogame può essere peggio di un campo minato, ricordatelo sempre.

Non sprechiamo altro tempo, sfogliate pure la paginazione o il nostro indice per visualizzare le info correlate e ricordate: i venditori sono il male, sempre.

 




 

Il “cestone”

Attenzione, sembrano innocui…

L’arma più banale di un venditore, soprattutto di quelli alle prime armi, sono i tanto sbandierati “cestoni“, contenitori dalle dimensioni variabili che posso portare all’attenzione degli acquirenti meraviglie antiche, veri e propri cimeli del passato videoludico, a basso costo.

Normalmente questi contenitori tendono ad avere le stesse dimensioni di un sarcofago o di una bara e sono prodotti in legno, metallo o foglie di banana e paglia e al loro interno ci sono sempre un migliaio di giochi per le piattaforme più varie: che si parli del Super Nintendo o della PlayStationOne, del Master System o della prima Xbox sarete sempre tentati da queste scatole woodoo.

Prima di tutto bisogna sapere che i contenitori in questione non contengono solamente videogame, ma spesso, sul fondo, sono adagiati cobra o scorpioni addestrati a pungere e iniettare uno speciale veleno nel malcapitato: il veleno si chiama Acquistite Rossa, una neurotossina che si attacca ai neuroni del buon senso e che porta la persona a controllare quanti soldi si hanno nel portafoglio, a fare due calcoli e a spendere tutto il denaro in videogiochi dal prezzo irrisorio.

Se nel portafoglio sono presenti 20 Euro, si acquisteranno giochi fino ad avvicinarsi a quella somma. Se avete solo carte o Bancomat, siete fregati.

Le versioni più avanzate di queste ceste consistono in vere e proprie sabbie mobili: una volta inserito il braccio sarete obbligati a urlare al commesso di aiutarvi e lui lo farà, ovvio, ma dietro compenso. Non stiamo certo a dirvi che se non pagherete sarete spacciati.

L’unica cosa che possiamo consigliarvi è di rimanere sulla superficie senza scavare a fondo.



 

Lo “scaffale domino”

Bello vero? E poi… BA-DA-BOOM!

Semplice, di bella presenza e comodo, quest’arma viene definita dai più raffinati esploratori “l’elemento Gigolò” proprio per la sua facilità di approccio.

Non c’e da sapere molto, si tratta di una scaffalatura con una miriade di scatole di giochi o console poggiate sopra, ma la particolarità sta nel fatto che una volta rimosso l’elemento da osservare, tutti gli altri elementi crolleranno nei secondi successivi, schiantandosi in terra per ammaccarsi, frantumarsi, esplodere.

Su cosa gioca questo elemento?

Semplice, tutto ciò che verrà danneggiato dalla vostra mossa sarà a carico vostro, quindi se vedete uno scaffale “troppo ordinato per essere vero” lasciate perdere, o vi troverete a dover stipulare un mutuo su una vostra proprietà per pagare i danni.



 

La “manolesta”

Sì, riuscirebbero a inserire anche queste console, pur di toglierle dal magazzino…

Più che un arma vera e propria, la manolesta è una tattica attuata dai venditori più in gamba e skillati.

Si tratta di riuscire a inserire tra i giochi che avete in mano un titolo appena uscito, dal prezzo elevato, senza che ve ne accorgiate. Una volta arrivati in cassa l’abile commesso riuscirà a passare con l’apposita pistola a raggi ultra-violenti tutta la mercanzia per poi dirvi il totale.

Logico, voi potreste anche rifiutarvi di pagare, ma, guarda caso, non sarà possibile stornare dallo scontrino alcun titolo o prodotto, obbligandovi a ingaggiare una lite senza quartiere che terminerà o con il vostro bando dal negozio o con la vostra morte economica.

Per evitare di cadere in questo vile tranello, è consigliabile tenere saldamente tutti i titoli e i prodotti acquistati, magari facendo un po’ di forza sul primo e sull’ultimo: pressando in questo modo la vostra pila di oggetti non si potrà creare lo spazio necessario per l’inserimento dell’oggetto incriminato, salvaguardando il vostro portafoglio.



 

Il “Pacchetto tuttigusti+1”

Sì, potrebbe anche essere lei la vera trappola!

Non abbiamo un’immagine precisa di questo leggendario tracobetto, ma possiamo dirvi in cosa consiste…

Si tratta di una scatola “mutaforma“, un curioso artefatto che può cambiare sostanza, durezza, colore, gigio, insalata, grandezza e forma a seconda del contesto.

A seconda del compratore, questa trappola mortale può variare moltissimo, rispecchiando i desideri più grandi dell’animo umano e adeguando il suo prezzo alla quantità di denaro posseduta dall’osservatore. Una volta pagato il tutto, l’oggetto scomparirà, lasciandovi a bocca asciutta.

Che chi dice di aver trovato un titolo esclusivamente giapponese in un negozio di videogiochi parigino, chi dice di aver comprato un nuovo episodio di Super Mario non ancora annunciato, chi di aver visto una scatola di donuts tra un videogioco di Deadpool e un Final Fantasy XIII.

Indagheremo più a fondo, l’unico consiglio che vi possiamo dare è quello di stare attenti se trovate qualcosa di estremamente raro o, soprattutto, che non c’entra nulla con tutto il contesto.

Poi magari si tratta solo di uno straccio per la pulizia dimenticato da uno stagista, chissà…