Beyond Blue – Anteprima E3 2018

In fondo al mar

Beyond Blue – Anteprima E3 2018
Beyond Blue – Anteprima E3 2018

Avventuratevi con Mirai e il suo equipaggio molto al di sotto della superficie, fino alle profondità del nostro oceano in gran parte inesplorato, per vivere un'esperienza che esplora la meraviglia e il mistero celati nel bellissimo cuore blu del nostro pianeta.

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Los Angeles – E-Line Media, la società dietro il toccante ed enigmatico puzzle-platformer del 2014 Never Alone, è tornata con un nuovo progetto. Nato sotto il nome di Ocean e poi diventato Beyond Blue, è considerato il successore spirituale di Never Alone ma nei fatti si tratta di un gioco molto diverso, nonostante l’obiettivo finale sia comunque quello di ampliare la mente del giocatore, spingerlo a riflessioni più profonde e critiche. Non c’è alcun dubbio che abbia lo stesso spirito, poiché gli sviluppatori cercano di creare una connessione fra gli utenti e il mondo di gioco. Molto diversi sono invece i temi, così come il contesto questa volta non riguarda più solo un gruppo ristretto di persone bensì un intero ecosistema sottomarino che la maggior parte delle persone ancora non comprende fino in fondo. Avete mai pensato alla cosa? Videoludicamente parlando siamo stati ovunque: spazio, inferno, ancora spazio, ma raramente ci siamo immersi nelle profondità del mare con l’intento di scoprirlo e viverlo davvero. Se anche voi, come E-Line Media, avete il forte desiderio di portare alla luce i suoi misteri allora Beyond Blue potrebbe essere il gioco che fa per voi: basato sull’esplorazione, ci spingerà sul fondale marino per conoscere la vita che lo dimora e prendere decisioni difficili che ne altereranno il futuro. Siate dunque pronti a vestire i panni di Mari, una scienziata che affidandosi a un’avanzata tecnologia di ricerca proverà a saperne di più sull’oceano e le creature che lo abitano.

Michael Angst, fondatore e CEO di E-Line Media nonché direttore creativo di Beyond Blue, ha dichiarato che il gioco è nato grazie alla British Broadcasting Corporation. La BBC era nel mezzo della realizzazione della serie “Planet Earth II” e ha contattato gli sviluppatori per creare un gioco che ruotasse attorno agli stessi temi, analizzando il futuro dell’oceano e “divertirsi un po’ con quello che è lo stato attuale del mondo”. Essendo una società dedita alla creazione di esperienze d’impatto per i giocatori, è stato ovvio per E-Line Media sentirsi intrigata all’idea e per un intero anno hanno lavorato a fianco agli esperti del settore per comprendere l’oceano, il suo futuro e in particolare come trasportare queste conoscenze in un videogioco. Pur non avendo ottenuto molti dettagli a riguardo, mi è stato assicurato che ci saranno molti dilemmi e conflitti morali tra i personaggi. La narrativa è alimentata dal mondo intorno a Mari: tutti i problemi interni ed esterni saranno un riflesso della situazione che la circonda.

“La domanda che abbiamo posto loro e dalla quale abbia gettato le basi per il progetto è stata: ‘Se fra dieci o quindici anni aveste anche solo una parte di questa incredibile tecnologia che vi permetta di esplorare l’oceano in modo meno intrusivo ricavandone informazioni essenziali… come sfruttereste quel tempo?'” ha dichiarato Angst. Il trailer d’annuncio ha mostrato molto di quella che sarà l’esperienza di gioco: esplorazione in terza persona concentrata in larga parte sull’investigazione della vita nell’oceano. Beyond Blue chiederà ai giocatori di sapere il più possibile sulle abitudini, la sopravvivenza e la comunità della moltitudine di specie che vivono nelle profondità oceaniche. È un gioco sull’educazione, l’intrattenimento e la comprensione della vita su questo pianeta, una comprensione che ci permetta anche di sviluppare una maggiore sensibilità dei suoi confronti. Ovvero, l’esatta mission di E-Line Media. “L’ambizione della società è utilizzare il potere dei videogiochi attraverso esperienze sviluppate al meglio per parlare della condizione umana, aiutare le persone a essere più curiose verso il mondo in cui vivono e da ultimo aiutarle a capire in modo che possano rimodellare questo stesso mondo in meglio.” Durante il corso del gioco sarà possibile espandere il nostro raggio di esplorazione grazie a un’avanzatissima tecnologia che ci permetterà di monitorare costantemente la situazione, come ad esempio droni controllati dalla IA. La scelta su come utilizzare queste risorse influisce sul gioco e sulle diramazioni che potrà prendere la storia. Il tempo sarà un altro fattore cruciale in Beyond Blue: ci sono cicli notturni e diurni che limiteranno i giocatori nel modo in cui prenderanno le loro decisioni. Ci sono infatti più missioni di quelle che ci è consentito intraprendere, perciò starà a noi stabilire quelle più importanti su cui lavorare. “Gran parte delle scelte nel gioco riguardano proprio questo, a quali missioni o filoni di ricerca si vuole dare la priorità e cosa significherà tutto questo a livello narrativo” ha spiegato Angst. “Speriamo di poter mettere il giocatore di fronte a questioni complesse, di quelle la cui posta in gioco a livello di benessere del Pianeta risulti molto alta.” Ha poi messo in chiaro come non sia un gioco sul rimanere in vita – Mari infatti non può morire – piuttosto sull’ottenimento di risorse esplorando e poi sfruttare la conoscenza acquisita per affrontare le scelte difficili che si presenteranno nel corso della storia.

Angst non ha dato molte informazioni su quali ricerche o scelte dovremo superare, al di là del capire di più sulla vita acquatica da un punto di vista scientifico. Sappiamo però per certo che ci saranno balene. Moltissime balene. Impossibile non riconoscere in Beyond Blue i tratti del bellissimo Abzu, di Giant Squid, essendo entrambi basati sull’esplorazione oceanica, ma oltre a questo i confronti non vanno più in là. Angst ha ammesso l’ispirazione, per poi aggiungere che Beyond Blue si concentra molto più sulle scelte e le costrizioni dovute al tempo in modo da creare un’esperienza unica derivata proprio da queste decisioni. “Tutti i nostri investitori sono influenti e si preoccupano molto di creare giochi che rappresentino autenticamente il mondo, inducendo le persone ad essere curiose nei suoi confronti. Il nostro è un titolo dalle forti aspirazioni e nel quale riponiamo molte speranze. Il nostro obiettivo è fare in modo che la gente si senta in contatto con esso, il che a nostro avviso si traduce nella preoccupazione, da parte dei giocatori, di essere buoni custodi del nostro ambiente.”

Beyond Blue è, proprio come il suo predecessore Never Alone, un gioco con un obiettivo ben preciso, persino un po’ inusuale nonostante ci siano già esempi di giochi volti a sensibilizzare il pubblico (prendiamo per esempio Papers, Please) e forse questo rappresenta il suo per ora unico ostacolo: il fatto di non essere un gioco per tutti. Il suo ritmo lento, nonostante l’urgenza dettata dal tempo, la mancanza di una vera sfida alle abilità del giocatore per focalizzarsi piuttosto sul mettere alla prova il suo discernimento e la sua eventuale connessione con le attuali tematiche ambientali rendono questo indie particolarmente impegnato e di nicchia. Richiede una pazienza e, appunto, una sensibilità che forse non è così facile trovare nei giocatori moderni abituati ad esperienze frenetiche online ma l’obiettivo di E-Line Media è proprio questo, convertire – nella sua accezione positiva – gli utenti a una maggiore cura dell’ambiente. Chissà che nel suo piccolo Beyond Blue non possa raggiungere un grande riconoscimento.

Il nuovo titolo di E-Line Media è indubbiamente ambizioso e complesso. Fortemente esplorativo, speriamo riesca a tenere il passo con le sue aspirazioni e offrire una storia sfaccettata in base alle scelte del giocatore. Mari non passerà tutto il suo tempo sott’acqua, perciò anche da questo punto di vista sarà interessante capire come verranno gestite le interazioni fra lei e il team che la guida nella sua ricerca, nonché l’impatto che le situazioni esterne avranno una volta tornati negli abissi. Sarà possibile essere ostacolati nelle nostre decisioni? Questa è solo una delle tante domande che Beyond Blue ha sollevato nella sua breve ma senza dubbio intensa presentazione. Speriamo di trovare risposta nel 2019, quando il gioco verrà pubblicato su PC, PlayStation 4 e Xbox One.


Cresciuta negli anni ’90 con un Game Boy e un Nintendo 64, è poi diventata ancora bambina un’adepta Sony a tempo pieno, ma appena può si dedica anche ad altre console.

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