AOC Agon AG241QX – Recensione

AOC Agon AG241QX – Recensione
AOC Agon AG241QX – Recensione

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La scelta del PC, invece che di una console, come piattaforma principe per le proprie sessioni di gioco è motivata spesso da una maggiore potenza di calcolo della piattaforma Master Race per eccellenza nei confronti delle controparti consolare. A ciò si va ad aggiungere, senza ombra di dubbio alcuna, una minore obsolescenza della macchina appena creata che permetterà, a fronte di una spesa però superiore, di garantirsi per diversi anni prestazioni al top o, quantomeno, superiori (in caso di buona ottimizzazione del codice di gioco) a quelle delle console. Parte da qui dunque la fase di scelta (ed assemblaggio) della componentistica hardware che andrà a comporre la propria macchina da gioco atta ad annichilire, a suon di MHz, i baluardi dell’uno o dell’altro competitor consolaro.

Se però è (relativamente) semplice effettuare la scelta di scheda madre, processore, RAM (dispendiosa quanto mai in questo periodo) ed unità di memoria di massa varie ed eventuali, lo stesso non può esser detto del comparto video. Tutta la potenza di calcolo offerta dal binomio processore-ram, rischia infatti di andare in fumo se non debitamente supportata da una scheda video all’altezza dell’allestimento “di base”: parimenti una volta scelta la scheda video giungerà il momento di selezionare, tra i tanti oramai in commercio, il monitor che darà manifestazione “fisica” all’operato computazionale di tutto ciò che abbiamo faticosamente inserito nel case. AOC giunge in nostro soccorso con l’AGON AG241QX, monitor QuadHD 24″ (2560×1440) capace di giungere fino alla frequenza di aggiornamento monstre di 144Hz. Vediamo dunque come questa piccola meraviglia  si comporta se messo duramente alla prova.

Installazione e configurazione

Sin dalla fase di unboxing ci si rende conto, complice la solidità dei materiali utilizzati per comporre scocca del monitor e supporto, di quanta cura AOC abbia messo nella realizzazione di questo AGON AG241QX. Già dall’impatto estetico ci rendiamo conto di avere tra le mani un prodotto professionale che fa della versatilità di uso, condita da una eleganza schematica ma facilmente riconoscibile, il suo punto forte. Il pannello del AG241QX brilla infatti per completezza e modularità essendo provvisto, nello specifico, di un numero di ingressi tali da permettere la connettività del monitor a qualsivoglia PC risultando inoltre, per via delle innumerevoli features che andremo ad elencare a breve, un piccolo centro di connettività atto a semplificare la vita di ogni utente. Una volta tolto dalla scatola il pannello ci troveremo a poter scegliere se installare lo stesso sul supporto da tavolo fornito in dotazione o, alternativamente, di fissarlo “a muro” mediante un apposito supporto fornito, anch’esso, nella confezione originaria.

Una dotazione di base ineguagliabile

Passando in rassegna poi, una volta fissato il pannello sul supporto da tavolo, le interconnessioni disponibili sullo stesso, troviamo, nell’ordine, un ingresso VGA, un ingresso DisplayPort 1.2, un ingresso HDMI 1.4, un ingresso HDMI 2.0 e, a completamento di una dotazione inusuale per un monitor di questa fascia, una porta DVI. Continuando poi, verso destra, troveremo il plug ove inserire il cavo di alimentazione ed un hub USB 3.0 da due porte, utilizzabile connettendo il monitor ad una porta USB 3.0 sul retro del pc. Sul lato destro dello schermo, spuntano inoltre altre due porte USB 3.0 e connettori da 3.5 per microfono e cuffie: la porta USB 3.0 di colore giallo, inoltre, è abilitata al fast charging di dispositivi quali telefonini o tablet idonei. I comandi per la regolazione dei parametri del monitor sono disposti nell’angolo in basso a destra, in corrispondenza del led di accensione: per facilitare l’accesso alle molte impostazioni disponibili per questo AG241QX, AOC ha ben pensato di realizzare un dispositivo di controllo remoto wired, collegabile al monitor, grazie al quale potremo accedere ai menù contestuali senza compiere movimenti inconsulti e senza rischiare di sbagliare pulsante: duole però notare quanto, a fronte di una qualità realizzativa a dir poco perfetta del pannello, il dispositivo di controllo remoto sia plasticoso e, tendenzialmente, molto fragile, per quanto di facile ed immediato utilizzo. Nota di merito la presenza, all’interno della scatola di un cavo VGA, un cavo HDMI 2.0, un cavo Displayport, un cavo DVI e, in chiusura, di un cavo USB utilizzato per connettere il monitor al PC.

L’Hardware

Sotto la spartana, ma nonostante ciò stilosa, scocca di questo AG241QX si cela un mostro di potenza capace di divenire, previo debito utilizzo ed accoppiamento a schede video in grado di sfruttare al 100% il suo potenziale, il compagno ideale sia di lunghe sessioni di gaming che, per via sia di una duttilità di configurazione che per un livello costruttivo assolutamente di prim’ordine, anche il partner di qualsiasi fotografo alla ricerca di una buona fedeltà cromatica da utilizzarsi in fase di editing. L’AG241QX può fregiarsi di un pannello TN (Twisted Nematic) che, oltre a migliorare la qualità globale dell’immagine garantirà la visualizzazione di una gamma dinamica più ampia e, sicuramente, più fedele alla realtà, caratteristica utile sia in fase ludica che in contesti più prettamente “lavorativi”. L’AG241QX risulta, dunque, essere un monitor QuadHD (avente risoluzione massima 2560×1440) da 24″ capace di spingere il refresh rate fino a 144Hz e avente un tempo di risposta bassissimo pari a solo 1ms. A ciò si va ad aggiungere, inoltre, il supporto alla tecnologia Freesync, equivalente di casa AMD del G-Sync di casa NVIDIA: in presenza, infatti, di schede grafiche abilitate alla gestione di questa tecnologia, previo il collegamento delle stesse al monitor mediante cavo DisplayPort, unico a supportare appieno Freesync ed Adaptive-sync,  il monitor regolerà dinamicamente la frequenza di aggiornamento in modo che la stessa corrisponda al framerate risultante dall’elaborazione della scheda grafica, andando dunque ad annullare l’insorgere di colli di bottiglia o di fenomeni di tearing o rallentamenti a schermo.

Sin dall’impatto estetico ci rendiamo conto di avere tra le mani un prodotto professionale

Come dicevamo poco fa, al fine di sfruttare appieno le potenzialità di questo monitor è preferibile collegare lo stesso ad una scheda grafica dotata di uscita DisplayPort, in modo da sfruttare sia la frequenza di aggiornamento massima che le peculiarità offerte dalla tecnologia Freesync. Collegando infatti il monitor ad una uscita HDMI 2.0 potremo si godere della frequenza di aggiornamento di 144Hz ma non del Freesync; utilizzando, infine, o gli ingressi HDMI 1.4, DVI o, peggio ancora, VGA, ci troveremo impossibilitati a spingere il refresh rate del monitor oltre i canonici 60Hz, vanificando così le peculiarità di questo AG241QX e rendendo di fatto sconsigliato l’acquisto dello stesso in caso di dette condizioni di utilizzo. A chiusura del comparto “latenza” (o mancanza di latenza nella fattispecie), giunge il tempo di risposta del monitor, attestato su 1ms (GTG): questo valore indica, in soldoni, il tempo necessario per visualizzare, a schermo, il cambiamento di colore di un pixel da grigio a bianco e da bianco a grigio (Grey to Grey). Come è oramai chiaro questo monitor è destinato ai proprietari di schede grafiche AMD con supporto Freesync, capaci di spingere la latenza di risposta del monitor ancora più in basso, ma, a dispetto di ciò, dispone di opzioni specifiche attivabili anche in presenza di altre schede grafiche (AMD No Freesync o del diretto competitor NVIDIA), che ci permetteranno di sfruttare al massimo il monitor oggetto di recensioni anche in condizioni di utilizzo virtualmente non ottimali.

L’utilizzo

La cura messa da AOC nella realizzazione di questo monitor, oltre a consegnarci un prodotto esteticamente appagante, ci garantisce una duttilità di utilizzo e configurazione (fisica e strettamente software) dello stesso a dir poco unica nel suo genere. Il posizionamento sul supporto da tavolo ci permette infatti di regolare in altezza, angolazione ed inclinazione lo schermo permettendo, di fatto, l’utilizzo dello stesso nei posizionamenti più disparati. Come dicevamo poc’anzi, la configurazione hardware del monitor può essere effettuata tanto mediante la pressione del tasti menù disposti nell’angolo in basso a destra (sotto la cornice ed in corrispondenza del led di accensione) quanto, molto più comodamente e plausibilmente, mediante il sistema di controllo remoto messo a nostra disposizione da AOC e collegato al monitor mediante un cavo di circa 1 mt di lunghezza che ci permetterà di operare i nostri settaggi comodamente seduti davanti alla nostra postazione. Comando alla mano avremo a disposizione tre preset che ci permetteranno, senza patemi di sorta, di configurare velocemente il monitor per le situazioni di utilizzo più comuni. Duole però riscontrare quanto poco verosimili ed applicabili siano queste tre configurazioni preset in caso di uso intensivo e, ahinoi, quanto non sia possibile modificare le stesse in modo permanente. Scartati dunque questi tre preset “Ready to use”, ci lanciamo nel cuore del software AOC per provare ad ottimizzare i vari parametri a nostra disposizione e garantirci, dunque un corretto utilizzo di questo AG241QX e, tocca dirlo prima di subito, qui la musica cambia in breve tempo, permettendoci dunque di sfruttare al massimo il pannello made in AOC a nostra disposizione. Esplorando il sintetico (ma funzionale) menù ci troveremo sia nella possibilità di settare ogni singolo valore manualmente che, per i meno avvezzi con settaggi vari ed eventuali, in presenza di ulteriori preset dedicati all’ottimizzazione della esperienza di gioco nel caso di FPS, Racing Game e così via. Spicca inoltre la possibilità di ampliare o ristringere la gamma di colori visualizzabile a schermo a seconda dell’esigenza dell’utente finale: l’estensione della gamma colori allo spettro sRGB mi ha permesso di utiizzare il monitor, oltre che per scopi ludici, anche a fini di ritocco fotografico denotando una fedeltà alla gamma colori originale buona ma, ahimè, non perfetta. Spicca inoltre, a fini lavorativi, l’introduzione (prima volta nella storia dei monitor AOC) della modalità LBL (Low Blue Light), atta a garantire il riposo degli occhi tagliando delle frequenze di colore “moleste” in caso di lungo utilizzo.

L’AG241QX brilla per completezza e modularità

All’interno del menù è presente inoltre, come accennato prima, la possibilità di abilitare la modalità a “bassa latenza”, solo però in presenza di schede grafiche non abilitate ad AMD Freesync: dai test effettuati, pur rimanendo il supporto al Freesync la migliore feature di questo monitor, l’utilizzo di questa opzione riesce, in presenza di schede grafiche di buona potenza, a non far rimpiangere il mancato supporto alla funzionalità introdotta da AMD in ambito gaming. Le prove effettuate, sia in assenza che in presenza di Freesync, con DOOM, Assetto Corsa, Project Cars e Fallout 4, hanno fatto riscontrare poche, se non esigue, differenze, talvolta a vantaggio della versione AMD (DOOM), talvolta in favore di quella derivante dall’opzione “Bassa latenza”.

Non solo pregi, ahinoi, per l’AG241QX. Ad una mancata copertura di tutto lo spettro sRGB si aggiungono, inoltre, sia una luminosità non uniforme per tutto il pannello che un angolo di visione abbastanza ristretto, problematiche comunque tipiche degli schermi TN. Risulta inoltre parzialmente inspiegabile la scelta di realizzare un pannello QuadHD di soli 24“: così facendo è si vero che la densità per singolo pixel aumenterà, dando idea di compattezza e qualità della risoluzione ma, al contempo, ci si trova spesso e volentieri a dover “strizzare” gli occhi per la ridotta dimensione del testo a schermo in modalità nativa. Spesso e volentieri sono stato costretto ad utilizzare lo schermo in modalità Full HD recuperando dunque usabilità, a cospetto di un decremento della risoluzione massima.

Modello
AOC AG241QX
Dimensioni Pannello (Diagonale 23.8″
Retroilluminazione/Tipo WLED
Risoluzione Displayport: 2560×1440 144Hz – Freesync
HDMI 2.0: 2560×1440 144Hz
HDMI 1.4: 2560×1440 60Hz
DVI/VGA: 2560×1440 60Hz
Luminosità Massima 350cd/m2
Contrasto 1000:1 (50m:1 Contrasto dinamico)
Angolo di visualizzazione 170°(H) / 160°(V)
Colori Display 16,7 milioni (8 bit)
Tempo di risposta 1ms (gray-to- gray)
Tecnologie display AMD FREESYNC™
Input / Output 1 x DisplayPort 1.2
1 x HDMI (v1.4)
1 x HDMI (v2.0
1 x DVI
1 x VGA
4 x USB 3.0
Jack cuffie
Jack Microfono
Peso 7,7 kg
Prezzo 449,00€

Conclusioni

AOC si presenta in tutto il suo splendore con questo AG241QX, monitor QuadHD da 24″ a bassa latenza con cui punta ad invadere, grazie anche ad un prezzo concorrenziale, il mercato dei monitor da gaming.

Un impatto estetico appagante, unito ad un novero di funzionalità e di possibilità di connessione (oltre che ad una dotazione di base di tutto rispetto) ci consegna un prodotto funzionale, appetibile e di sicuro interesse per i possessori di schede AMD con supporto Freesync. Se siete infatti tra i fortunati possessori di una scheda grafica capace di sfruttare appieno le potenzialità concesse da questa feature esclusiva AMD, l’AOC AG241QX mostrerà tutta la sua duttilità dando adito a prestazioni da top di gamma, pur con un prezzo tutto sommato contenuto.

Alla stessa maniera però, qual’ora non possedeste una scheda grafica AMD compatibile Freesync o una scheda NVIDIA, abilitare la modalità “bassa latenza” vi permetterà di ridurre, in ambito gaming, rallentamenti o mancanza di sincronia tra output della scheda video e flusso multimediale risultante sul video. L’adozione inoltre di una modalità Low Blue Light, per la prima volta nell’ambito dei monitor AOC, rende questo AG241QX idoneo anche ad utilizzo in caso di lunghe sessioni lavorative: nonostante, inoltre, una gamma dinamica sRGB non coperta completamente, il nuovo nato in casa AOC risulta idoneo, se non consigliatissimo, per operazioni di editing fotografico, andando ad infastidire monitor ben più costosi e specificamente dedicati a detto scopo.

Una diagonale troppo stretta per mostrare bene una risoluzione QuadHD, una plasticosità eccessiva del dispositivo di comando remoto ed una luminosità (e saturazione) non uniforme su tutto il pannello, vanno però a svilire un prodotto che, altrimenti, sarebbe stato, vista anche una dotazione di base ineguagliabile in monitor di questa fascia, un must buy senza sé e senza ma.

Consigliato se volete giocare in FULL HD, se invece volete spingervi alla risoluzione QuadHD, monitor dalle diagonali più ampie riescono sicuramente a rendere meglio.

Good

  • Qualità di visualizzazione elevatissima
  • Refresh rate fino a 144Hz
  • Ampia dotazione di base

Bad

  • Gamma colori non gestita perfettamente
  • Diagonale troppo piccola per un monitor QuadHD
  • Comando remoto troppo plasticoso
8.2

Imperdibile

L'Atari 2600 gli aprì una nuova prospettiva di vita; il PC, sin dagli arbori, fu la sua casa natale: dal 2008 è disperso nella wasteland alla ricerca di bamboline della Vault-Tec...

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