Parte la Digital Bros. Game Academy: la parola ai docenti

Parte la Digital Bros. Game Academy: la parola ai docenti

Se state leggendo questo articolo vuol dire che siete dei videogiocatori, non ci vuole molto a capirlo. Ma quanti di voi invece covano il sogno di realizzare il proprio videogame? Sicuramente molti, e quasi tutti molto probabilmente siete consapevoli del fatto che non si tratta di una passeggiata (soprattutto in Italia). È proprio per questo che nasce la Digital Bros. Game Academy, una vera scuola per lo sviluppo di videogiochi, quello che potrebbe essere il punto di partenza per coloro che vogliono portare realmente avanti questo sogno! Proprio qualche giorno fa sono iniziate le lezioni e per farvi entrare (anche a distanza) nel vivo del progetto abbiamo intervistato i tre docenti dei corsi, incontrati in occasione dell’evento di inaugurazione dell’accademia.

Durante l’evento hanno preso la parola anche Raffaele Galante (Amministratore Delegato di Digital Bros S.p.A.), Geoffrey Davis (responsabile del progetto Digital Bros. Game Academy) e Bruno Soresina, direttore del SIAM (Società d’Incoraggiamento d’Arti e Mestieri) che ospita nelle proprie aule le lezione dell’Academy.

Raffaele Galante ha sottolineato come sia importante valorizzare i talenti italiani e creare un hub tecnico creativo per rendere l’Italia competitiva nel mercato, considerando che, oltre che a consumare molto, dovremmo puntare ad essere anche produttori di videogiochi. La Digital Bros. Game Academy può essere per Galante un nuovo capitolo nella storia dei videogame italiani che permetterà di trasformare la passione per i videogiochi in un lavoro.

Bruno Soresina ha invece ribadito come ci sia bisogno di formazione utile per preparare le persone al mercato del lavoro e la collaborazione tra la Digital Bros. e la Siam è possibile solo perché i programmi dell’Academy sono concreti e preparano davvero gli studenti al mondo del lavoro.
La Siam inoltre si farà garante delle capacità acquisite dagli studenti grazie ad un attestato firmato da Soresina stesso che certifichi la partecipazione ed il profitto.

Geoffrey Davis, che avevamo già intervistato sempre a proposito dell’Academy, è stato molto chiaro nell’assicurare che l’obiettivo dei corsi è quello di preparare dei ragazzi e delle ragazze in modo che siano in grado di entrare direttamente nel mondo del lavoro.

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La parola è poi passata ai tre core trainer: Simone Magni (Game Designer), Ludovico Cellentani (Game Developer), Massimo Ribattezzato (Artist).

Simone ha spiegato come il game design sia una materia difficile da insegnare. Gli studenti impareranno quindi come si scrive un documento di game design ed impareranno inoltre come si creano dei prototipi. Verrà inoltre analizzato tutto il processo di creazione e rilascio di un videogioco e il ruolo che un game designer ha in ogni fase. I ragazzi impareranno a fare level design, sia a livello teorico che pratico. Saranno inoltre affrontate le strategie commerciali legate al game design (come ad esempio i modelli free-to-play e il modo in cui questi influenzano il gameplay stesso).

Il corso di game development sarà tenuto da Ludovico e sarà suddiviso, come gli altri, in 15 moduli. Il miglior modo per trasmettere la conoscenza in questo caso è sperimentare, al fine anche di costruire il portfolio. Verranno spiegate le basi della programmazione, si lavorerà sui vari motori grafici e sui principali programmi. Si tratteranno anche aspetti importanti come l’apporto dei grafici e l’importanza della comunicazione con tutti i membri del team.

Il corso per artisti è tenuto da Massimo e darà una visione a 360° dei videogiochi dal punto di vista dei grafici, con un excursus con molta teoria. Si tratterà poi sia di grafica in 2D che 3D, con un approccio sia low che high poly. Non mancheranno animazone 3D, studi di materiali e luci e telecamere virtuali.

Lasciamo la parola ai tre docenti che abbiamo importunato per la creazione di questo video in cui potrete conoscere meglio il loro punto di vista su molti temi caldi del mondo dei videogiochi.

 

Da quando ho scoperto che i piaceri che i miei pollici opponibili potevano darmi con un joypad erano pressoché infiniti non ho mai smesso di videogiocare. Appassionato di cinema e musica, sempre e solo a livello maniacale.

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