Ninja Gaiden 3 Razor’s Edge – La Recensione

Ninja Gaiden 3 Razor’s Edge – La Recensione

Ninja Gaiden 3 è stato uno delle più cocenti delusioni di questo 2012 videoludico appena passato. Orfano del creatore Itagaki, il Team Ninja ha optato per tutta una serie di soluzioni utili a donare nuova linfa al brand che spaziavano dal ridicolo (la trama) al senza senso (la facilità). Un vero scempio per una saga storica come quella di Ryu Hayabusa che sin dal suo esordio nel 1988 in sala giochi ha saputo conquistare (e fatto imprecare) una folta schiera di appassionati. Desideroso di rivalsa, Ninja Gaiden 3 torna su WiiU con questa esclusiva versione Razor’s Edge frutto degli sforzi congiunti di Tecmo Koei e Nintendo. Vediamo cosa è cambiato.

Lo ameranno: Chi ha odiato la versione “Vanilla” di Ninja gaiden 3
Lo odieranno: i giocatori poco pazienti, chi pensa che Ninja e dinosauri non debbano andare d’accordo
E’ simile aBayonetta, Devil May Cry

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Titolo: Ninja Gaiden 3 Razor’s Edge
Piattaforma: Wii U
Sviluppatore: Team Ninja
Publisher: Nintendo
Giocatori: 1/8 Online
Online: MiiVerse, multiplayer
Lingua : Italiano

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Ninja in lattex e dinosauri cibernetici

A giocarlo ora, Ninja Gaiden 3 non sembra sicuramente lo stesso gioco che abbiamo avuto per le mani mesi addietro. Se non fosse per l’orribile trama, certo, ma a quel punto quello che avremo avuto per le mani sarebbe stato Ninja Gaiden 4 magari. Sotto il profilo narrativo dunque nulla é cambiato e tra maledizioni slave, terroristi ninja, cyber dinosauri geneticamente modificati, demoni nipponici e stucchevoli colpi di scena non ci resta che rivivere le terribili gesta di Ryu a spasso per il mondo (o skippare direttamente tutte le cut-scene). Un minestrone di dubbio gusto e dai risvolti decisamente trash che nella mente degli sviluppatori doveva esplorare il alto più umano del tenebroso ninja ma che a conti fatti si rivela essere solo confusionario e poco credibile. Nulla di nuovo sotto il sole per chi avesse già giocato l’originale quindi, ai quali segnaliamo comunque la possibilità di poter utilizzare Ayane attraverso alcune sequenze inedite  ma che di fatto portano avanti la stessa trama vista da un differente punto di vista.

Terroristi medio orientali armati di lancia razzi e katane? Adesso credo di averle viste proprio tutte.

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Lame affilate e nemici agguerriti

Tralasciando una trama su cui era praticamente impossibile porre una pezza, dove Razor’s Edge per lo meno riesce a redimersi è nell’aspetto più importante per questa tipologia di giochi: l’azione nuda e cruda. I tanto criticati automatismi retaggio dell’originale sono ancora presenti, ma per lo meno la maggiore presenza di avversari su schermo, la loro aggressività e la scomparsa degli invasivi quick time event contribuiscono a rendere questa nuova versione di Ninja Gaiden 3, finalmente, un vero Ninja Gaiden e non un banalissimo gioco d’azione qualsiasi. La sensazione di onnipotenza tra decapitazioni e smembramenti di orde infinite di nemici è sempre palpabile, ma per lo meno adesso anche le truppe basilari sono in grado di dare quel filo da torcere che non guasta mai. Soprattutto se consideriamo la povertà generale di un level design sempre lineare che poco concede all’immaginazione se non l’ennesima imboscata arrivati in fondo al corridoio. I nemici non sono comunque gli unici ad aver eseguito un upgrade visto che anche il prode Ryu è in grado di vantare nuove frecce al suo arco. Sebbene la furia sanguinaria legata al colpo caricato del braccio maledetto risulti meno incisivo in nome di un miglior equilibrio di gioco, l’aggiunta di nuove armi e nimpo inediti dove prima c’erano solo la katana e il drago di fuoco aiutano notevolmente a variare l’approccio all’azione. Rilasciate precedentemente sotto forma di DLC, Razor’s Edge contiene su disco i velocissimi artigli ninja e la devastante falce, più qualche chicca per i nuovi arrivati come lo spettacolare bastone lunare. Tutte aggiunte che lasciano il tempo che trovano in quanto dovrebbero essere di base in un action game che si rispetti ma che in Ninja Gaiden 3 vengono implementate solo ora, insieme alla possibilità di poter aumentare il proprio parco mosse attraverso punti karma ottenibili a suon di combo e uccisioni spettacolari .

A ogni arma corrispondono combo e finisher diverse

Le novità introdotte in Razor’s Edge sono molte e tutte gradite ma comunque tutte “dovute”, frutto di un lavoro di sottrazione alla base dell’originale che ci ha consegnato fra le mani lo scorso anno un prodotto fortemente incompleto. Altri ritocchi riguardano l’aggiunta di vari collezionabili da raccogliere (principalmente scarabei d’oro) per sbloccare nuove armi e le 10 sfide extra (una a livello) in cui è possibile imbattersi a spasso per i livelli che oltre a essere fonti inesauribili di ingiurie (in slavo) contro i nemici forniscono una buona occasione per aumentare il proprio punteggio in vista degli acquisti dal menù di pausa. Per quanto marginale, l’introduzione di un secondo personaggio (quell’Ayane di cui sopra) rappresenta una variazione sul tema sempre gradita e che forse avrebbe meritato più spazio. Allo stato attuale la giovane kunoichi di Dead or Alive rappresenta soltanto un pretesto per poter aggiungere due nuovi livelli ed espandere lateralmente la trama. Le due spade corte e gli esplosivi Ninja, per quanto ben diversificate dall’arsenale di Ryu, sono poca cosa ai fini della varietà. Le mosse si eseguono con i medesimi input ma a differenza del ninja nero, Ayane non consente di cambiare armi e può apprendere un numero molto limitato di combo e nuove mosse.

L’inculsione di Ayane poteva essere un buon discriminante per questa nuova versione. A conti fatti poco aggiunge all’esperienza globale, peccato.

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Sistemi di controllo Ninja

Dopo una serie di porting pressoché identici alle controparti uscite tempo addietro, finalmente un titolo in grado di fare la differenza sulla nuova ammiraglia Nintendo. Anche se per il motivo sbagliato. Sul secondo schermo Ninja Gaiden 3 Razor’s Edge prevede soltanto l’elenco mosse e alcuni tasti contestuali come il senso di ninja (una sorta di bussola) e quelli per accedere ai vari potenziamenti. Non si può certo dire che gli sviluppatori si siano impegnati su questo fronte, ragion per cui l’opzione migliore rimane sempre quella di poter spegnere la TV e proseguire il proprio gioco comodamente spaparanzati in poltrona e godersi il gioco direttamente sul GamePad con una qualità generale più che ottima. I puristi invece possono sempre optare per la configurazione schermo di casa e Classic Controller Pro che non fa mai male, anzi, rendendo l’esperienza in tutto e per tutto uguale alla concorrenza con in più tutte le migliorie del caso. Un punto su cui ci teniamo a precisare è che nonostante possa sembrare scomodo all’apparenza e poco adatto, il GamePad si rivela un ottimo supporto con cui a giocare agli action game. Forte di un’ergonomia ineccepibile nonostante le forme sgraziate, anche le sessioni di gioco più lunghe non sono un problema giocate sul piccolo schermo.

Sicuramente non il modo migliore per passare le serate

Ciò che invece avremo voluto non rivedere più e che invece è ancora presente è il multiplayer online. Già solo l’idea di accostare Ninja Gaiden e multiplayer suona più bislacco che non pensare a ninja contro dinosauri, ma tant’è , Team Ninja è riuscito a propinarceli tutti e due. “Ombre del mondo” prevede un deathmatch per 8 giocatori tutti contro tutti che dimostra quanto sia forzata tale modalità in un gioco dove l’aggancio al nemico è automatico e una poco più che piacevole modalità co-op in stile orda. Inutile la prima, poco incisiva la seconda, l’ideale per mettersi alla prova con Ninja Gaiden 3 è dedicarsi alla modalità sfida e confrontare i propri record tramite MiiVerse. Altrimenti, trascorsi i 10 livelli base della modalità storia, è sempre possibile dedicarsi alle proibitive difficoltà superiori in grado di rendere giustizia alla celebre difficoltà che da sempre ha caratterizzato la serie, soprattutto durante boss battle. Assurde, non solo per l’aspetto dei nemici ma soprattutto per l’incredibile frustrazione che sono in grado di generare.

No comment.

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Ninja Gaiden 3 Game Of The Year edition

Questo è il Ninja Gaiden 3 che sarebbe dovuto essere sin dall’inizio? Ni. Perché se è vero che Team Ninja si è rimboccata le maniche e ha cercato di rattoppare la sua creatura qua e la, non si può certo soprassedere su alcuni difetti intrinsechi della produzione come un’eccessiva spettacolarizzazione ai danni del gameplay vero e proprio. Se poi consideriamo che di realmente nuovo non c’è niente ci attestiamo comunque su di un gradino inferiore rispetto ai fasti del primo Ninja Gaiden e del suo seguito. Graficamente il titolo non propone nulla di nuovo che non si sia già visto sulle altre console e a una realizzazione generale comunque convincente fa da contrappeso una direzione artistica/scenica da pelle d’oca. D’altronde ninja e dinosauri non sono mai andato molto d’accordo.

Ettolitri ed ettolitri di sangue

Per tutti gli appassionati, Razor’s Edge rimane la versione migliore delle tre e se anche siete rimasti scottati dal precedente il consiglio è di recuperare quest’ultima versione per lo meno per levarsi dalla testa gli incubi provocati dall’originale. Tutti i nuovi arrivati invece troveranno un buon titolo d’azione, spettacolare e violentissimo, utile ad ingannare l’attesa in vista di Bayonetta 2.

Videogiocatore incallito, divoratore di film, seguace della via del Social: praticamente una vita passata a giocare, leggere e scrivere. A volte anche contemporaneamente.

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