Payday 3, i nostri primi crimini grazie alla beta – Hands-on

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Più stealth, più soldi

Payday 3, i nostri primi crimini grazie alla beta – Hands-on
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Payday 3, già prenotabile da GameStop, è finalmente in arrivo il prossimo 21 settembre su PC, console e Xbox Game Pass, di cui potete acquistare card valide per l’abbonamento a questo link. Un’attesa a tratti snervante, considerando che il prequel è stato originariamente pubblicato nell’ormai lontanissimo 2013, che tuttavia lo sviluppatore, gli svedesi di Starbreeze Studios, sono riusciti a rendere più sopportabile aggiornando puntualmente il loro titolo di punta e, soprattutto, evolvendo progressivamente una formula di gioco che nel corso degli anni è riuscita a catturare centinaia di migliaia di giocatori in tutto il mondo.

Per gli amanti dei multiplayer cooperativi, insomma, Payday 3 rappresenta una grandissima occasione di passare piacevolmente con i propri amici decine e decine di ore nel tentativo di rapinare banche, gallerie d’arte e quant’altro. Per chi non lo sapesse, infatti, parliamo in tutto e per tutto di un heist game in prima persona, a grandi linee un FPS in cui però bisogna usare la testa e collaborare con i propri compagni per rubare il bottino, limitare le perdite, fuggire senza che nessuno della banda rimanga ucciso o venga catturato.

Su Twitch, su YouTube e su ogni social network esistente, relativamente al prequel, si sprecano tanto le gesta dei giocatori più caparbi, quanto le testimonianze di comici fallimenti, spesso innescati da errori o sviste altrettanto demenziali. In breve, la produzione 505 Games, a dispetto di tanti altri congeneri, ha saputo sopravvivere e prosperare proprio per il perfetto equilibrio tra formula di gioco e situazioni proposte, un mix adatto sia per attirare utenti più pretenziosi, sia quelli in cerca di intrattenimento potenzialmente fine a sé stesso, giusto per farsi qualche risata con gli amici.

Perché quindi stravolgere qualcosa che funziona già meravigliosamente? Payday 3, su cui abbiamo potuto mettere le mani grazie ad una closed beta, rispetta alla lettera l’adagio secondo cui una squadra che vince, va riproposta. Opportunamente migliorata e potenziata, beninteso.

Naturalmente, il primo aspetto su cui si sono concentrati gli sviluppatori per segnare un netto stacco con il passato, è quello grafico. Fresco di utilizzo di Unreal Engine 4, il gioco ostenta effetti luce e particellari quanto mai convincenti, ottime animazioni, buoni modelli poligonali, texture definite. Non siamo nei pressi dell’eccellenza, sia chiaro, Payday 3 non vuole certo essere un gioco che impensierisce gli hardware per cui è stato concepito, ma il colpo d’occhio è assolutamente soddisfacente.

L’unica missione disponibile, ambientata in una banca, ha messo subito in chiaro un fattore, solo parzialmente innovativo per la saga. Come mai prima d’ora si potrà completare una missione senza esplodere un singolo colpo, facendo sì che nessun allarme scatti, né che le guardie diano l’allarme. Già Payday 2 offriva questa possibilità, è vero, ma era qualcosa ad appannaggio dei giocatori più esperti, di chi conosceva ogni scenario e i percorsi di ogni agente di sicurezza a memoria. La maggior parte delle volte, tuttavia, qualcosa andava storto o, semplicemente, arrivava il momento in cui imbracciare fucili e mitragliatori era la via più semplice e diretta per completare il colpo.

Sparare è sempre gustoso e la nuova meccanica legata agli ostaggi amplia ulteriormente il ventaglio di opzioni

Payday 3, al contrario, incentiva un approccio stealth, che prevede il mettere fuori uso ogni sistema di sicurezza e la silenziosa eliminazione di ogni guardia. Il level design del livello messo a disposizione, per esempio, consentiva un approccio del genere, a patto di avere sufficiente coordinazione con il resto del team e di avere un po’ di più pazienza. Disabilitare ogni difesa, introdursi nel caveau, fuggire con la refurtiva senza che nessuno si accorgesse di nulla, ci ha regalato un gusto indescrivibile.

Naturalmente, anche lo skill tree va nella stessa direzione. Come in passato, i perk sbloccabili e potenziabili sono tantissimi, ma ne potrete equipaggiare solo quattro. Al di là dei più classici, che donano bonus di salute e danni con le armi, alcuni sono proprio indicati per muoversi nell’ombra, scassinare, eliminare silenziosamente. Da questo punto di vista, insomma, Payday 3 vuole offrire una maggior profondità, consentendo più facilmente una moltitudine di approcci differenti.

Quando le cose sfuggono di mano, tuttavia, la qualità generale non si abbassa minimamente. Sparare è sempre gustoso e la nuova meccanica legata agli ostaggi amplia ulteriormente il ventaglio di opzioni. Scambiando un civile con la polizia, difatti, potrete decidere se guadagnare temo extra prima dell’irruzione delle forze speciali, oppure ottenere munizioni e medikit. Il tutto avviene in modo un po’ troppo automatico e guidato, diciamo, ma siamo certi che questa sarà tra le prime meccaniche a ricevere un ridimensionamento nel post-lancio.

Al di là delle abilità, tornano immancabilmente maschere, armi e gadget che potranno essere acquistati ed equipaggiati per personalizzare ulteriormente il nostro personaggio. Proprio in questa occasione abbiamo fatto la conoscenza dei C-Stack, nuova valuta in game che in un colpo solo non danneggia il contesto narrativo del gioco e rende la progressione più lineare e costante nel tempo.

La creatura di Starbreeze Studios ha tutte le carte in regola per fare felici i tanti amanti dei prequel

In Payday 2, infatti, bastava un singolo colpo andato a buon fine per trovarsi una marea di soldi spendibili per fare acquisti. I C-Stack non sostituiscono i milioni di dollari che porterete a casa dopo aver svaligiato una banca, denaro ancora utilizzabile per fare vostri alcuni oggetti. Semplicemente, per gli item più preziosi e utili dovrete convertire i bigliettoni in C-Stack, con un tasso di conversione che tende ad aumentare a mano a mano che ne otterrete. Un sistema semplice ed efficace per incentivare i giocatori a fare altre partite e a non perdere interesse verso l’accumulo di dollari.

A poco più di un mese di distanza dalla release di Payday 3 le sensazioni intorno a questo titolo multiplayer cooperativo sono più che buone. Certo, va valutata la bontà del level design di tutte le mappe a disposizione dal day-one e se ci saranno problemi di bilanciamento tra i perk e abilità disponibili nello skill tree, ma è innegabile che la creatura di Starbreeze Studios ha tutte le carte in regola per fare felici i tanti amanti dei prequel e di tutti coloro che aspettano da tempo un titolo di questo genere, da fruire insieme al proprio gruppo fidato di amici.

Torneremo a parlare del gioco in sede di recensione tra qualche settimana. Ma se intanto, se volete già assicurarvi una copia del gioco, vi ricordiamo ancora una volta che potete già preordinare Payday 3 sullo shop online di GameStop!


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