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Il parlamento francese vuole vederci chiaro sulle casse premio

La stagione natalizia dei videogiochi 2017 passerà sicuramente alla storia non per i giochi usciti, ma per le microtranasazioni e le loot boxes. Tante le ombre che avvolgono ancora questo mondo di fatto ad oggi poco conosciuto per i tripla A, ma soprattutto in tanti vogliono vederci chiaro.

Dopo il Belgio e l’Olanda, anche in Francia le casse premio finiscono.. in parlamento. Pochi giorni fa, infatti, il senatore della Repubblica francese Jérôme Durain si è fatto portavoce di una lettera che chiede alla commissione che si occupa di regolamentare il gioco d’azzardo di analizzare per bene il fenomeno.

Durain sa bene che l’industria dei videogiochi per la Francia è un player importante. Dall’eSport fino ai colossi dell’intrattenimento come Ubisoft, Quantic Dream e Dontnod Interactive, i videogiochi sono davvero un capitale enorme per il paese. Quello su cui vuole indagare però Durain sono proprio le casse premio, seguendo così l’esempio di altri Stati del Vecchio Continente.

Almeno per ora, in Italia, non si registra un’attenzione particolare. D’altro canto è necessario però stare attenti: se si verificasse un precedente importante in uno dei maggiori Stati europei, anche il nostro paese potrebbe essere in qualche modo “costretto” a prendere una decisione. E con il sistema di regolamentazioni tricolore, difficilmente se ne potrebbe uscire senza farsi troppo male.


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