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I 10 giochi che vorremmo vedere all’E3 2015…

L’edizione 2015 dell’Electronic Entertainment Expo, il famigerato E3 di cui sentirete parlare allo sfinimento nelle giornate a venire, è ormai alle porte. Da qui all’apertura del Nero Cancello del Convention Center di Los Angeles mancano infatti poco più di venti giorni: giusto il tempo per recuperare il passaporto, stampare una mezza Amazzonia abbondante di inviti, biglietti e documenti vari e magia, i nostri prodi inviati saranno con le nobili terga comodamente appoggiate sui sedili dell’aereo alle volte di quel paradiso sfavillante fatto di luci abbaglianti, musica assordante e free drinks. E ok, anche di standiste sorridenti cresciute a pane e silicone, ma piano con gli entusiasmi: per il leggendario “articolo della topa” dovrete aspettare almeno un mesetto.

Una delle cose che più ci piace dell’E3, suddette pulzelle a parte, sono proprio le ultime settimane pre-partenza. Sì, perché di colpo l’internet si sveglia, fa salire alle stelle le quotazioni dell’hashtag #E3Expo e, in perfetto stile Barbara d’Urso, vomita una quantità di rumor così esagerati da ridefinire il concetto di “cagata pazzesca”.

Siccome qui in redazione non siamo certo da meno, quella che vi accingete a leggere altro non è che una Top 10 dei titoli che lo sfortunatissimo sestetto della cordata E3, in cuor proprio, spera di provare una volta superato l’Atlantico. Perché farsi del male in questo modo, quando sappiamo benissimo che, se anche uno solo di questi fosse annunciato, moriremmo nell’onda d’urto generata dalle urla di gioia del pubblico? Punto uno, perché il mio amico Dave Letterman ha fatto Top 10 per 33 anni e provate a dire che non è un fottutissimo idolo. Punto due, perché chi vi scrive si è giocato più di qualche birra su un paio di questi titoli. E non ha certo intenzione di perdere.


10 – Zelda (Wii U)

Cara Nintendo, so che stai leggendo queste righe. Nel lontano 2011, al primissimo E3 della mia ignobile carriera, tu mostrasti una demo tecnica di un nuovo Zelda fiammante per Wii U. Uno Zelda bellissimo, dalla grafica sbalorditiva, con un enorme ragnone super incazzato da abbattere e un paio di location che parevano pennellate da Fumito Ueda. A distanza di quattro maledettissimi anni, dove cacchio è finito questo dannatissimo Zelda? Pensate di farci aspettare ancora un po’ e di farci morire serenamente? Le sentite quelle grida che provengono da fuori i vostri uffici? Ecco, quella è la delegazione pacifica dei “giocatori che sono stufi di aspettare il nuovo Zelda”. E tranquilla Nintendo, non lasciarti spaventare dai forconi e dalle torce accese. Sono solo per coreografia …


9 – Perfect Dark (Xbox One)

Correva l’anno 2000, esistevano ancora le mezze stagioni e i ragazzini davvero fortunati avevano un Nintendo 64. Poi c’erano quelli che ci capivano pure qualcosa di videogiochi, quelli che dicevano coraggiosamente NO alla partita di calcio del condominio o alla pericolosissima biciclettata sotto il sole estivo delle due di pomeriggio per passare le ore di fronte ad uno dei titoli più belli mai creati da Rare: Perfect Dark. Chiunque abbia abbastanza primavere sul groppo da capire che Fedez sta al Rap quanto Angela Merkel al Burlesque non avrà certo dimenticato uno degli FPS più belli di quando le console parlavano ancora a 64 bit, e difficilmente non sentirà un brivido lungo la schiena al solo pensiero. Di un nuovo Perfect Dark, non certo della Merkel che balla …



8 – Crash Bandicoot (PS4)

Ok che il platform l’ha inventato Nintendo e guai a chi glielo tocca, ma difficile che un Sonaro di tre generazioni (portatili incluse) non abbia un sussulto al pensiero di un nuovo Crash Bandicoot in milleottantapifullaccadì. Icona del pianeta Sony dagli albori della divisione PlayStation, le avventure rocambolesche di quella creaturina rincitrullita contro il perfido Dott. Cortex sono entrate a pieno merito nella storia del videogioco: Naughty Dog, insomma, sapeva il fatto proprio già un paio di decenni fa. Anche quando non aveva ben chiaro a quale razza animale appartenesse il proprio protagonista…


7 – The Elder Scrolls VI

Mettiamola così: siamo degli incontentabili ingordi. Sappiamo tutti che Bethesda sarà presente in formazione massiccia all’E3 e che, per la prima volta nella storia della kermesse, terrà una propria conferenza. Quindi ok, niente di più normale dell’urlo “Fallout 4! Fallout 4!” che si innalza dalla curva sud. Noi però siamo ancora più esigenti, e visto che sognare non costa nulla saremmo ben lieti di mettere le mani sul nuovo capitolo della saga di Oblivion, Skyrim e compagnia. Ah Bethesda, dimenticavamo: visto che sono già usciti Dragon Age Inquisition e The Witcher 3, che proprio da buttare non sono, ci aspetteremmo un nuovo Elder Scrolls con degli attributi grandicelli. Così, giusto per dire.


6 – Shenmue 3

Se qualcuno di voi ha posseduto (o possiede ancora) un Dreamcast e non ha mai giocato anche una sola volta ai due capitoli della saga di Shenmue, quel qualcuno sappia di essere una brutta persona. Dovessimo elencare i pregi di una delle IP targate SEGA più amate e apprezzate tanto da critica e pubblico, probabilmente rischieremmo di non arrivare in tempo a Los Angeles. Ma tant’è, e non è certo un caso se il terzo tassello delle avventure di Ryo Hazuki, confermato e smentito più volte negli ultimi anni, è atteso spasmodicamente da milioni di giocatori. Anche da quelli che il Dreamcast non l’hanno manco mai visto.


5 – God of War 4 (PS4)

Kratos, ci manchi. Dopo un Ascension che dire sottotono è quasi un eufemismo, l’annuncio di una Remastered HD dell’ottimo terzo capitolo non è sufficiente a placare la fame degli affezionati dello spartano dall’abbronzatura più imbarazzante dell’antica Grecia. Urge un ritorno in grande stile dell’eroe più violento e incazzato dell’ultimo decennio, con annesso spiegamento di ettolitri di sangue, arti mozzati, idre usate come antistress e teste di Minotauro che manco fossimo nel setting di “Piovono Polpette”. Perché poi, alla fine della fiera, il bello di Kratos è proprio questo: c’è sempre una soluzione anche ai problemi all’apparenza più insormontabili. Però, prima di trovarla, te ne do così tante da farti dimenticare come si scrive Olimpo.


4 – Red Dead Redemption 2

Col secondo capitolo di RDR, quei geniacci maledetti di Rockstar Games non solo ribadirono per l’ennesima volta chi fosse “lo Re” dell’open world, ma mostrarono come, con una buona storia e le pistole giuste, un videogioco ambientato nel “noioso” Far West può diventare una figata inimmaginabile. La mancanza di Jack Marston la sentiamo un po’ tutti, inutile nasconderlo. E ok che a meno del voodoo difficilmente lo rivedremmo protagonista di sparatorie epiche, inseguimenti verso il sole che tramonta e di “visite di lavoro” nel bordello cittadino: ma a noi basterebbe soltanto sapere che i fratelli Houser, tra un bagno nei verdoni e l’altro, ascoltano le nostre suppliche. E hanno ancora voglia di giocare a fare i cow boy.

…. E ora, la Top 3: perché i titoli che avete letto sinora forse una chance su un milione ce l’hanno pure… Sui prossimi tre mettetevi il cuore in pace: no.



3 – Silent Hills

La rottura improvvisa tra Konami e Hideo Kojima, che tra gli numerosi strascichi ha portato anche alla cessazione del rapporto di lavoro con quel genio di Del Toro, è seconda per drammaticità soltanto al recente strappo tra la redazione di Striscia la Notizia e Fabio & Mingo. Peccato che, se dei due citati derelitti non interessa nulla a nessuno – se non forse a qualche familiare stretto, il destino di Silent Hills e quella che, al momento, pare essere una cancellazione definitiva stanno a cuore a parecchie persone. Persone che per la prima volta da anni pregustavano un horror con i proverbiali controBIIIP, con una storia degna della nomea di quel nanerottolo saputello con gli occhiali, la direzione artistica visionaria ed inquietante di Guillermo del Toro e, non ultimo, quel bel figo di Norman Reedus come protagonista. Peccato che, a quanto pare, questo matrimonio non s’abbia da fare, né ora né mai: ma da uno come Kojima potremmo anche aspettarci un colpo di scena. Vogliamo crederci.


2 – Half Life 3

Dal lontano 2010 ad oggi, non passa edizione dell’E3 senza che si dia per certa la presenza di Gabe Newell sul palcoscenico. Che il leggendario fondatore di Valve non veda troppo di buon occhio la manifestazione Losangelina è cosa nota anche nelle gelide steppe siberiane: ma che ci volete fare, sono passati la bellezza di undici anni dall’arrivo sugli scaffali di Half Life 2 e soltanto otto dall’Episode Two. Caro Gaben, non ti sembra forse il caso di pigliare un dannatissimo aereo, salire sul primo maledetto palcoscenico libero, sfoderare il sorriso delle grandi occasioni e dire: “Oh, indovinate un po’, Half Life 3 è pronto!”? Tranquillo, noi non ci incazziamo affatto, anzi, siamo pure dispostissimi a chiudere un occhio su questi ultimi 10 anni e rotti di attesa e a gridare come delle Twilight-moms sino a perdere i sensi. Ti diremo di più: il biglietto aereo per la California te lo paghiamo noi: tu devi solo prepararti la frase di cui sopra e, magari, un teaser piccolino. Anche solo cinque secondi di video, ci accontentiamo alla grandissima: una bella lambda e un tre, e l’E3 2015 passerà alla storia come il migliore di sempre. Ci contiamo, dai.


1 – The Last Guardian (PS4)

Fumito Ueda, so che ci stai ascoltando. So che ogni giorno senti i nostri lamenti, le nostre suppliche, i nostri perché urlati come strazianti ululati alla luna. No, nessuno di noi si è dimenticato quel giorno epocale all’E3 2009. Nessuno di noi si è scordato quel trailer meraviglioso, quella musica commovente, quelle immagini che ti fanno venire la pelle d’oca anche a distanza di anni, pur sapendole a memoria. Fumito Ueda, dove sei … ti stiamo aspettando da troppo tempo, anno dopo anno scommettiamo cose indicibili sulla tua presenza sul palcoscenico della Memorial Sports Arena, tratteniamo il fiato per due ore di show convinti che quell’ultima cartuccia, l’ultimo annuncio bomba della conferenza, sia il tuo The Last Guardian. Poi le luci in sala si abbassano, la musica si affievolisce e lo spettacolo cala il proprio sipario. E tu non ci sei, nascosto chissà dove al riparo dai sogni misti alla delusione del tuo pubblico, che dovrà aspettare un altro anno per tornare a sperare in quell’annuncio tanto agognato. Fumito Ueda, questo sarà il mio quinto E3 in cinque anni in cui, nella mia valigia, lascio spazio per The Last Guardian: non che non sia un tipo paziente, ma se mai ti sentissi in vena di stupirci, questo potrebbe essere l’anno giusto. Sennò finisce che faccio una strage, e dall’anno prossimo l’E3 mi tocca seguirlo da Alcatraz