Fritz!Box 7560 – Recensione

Un dispositivo potente, versatile, flessibile e adatto a ogni situazione

Fritz!Box 7560 – Recensione
Fritz!Box 7560 – Recensione

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AVM è oramai azienda fra i leader indiscussi del mercato dei dispositivi di connessione: merito dei suoi prodotti a marchio Fritz!Box, nome dallo strano suono ma sinonimo di connettività di qualità, e non solo per il pubblico più smaliziato, ma anche per  quello più generalista.

Dopo la recensione al suo nuovo set powerline 1240E, oggi ci occupiamo ora del sovrano indiscusso delle nostre reti: il Router/Modem.

Nella fattispecie prendiamo in esame il Fritz!Box 7560: AVM ha infatti lanciato, accanto al Fritz!Box 7590 (la sua nuova punta di diamante, presentata a ben tre anni dal precedente 7490), questo nuovo device, una versione “lite”, la si potrebbe definire, ma che, almeno sulla carta, non vuole essere da meno del suo fratello maggiore.

Dati Tecnici

Parlando di dati nudi e crudi il modem/router Fritz!Box 7560 offre: connettività VDSL e ADSL, 4 porte Gigabit LAN, wireless AC fino a 866 Mbit/s (5 GHz) e wireless N fino a 450 Mbit/s (2,4 GHz), 6 antenne interne, tecnologia Beamforming, 1 porta USB 2.0 per memoria e stampante, stazione base DECT per 6 telefoni cordless e 1 per telefoni analogici, segreteria telefonica e fax sulla connessione basata su IP.

A bordo troviamo l’ultima versione del Fritz!OS, che ci offre quindi un mediaplayer, la possibilità di usare la porta USB come printServer o NAS. I dati estesi sono consultabili qui.

Contenuto

– Fritz!Box 7560
– Alimentatore
– Guida rapida
– Cavo ethernet Rj45
– Cavo proptieratio da Rj45 a RJ11 per la connessione DSL.

La presentazione è sempre la stessa, familiare di AVM, con box blu/bianco tutto cartone (e con plastiche d’imballaggio assenti), ordinato, ecologico ed essenziale.

Troviamo a corredo del dispositivo anche l’alimentatore, il cavo ethernet Rj45 e il cavo DSL proprietario da Rj11 a Rj45, oltre, ovviamente, alla manualistica.

L’estetica del Fritz!box 7560 segue la classica linea e colorazione dei dispositivi AVM. Plastiche solide, porose, generose griglie di raffreddamento che percorrono la scocca e sopratutto la parte inferiore, e l’assenza di antenne esterne, altra caratteristica familiare e molto apprezzata della serie, che lo distingue dai prodotti di media fascia.

Con le sue dimensioni di circa 22.5 x 4x 16 cm e un peso attorno ai 350gr, il Fritz!Box 7560 risulta decisamente leggero e snello, al punto da passare quasi inosservato, rispetto al trend dei modem/router di fascia medio alta attuali, che spesso offrono linee aggressive.

Entrando nel dettaglio, nella parte superiore troviamo i led informativi, nel loro familiare verde, in numero di cinque; da sinistra a destra troviamo il segnalatore dell’alimentazione e dello stato del link DSL, il secondo per la fonia, il terzo per il terminali DECT, poi seguono quello che informa dell’attivazione della Wlan e l’ultimo Info, in caso ci siano messaggi critici da visionare.

In alto troviamo invece la griglia di raffreddamento, il logo e due tasti circolari, uno per il DECT e l’altro per gestire la WPS e per disattivare via hardware la Wlan.

Lungo il bordo sinistro abbiamo l’unica porta USB 2.0 (è assente invece la connessione  3.0) e altre feritoie di raffreddamento.

La scocca inferiore presenta una generosa griglia di dissipazione: al centro vi è l’etichetta con i dati tecnici e di accesso, ai vertici i quattro piedini gommati, in cui corrispondenza ci sono anche i fori per l’eventuale istallazione a parete.

Posteriormente trovano posto la porta WAN DSL, una Rj11 per il classico collegamento analogico, le quattro porte LAN Gigabit e infine il connettore d’alimentazione. L’installazione è immediata, basterà connettere DSL ed ethernet, accedere con le info presenti sull’etichetta via browser e dopo un rapidissimo wizard saremo online e immersi nel potente sistema Fritz!OS.

Software

Non si può negare che uno dei cardini dei prodotti AVM sia il suo sistema operativo, Fritz!OS, giunto alla versione 06.83: è snello, flessibile, potente, stabile ed ha una delle interfacce più pulite e leggibili che ci sia in circolazione. Di default Fritz!OS si avvia in modalità base, funzionale e più che sufficiente, per utenti home dalle esigenze limitate che non desiderano imbattersi in settaggi fuori dalla loro portata e necessità.

Le opzioni che Fritz!OS ci mette a disposizione sono veramente disparate. Facciamo una panoramica delle principali e peculiari: la home ci mostra una rapida, ordinata, occhiata della condizione attuale del sistema. Le connessioni attive, se DSL via cavo o via tethering la telefonia VoIP se presente, la connettività LAN e il suo stato.


Abbamo anche la lista completa dei dispositivi in rete connessi, il tutto dotato di comodi collegamenti ipertestuali per accedere rapidamente alle sottosezioni corrispondenti. Nella sezione Internet troviamo le configurazioni per i filtri, profondamente configurabili, oltre che il parental control, e possiamo, per ogni terminal, settare livelli di accesso e priorizzare una serie di applicazioni (le classiche di default, come FTP, HTTP, SSH, BitTorrent, ma possono anche essere aggiunte). Tra le opzioni disponibili ci sono anche la possibilità di modificare e aggiungere indirizzi alle blacklist, e gestire l’ampiezza banda fra rete principale e rete guest.

Sempre nella sezione Internet possiamo monitorare l’utilizzo in tempo reale della connessione, attivare un contatore di rete e settare un piano dati a consumo, in caso di necessità, se ad esempio utilizziamo una connessione mobile via tethering USB.

Fritz!OS possiede quella rara qualità di riuscire ad unire potenza e flessibilità a leggibilità e facilità di utilizzo

Non manca ovviamente l’abilitazione porte, per rendere visibili dalla rete esterna determinate macchine e servizi, possiamo configurare i DNS dinamici più diffusi, e configurare l’accesso remoto al Fritz!Box, che ci permette di monitorare e anche accedere da remoto al router, senza alcuna altra configurazione, ma solo previa registrazione sul sito Myfritz.net.

Infine in DSL troviamo informazioni sulla linea esterna, se il link è attivo o meno , la velocità di download e upload, la centralina di commutazione a cui siamo connessi e anche configurare in dettaglio il livello di prestazioni e stabilità.

È presente una ampia gestione della rete LAN, della porta USB che è settabile come printer server o NAS, o anche come tethering via cellulare, o anche chiavette 4G che lo supportano. Anche la sezione è fitta di configurazioni, la gestione della rete Guest, delle due reti WIFi 2.4Ghz e 5Ghz, con anche la possibilità di autenticarci alle wifi tramite codici QR, anche se il massimo viene reso con l’applicazione Fritz!App WLAN, scaricabile dagli store Apple e Android.

Sempre per quanto riguarda le reti Wireless è anche possibile settare un timer, con una forbice di tempo giornaliera in cui le reti senza fili sono attive, oltre che disattivarle automaticamente quando non impegnate.


Infine abbiamo tutte le diagnosi Logs, eventi, monitor energetici, possibilità di modificare il comportamento dei Led sulla scocca, backup e ripristino impostazioni. La disamina completa sarebbe interminabile: Fritz!OS ha quella rara qualità di unire potenza a leggibilità e  piacevolezza; gradevole da navigare, offre in pochi click un sistema multimediale DLNA funzionale e subito diffuso sulla rete. Possiamo anche aggiungere radio online e podcast. L’app poi è la ciliegina sulla torta, permettendo il totale controllo e trasferendo sui nostri smartphone la stessa facilità di uso che si ha su browser.

Test

Il Fritz!box 7560 è stato testato per un lungo periodo, in una rete affollata, comprendente un ambiente di lavoro con cinque elaboratori e una multifunzione di rete, situato a piano terra ed estesa, su un secondo piano, dove erano presenti e altri due elaboratori, un NAS, due tv in streaming, e svariati dispositivi portatili, sfruttando la  tecnologia mesh e due Fritz!Powerline 1240E di cui trovare la recensione qui.

Non sono mai stati notati segni di cedimento blocchi o riavvii, e il surriscaldamento è stata una piacevole sorpresa, sempre risultato contenuto, anche quando la richiesta energetica a causa di carico CPU aumentava.
I test sulla wi-fi sono stati condotti a tre distanze principali: nella stessa stanza, nello stesso piano fra muri non portanti, e fra il solaio dei due piani, usanto un notebook Lenovo con Ubuntu, e l’app Fritz!App Wlan, scaricabile dallo store, usando una pendrive 3.0 Corsair da 256GB connessa all’interfaccia USB 2.0 del router.

  • Se siamo nei pressi del 7560, dunque nella stessa stanza, abbiamo ovviamente il massimo link, sia in 2.4Ghz che in 5Ghz.

Stato del link della rete 2.4Ghz nei pressi del router

Link su rete 5Ghz, stesso piano del router, nei pressi, ottimale

 

 

 

 

 

 

 

Il link risulta stabile non degradato, ovviamente lontano dai valori nominali, ma comunque ci permette di avere un transfert rate reale di quasi 20MB/s su 5Ghz e 8MB/s circa su 2.4Ghz.

 

  • La situazione cambia ovviamente spostandoci in altre stanze, in un’abitazione dotata di muri non portanti moderni, o uffici, entro i termini di un paio di stanze abbiamo questa situazione:

Stesso piano a due stanze dal router, su rete 2.4Ghz.

Stesso piano a due stanze dal router, su rete 2.4Ghz.

5 Ghz

2.4 Ghz

 

 

 

 

 

 

 

Una degradazione del segnale che non inficia criticamente il link, che rimane perfettamente sfruttabile, anche se non nella sua interezza di banda. Caliamo sensibilmente il transfert rate della 5Ghz, a 11/12 MB/s, e sulla 2.4Ghz (che soffre meno le distanze) a circa 3/4 MB/s. In definitiva non ci sono particolari problemi a sfruttare la rete wi-fi, seppur non nella sua interezza, a patto di posizionare bene il dispositivo (centralmente) su un intero piano di una 80ina di metri quadri, la tecnologia Beamforming fa il suo, sopratutto se supportata dai dispositivi in rete, individuando e gestendo il segnale topograficamente.

  •  Le cose peggiorano invece, notevolmente, in caso ci si sposti di un piano: anche rimanendo sulla verticale del 7560, il segnale degrada in maniera significativa, sopratutto la 5Ghz soffre la dispersione:

 

 

 

 

 

In questa situazione la rete rimane usabile ma molto meno stabile, con bandwidth che scende in maniera decisa.
Per questo scenario, l’estensione della rete wi-fi ad un eventuale piano superiore, la miglior ipotesi sarebbe sfruttare la possibilità di una rete mesh con il set Fritz!Powerline 1240E, sfruttando questa possibilità estenderemo il nostro SSID (ma solo la rete da 2.4Ghz, mantenendo un’unica autenticazione, e sopratutto muovendoci senza soluzione di continuità fra la rete del il Fritz!Box 7560 e quella servita dalla powerline).

Conclusioni

Fritz!Box 7560 si rivela degno della sua linea, potente, versatile, flessibile e adatto a ogni situazione, sia che ci si trovi in ambienti casalinghi sia che si operi in ambito lavorativo.

L’unica porta usb 2.0 è sicuramente una limitazione rispetto al modello di punta che monta la 3.0 ma, tutto sommato, meno di quel che si possa immaginare. Oggi è molto facile che sia presente un Nas o similari, sicuramente in qualsiasi attività, ma anche in molte case molto più spesso la porta sarà usata come print server, o linea internet di emergenza, nel caso in cui dovessero esserci problemi con la linea fissa, usando un semplice smartphone in tethering.

Un dispositivo che si situa praticamente in alta fascia, ad prezzo più che abbordabile, e che in accoppiata con il set Fritz!Powerline 1240E soddisfa qualsiasi necessità di connettività, anche in ambienti affollati e difficili.


 

Good

  • Fritz!OS
  • Stabilità e consumi contenuti
  • App di corredo
  • Possibilità di rete mesh con unità 1240E

Bad

  • Estensioni delle Wifi limitate
  • Assenza porta USB 3.0
8.5

Imperdibile

Lotta strenuamente contro i BSOD

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