Square Enix negli ultimi anni ha iniziato a comportarsi in modo non particolarmente prevedibile, alternando progetti di grande spessore come l’ormai prossimo Final Fantasy VII Rebirth (prenotabile da GameStop, a questo link) a tanti titoli di seconda fascia, quasi sperimentali, utili ad arricchire un portfolio che nel tempo si stava appoggiando un po’ troppo ai soliti nomi. Perfetto esempio di questo genere di produzioni è Foamstars, il freschissimo shooter competitivo realizzato in collaborazione con Toylogic di cui recentemente abbiamo potuto scoprire qualche dettaglio in più, durante un interessante ed esclusivo evento digitale.
Annunciato a sorpresa durante lo State of Play dello scorso maggio, Foamstars ha immediatamente colpito il pubblico grazie alla sua estetica da video delle K/DA e il gameplay (all’apparenza) molto simile a Splatoon. Dopo tutto, per molti è stato semplice sostituire la schiuma con la vernice e immaginare che questo nuovo titolo avesse intenzione di posizionarsi come alternativa al coloratissimo multiplayer Nintendo.
Dopo qualche mese di comunicazione singhiozzante e un test pubblico svoltosi verso fine settembre, finalmente l’identità del gioco è emersa in modo piuttosto distinto: pur trattandosi comunque di un titolo multiplayer 4vs4, il core del gioco infatti non risiede nella conquista di aree della mappa ma, molto più tradizionalmente, nell’eliminazione dei nemici, da inglobare nella schiuma per poter avere l’occasione di effettuare un colpo decisivo che va a contribuire al punteggio finale (definito “Chill”, che ricorda “kill” senza necessariamente richiamarne la violenza).
Anche la stessa schiuma va ad assumere un ruolo più rilevante rispetto alla “semplice” vernice, contribuendo come mezzo attivo per avere la meglio nei combattimenti: trattandosi di un materiale un po’ più consistente, meno liquido della classica tinta, la schiuma può infatti essere utilizzata per creare muri difensivi, rampe, sopraelevate e in generale sfruttare la verticalità, andando così a cambiare la planimetria delle mappe con il passare del tempo.
Si tratta di un aspetto che va a creare una separazione sostanziale dal titolo di successo per Nintendo Switch, chiamando in causa un tipo di tatticismo che potrebbe essere maggiormente legato all’improvvisazione piuttosto che alla metodicità. Il cast diversificato e dotato di peculiarità e skill specifiche dovrebbe permettere inoltre di cambiare spesso le carte in tavola, sfruttando le abilità comuni (come il traversal usando la tavola da surf) per dettare il ritmo e poi prendere l’iniziativa sfruttando le proprie abilità uniche.
Le modalità di di gioco attualmente previste da Foamstars sono Smash the Star, Happy Bath Survival e Rubberd Duck Party (novità rispetto al test di qualche mese fa, presentata durante l’anteprima). Nella prima modalità, Smash the Star, l’obiettivo delle due squadre è ottenere sette punti eliminando gli avversari, evento che assegna a un membro della squadra rivale il titolo di “Star Player”. Questo giocatore sarà potenziato rispetto alla sua versione standard, ma avere la meglio su di lui con un Chill permetterà di ottenere la vittoria finale.
In Happy Bath Survival invece giocheremo in mappe separate in due sezioni, nelle quali verranno distribuiti equamente i giocatori delle due squadre: una centrale, a un livello più basso, in cui ci si affronta direttamente in una sfida all’ultimo Chill, mentre nella zona esterna e sopraelevata, quasi fossimo su degli spalti, i giocatori possono usare le loro armi per supportare l’azione dei compagni nel centro, ma senza interagire tra loro. Essendo la competizione limitata all’eliminazione di due partecipanti, ogni round è decisamente più breve rispetto a Smash the Star.
Non vi saranno limiti sulla disponibilità delle modalità o rotazioni delle mappe
La novità invece, che potremo provare all’uscita del gioco, è Rubber Duck Party, che concettualmente ricorda molto la Tower Control di Splatoon: le squadre devono correre verso il centro dello stage, dove è presente una gigantesca papera di gomma (giustamente, visto quanto bagnoschiuma usiamo) che va reclamata salendoci sopra e iniziando a ballare – azione che si compie tenendo premuto un tasto. Questo fa muovere la papera verso la base avversaria, ed è possibile invertirne la rotta abbattendo il “danzatore” e prendendone il posto. La prima squadra che porta la papera a destinazione è dichiarata vincitrice.
Ognuna di queste modalità si svolgerà su tre differenti mappe dedicate, per un totale di 9 mappe disponibili al lancio. Non vi saranno limiti sulla disponibilità delle modalità o rotazioni delle mappe, perché tutti i contenuti del gioco saranno sbloccati e attivi fin dal giorno uno.
E a proposito di Day 1, ecco l’altra importantissima novità che è emersa dall’evento digitale a cui abbiamo partecipato: Foamstars sarà disponibile a partire dal 6 febbraio 2024 (quindi è davvero dietro l’angolo) al prezzo budget di 29,99€. Ma la vera chicca è che sarà anche inserito nella libreria dei titoli mensili di PlayStation Plus Essential, potendo essere riscattato senza costi aggiuntivi dalla sua uscita fino al 6 marzo 2024 (puoi abbonarti a PlayStation Plus con le card GameStop, disponibili a questo link).
Nel corso del suo primo anno di vita, il gioco riceverà diversi aggiornamenti stagionali, che permetteranno ai giocatori di provare nuovi personaggi, nuove mappe e nuove modalità, ovviamente ottenendo al tempo stesso oggetti cosmetici speciali. Inevitabile, come per tutti i titoli di questo genere, la presenza di un Season Pass gratuito e di un Premium Season Pass a pagamento (5,99€). Il primo personaggio aggiuntivo, Mel T, può essere ottenuta completando il Season Pass base o, per risparmiare tempo, nel momento in cui viene acquistato il primo Premium Season Pass.
Apprezzatissima la presenza di modalità PvE, sempre più bistrattate in altre produzioni.
Se proviamo a fare un parallelo con i titoli che aggiungono personaggi via DLC, possiamo dire che tutto sommato l’inserimento dei nuovi character via Premium Season Pass è decisamente digeribile, anche per le persone non necessariamente inclini alle dinamiche free to play. Sarà da capire però, e su questo però il team non si è ancora espresso, quanto dureranno effettivamente le stagioni e quanto sarà ritmata la progressione del giocatore, per capire quanto tempo si avrà effettivamente a disposizione per completare il Pass.
Apprezzatissima la presenza di modalità PvE, sempre più bistrattate in altre produzioni: Foamstars permetterà ai giocatori di affrontare le Missions, esperienze single player e cooperative in cui ci si troverà a difendere Bath Vegas (la città in cui è ambientato il gioco) dall’invasione delle Bubble Beasties, che si presenteranno in ondate randomiche. Un ottimo modo per spezzare la tensione delle sfide con i giocatori e/o per mettersi alla prova in solitaria!
Altro elemento preso di peso dai titoli free to play o stagionali sono le Challenges, ovvero sfide legate a singoli aspetti del gioco che possono essere completate per ottenere ricompense o punteggi utili per la progressione del giocatore. Sono divise in “Anytime “, ovvero senza limiti di tempo, “Limited-Time”, che è esattamente il contrario, e “Weekly”, da completare entro la settimana in corso. Tra le ricompense per il completamento di queste sfide potrà esserci di tutto, a cominciare dal personaggio The Baristador, sbloccabile completando una quest “Anytime”.
Nel complesso tutto ciò che è stato mostrato di Foamstars è sembrato a suo modo interessante, anche se rimane da capire come risponderà il pubblico ad un nuovo titolo multiplayer online pronto a chiederci di dedicargli buona parte delle nostre ore dedicate al gaming. I presupposti sono buoni in particolare per via del lancio come gioco del mese su PlayStation Plus Essential (cosa che ha reso Fall Guys un vero fenomeno) e per la presenza di un numero abbastanza consistente di personaggi e modalità, con la promessa di espandere il titolo in continuazione. Attualmente c’è molto riserbo nel team, che non si è sbilanciato in merito a eventuali contenuti in collaborazione con altri franchise Square Enix o su una possibile versione per PC, attualmente non prevista per via degli accordi con Sony.
Andrà valutata correttamente l’effettiva efficacia di ogni modalità a livello di divertimento pratico e quanto possa rivelarsi leggibile ogni incontro quando immense nuvole di schiuma riempiranno l’area di gioco, ma c’è ottimismo in merito alle potenzialità di questi nuovi sistemi: il team ha infatti sottolineato come già durante l’Open Beta Party alcuni giocatori abbiamo ribaltato le aspettative stesse degli sviluppatori nel realizzare strutture di schiuma utili ad avere punti di vantaggio od ostacolare i movimenti degli avversari. Quanto tempo ci vorrà per scoprire quali saranno i limiti imposti alla nostra creatività, se mai ci saranno?
Per il resto, è sicuramente positivo vedere produzioni che provano rinfrescare la scena multiplayer, in particolare pensando alla libreria per console fin troppo vincolata agli shooter realistici e alla costante ricerca di qualcosa di distante dai soliti, ingombranti, colossi che occupano il campo e ben poco spazio offrono ai concorrenti, anche “indiretti” come in questo caso. Il dubbio è sempre quello: i giocatori di tutto il mondo troveranno tempo e spazio per inserire anche per Foamstars nelle loro giornate? Speriamo di sì, quantomeno per offrirgli l’occasione di mostrare tutte le proprie qualità!
Preparati al lancio di Foamstars con un abbonamento a PlayStation Plus, disponibile da GameStop
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