Death Strading 2: On the Beach

Death Stranding 2

PS5

Death Stranding 2: On The Beach ci ha sorpreso ancora – Speciale

Un colpo da maestro

Death Strading 2: On the Beach

Hideo Kojima ha nuovamente dimostrato la sua maestria, perlomeno nell’intrattenimento, con il recente annuncio di Death Stranding 2: On the Beach durante l’ultima trasmissione dello State of Play di Sony. Il visionario game designer giapponese, noto per la sua creatività e stravaganza senza limiti, ha lasciato il pubblico in attesa di una nuova, bizzarra e straordinaria esperienza. Il primo Death Stranding, caratterizzato da una trama complessa e una narrativa avvolgente, è stato oggetto di fervide discussioni, suscitando opinioni contrastanti tra gli appassionati di videogiochi. Alcuni ne hanno elogiato la genialità, mentre altri lo hanno trovato troppo astratto o noioso.

Il successo innegabile del predecessore, tuttavia, ha consolidato la reputazione di Kojima come uno dei creator di giochi più audaci e innovativi del settore. La collaborazione con l’attore Norman Reedus, che ha contribuito a conferire al primo Death Stranding, che potete recuperare sullo shop online di GameStop, una componente emotiva e viscerale, prosegue anche in Death Stranding 2: On the Beach. I fan possono aspettarsi nuovi scenari mozzafiato e una narrazione che sfida le convenzioni in puro stile Kojima.

Con l’annuncio del nuovo capitolo, l’entusiasmo è palpabile, e la community videoludica è ansiosa di immergersi in questo nuovo viaggio intriso di mistero. Death Stranding 2: On the Beach promette di offrire un’esperienza di gioco altrettanto unica e indimenticabile quanto il suo predecessore, continuando a esplorare le complesse tematiche e la creatività senza freni che contraddistinguono il genio di Hideo Kojima.

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Higgs è tornato, bello come il Joker.

Ora, prima di andare avanti, vi avviso: potrebbero esserci spoiler sul primo capitolo. Siete ancora qui? Bene. Analizziamo un po’ quel che si è visto nello spettacolare trailer mostrato allo State of Play. Nel tumultuoso mondo di Death Stranding 2: On the Beach, ci ritroviamo a chiederci cosa sia successo a Sam dopo gli eventi del primo capitolo. Dopo la conclusione di Death Stranding, Sam sembrava aver preso in carico la responsabilità di crescere Lou, l’esserino che abbiamo imparato ad amare, diciamo molto legato alla trama. Tuttavia, emergono dettagli apparentemente cupi: Sam avrebbe ceduto Lou a Fragile in un momento non specificato.

Il contesto temporale è cruciale: meno di quattro anni separano gli eventi del primo Death Stranding da quelli del sequel. In questo breve lasso di tempo, le consegne sono ora gestite da robot appartenenti ad APAS (della quale ancora sappiamo poco), il che suggerisce un’inversione di rotta nel modo in cui il mondo di Death Stranding affronta le spedizioni. Presumibilmente, questi bot ora rappresentano non tanto degli alleati quanto delle minacce, portando sicuramente nuovi elementi di sfida: come dice Higgs nel trailer, probabilmente ci sarà da premere di più il grilletto, in questo sequel.

Fragile, dal canto suo, pare abbia deciso di abbandonare la sua compagnia di consegne per fondare una nuova organizzazione volontaria chiamata Drawbridge. Finanziata da un misterioso dirigente dell’UCA, Drawbridge sembra avere l’obiettivo di esplorare e collegare l’UCA al resto del mondo.

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I nuovi robot per le consegne.

All’interno del misterioso mondo di Death Stranding 2: On the Beach, faremo la scoperta della nostra potenziale base itinerante: la DHV Magellan, la maestosa nave volante di Fragile. È qui che inizierà il nostro viaggio attraverso uno dei primi luoghi giocabili del gioco, che sappiamo sarà il Messico. La nave, che ha davanti al nome la sigla “DHV,” nasconde ancora il significato di quest’acronimo, qualcosa che sicuramente verrà svelato più avanti.

Un’altra intrigante aggiunta al cast di personaggi è una misteriosa donna recuperata da Drawbridge. Chi è questa figura enigmatica emergente da un bozzolo di cellule chirali? Qual è il suo legame con la trama e il ruolo dell’attrice Elle Fanning, un altro personaggio che pare avere importanza nel contesto di Drawbridge? I dettagli intorno a questa donna e la sua presenza sul Drawbridge sono avvolti da un alone di segretezza, generando domande che solo giocando al gioco (o parlando con Kojima, ma non è un’opzione percorribile) potranno avere una risposta sensata. Il personaggio interpretato da Elle Fanning, apparentemente, sta partecipando all’analisi del corpo di questa figura misteriosa, ma resta da capire se fa parte dell’equipaggio della Magellan, se è un’impiegata di Drawbridge o se è legata a questo nuovo capitolo in modi ancora sconosciuti. Mentre la donna si allontana, si notano fili fluttuanti intorno alla sua testa, sottolineando ulteriormente la stranezza e il fascino che permeano Death Stranding 2: On the Beach.

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Che l’ambiente lunare sia la “spiaggia” di qualcuno?

Una cosa è sicura: in questo trailer di Death Stranding 2: On the Beach, ci troviamo a confrontarci con una miriade di misteri intriganti che aggiungono strati di complessità alla trama già di per sé non proprio di facile comprensione. Ci sono tantissime domande che richiedono una risposta: l’ambiente lunare che si vede per qualche istante è la “spiaggia” di qualcuno? La cornice eterea e lunare suggerisce una connessione ai temi principali del gioco, ma sarà davvero così?

E Fragile, personaggio centrale nell’universo di Death Stranding interpretato da Léa Seydoux, presenta un altro enigma. Come mai il suo corpo si è completamente ripreso dagli effetti dell’invecchiamento della cronopioggia? Forse è possibile invertire ciò che sembrava senza ritorno? Le implicazioni di una scoperta del genere potrebbero ridefinire parecchie delle cose che sappiamo sull’universo di Death Stranding.

Un accenno alla capacità di ringiovanire viene dato anche dal trailer precedente del gioco, nel quale l’aspetto di Sam subisce una sottile trasformazione, con capelli grigi nel primo trailer e un aspetto diverso nelle riprese successive. Ciò suscita speculazioni sulla manipolazione dell’età, in parallelo al ringiovanimento di Fragile.

Per non parlare del ritorno di Higgs. Insomma, Kojima ce l’ha fatta un’altra volta. Con una manciata di minuti, ha catturato l’attenzione di tutta la community videoludica. Resta da vedere cosa tirerà fuori dal cilindro questa volta il vecchio maestro giapponese. Io non vedo l’ora di scoprirlo.

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Nato nel medioevo videoludico, i fantastici anni ’80, Amedeo è cresciuto con i grandi classici del gaming, passando per tutte le console sulle quali riuscisse a mettere le mani. Appassionato fino alla morte di Star Wars e The Witcher, vive fra mondi fatti di LEGO e GDR cartacei. Nel tempo libero gli piace dare legnate in palestra e leggere libri.

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