San Francisco – Quante volte avete sentito la frase “Non lasciatevi ingannare da una direzione artistica così old school, siamo di fronte ad un titolo che non ve ne perdonerà una“? Ammettetelo, non ci avete mai creduto una sola volta. Ebbene, nel caso di 2Dark vi consigliamo di tenere bene a mente quanto appena detto. Un titolo insolito, quello di Gloomywood, una di quelle esperienza al limite dell’indipendente dal fascino palpabile che, vuoi per quello stile così weird nei suoi pixel colorati, vuoi per delle musiche particolarmente disturbanti, finisce per catturare ogni tua attenzione nell’arco di pochi minuti di gioco. 2Dark è un avventura a metà strada tra il thriller e l’horror, dove grottesco e assurdo si mescolano in una storia torbida
La storia di Smith, genitore depresso di due figli sottratti alla sua custodia e vedovo, da ormai sette anni, di una moglie misteriosamente assassinata. Un tizio fortunato, non c’è che dire: non che gli ultimi sette anni siano stati particolarmente clementi con lui, costretto ad una vita da eremita in un appartamento desolato e infestato di ratti nella periferia più malfamata di Gloomywood.
La parte più interessante di 2Dark è la natura ibrida del proprio gameplay, un miscuglio interessante di generi differenti che, all’apparenza, potrebbero sembrare gettati quasi senza senso. Uno stealth che si mescola con un adventure game, che si mescola a propria volta con un survival horror pieno zeppo di nemici e trappole mortali: mettici un’atmosfera di quelle che difficilmente dimenticherete, ed ecco che tutto funziona alla meraviglia. Nei vari scenari di 2Dark ci ritroveremo a camminare in ambienti aventi una struttura simile a quella di un labirinto, con ostacoli da superare e puzzle di varia natura da risolvere. Sarà necessario recuperare qualche arma, chiavi o tessere magnetiche per accedere a zone altrimenti precluse, trovare il giusto travestimento per non dare nell’occhio e muoversi indisturbati sino all’obiettivo dello scenario corrente. Una missione facile solo a parole, laddove la presenza di nemici pazzi da legare, guardie e altri pericoli su due gambe renderanno necessaria un’attenzione e una pianificazione oculata di ogni mossa. Sarà possibile ricorrere anche all’utilizzo delle armi da fuoco – e considerando che i vostri nemici sono rapitori di bambini, trasformarli in pezzi di groviera sarebbe cosa particolarmente piacevole: le munizioni, tuttavia, sono centellinate con il contagocce. Il che, inutile dirlo, ci obbliga a sparare con oculatezza e parsimonia.
Sotto questa luce, anche il comparto audio rappresenta un aspetto spettacolare di 2Dark. Non solo in termini di colonna sonora, che già dalla schermata iniziale mette ben in chiaro il proprio mood regalando una sonata a metà strada tra il folle ed il malinconico. Il grosso spetta ai tradizionali effetti sonori, visto e considerato che qualsiasi rumore eccessivo da noi prodotto può condannarci inesorabilmente a morte. Da un lato dovremo dunque cercare di diventare leggeri come piume, scongiurando in questo modo l’attenzione nemica; dall’altro, tuttavia, potremo sfruttare questa sensibilità acustica per attirare la potenziale vittima verso un punto designato e, da qui, abbatterla comodamente.