1More ComfoBuds Pro – Recensione

Le True Wireless per ogni occasione

1More ComfoBuds Pro – Recensione
1More ComfoBuds Pro – Recensione
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Non si tratta del primo approccio con il brand 1More, che in passato ci ha sempre soddisfatto, soprattutto quando siamo andati ad analizzare prodotti di fascia alta. Quello di cui andremo a parlare oggi è un prodotto di fascia media che però, oltre a rappresentare sotto diversi punti di vista un ottimo compromesso, tiene comunque intatta la qualità tipica di 1More. Il nome ComfoBuds Pro è di per sé tutto un programma: un paio di auricolari True Wireless, che punta alla praticità/comodità/autonomia, con il plus di funzioni come l’ANC (active noise cancelling) ad un prezzo tutto sommato ragionevole.

Ci vorranno infatti circa 90 euro per portarsi a casa questi auricolari che, a partire dalla dotazione non hanno nulla da invidiare a prodotti di fascia maggiore. 1More infatti non si smentisce e cura ogni dettaglio, sia stilistico che contenutistico: gli immancabili bozzetti impressi all’interno della confezione con chiusura magnetica sono la prima avvisaglia, ma andando poi a scoprire la quantità di add-on inclusi, abbiamo l’ennesima conferma della generosità della casa. Oltre agli auricolari ed alla custodia ricaricabile troviamo un cavo USB-C, una cover in silicone per la custodia, altre tre coppie di cuscinetti in silicone di diverse misure, un sacchetto in stoffa e l’immancabile set manuale e adesivi. Alcuni di questi accessori potreste non doverli usare ma, a caval donato non si guarda in bocca, giusto?

La cura riposta da 1More nel packaging e nella dotazione è sempre encomiabile

La prima cosa che ci ha veramente colpito delle 1More ComfoBuds Pro è la dimensione della custodia di ricarica, piccolissima e con un design ovale che la rende ancor più tascabile: ci stupiamo di come riesca in così poco spazio ad offrici circa quattro ricariche complete. Altrettanto contenuti sono gli auricolari, con una forma allo stesso tempo minimale e avveniristica, leggeri e soprattutto comodi. Lo ribadiamo, comodi, una caratteristica che non sempre va a braccetto con la qualità del suono, la quale richiede l’inserimento di tecnologia che allo stesso tempo però grava su peso e soprattutto comfort ed ergonomia.

Vogliamo andare più nello specifico su questo aspetto, sia perché la parola “comfort” è insita già nel nome, ma soprattutto perché per chi vi scrive rappresenta una caratteristica imprescindibile in un paio di auricolari, soprattutto wireless. Tra il rischio di perderli e la perdita di qualità audio, gli auricolari devono restare ben saldi nel padiglione auricolare, ma allo stesso tempo non devono dare fastidio nelle lunghe sessioni di ascolto. Le ComfoBuds Pro sono comodissime e calzano perfettamente nel padiglione senza muoversi minimamente in un uso normale: non stiamo parlando di auricolari pensati per lo sport, ma volendo potrete usarli anche per una corsetta leggera, senza il terrore di perderli durante il percorso.

Questo aspetto per noi rappresenta un plus in un paio di cuffie True Wireless, visto che non è cosa scontata, ma allo stesso tempo siamo consapevoli del fatto che si tratti di un “compromesso” che va a togliere qualcosina sotto l’aspetto tecnico. Dotate di driver da 13,4mm che garantiscono una potenza e qualità sonora tutto sommato buona, non sono in grado di fornire lo spessore sonoro di auricolari di fascia più alta, i quali hanno però dimensioni e forme che vanno a comprometterne in parte l’ergonomia. Qui si potrebbe aprire un lungo dibattito su cosa sia più importante, ma le ComfoBuds Pro vanno a posizionarsi in una fascia di prezzo che permette loro di uscire comunque a testa alta sotto ogni aspetto, anche quello tecnico, evitando dunque qualsiasi discussione.

La custodia è talmente contenuta che non avrete problemi a portarla sempre con voi

Tra le caratteristiche peculiari c’è la cancellazione attiva del rumore, ANC, una feature ormai d’obbligo per chi usa le cuffie in luoghi affollati o rumorosi, e che presenta tre livelli d’intensità: forte (cancella fino a 35db), moderato e vento, tutti però utilizzabili solo con l’app dedicata aperta. Al di fuori di questo dettaglio, possiamo dire che l’ANC funziona davvero bene, lo abbiamo provato in diverse situazioni, tra cui alcune con la presenza di vento, e siamo riusciti sempre a goderci la nostra musica isolandoci dai tanti rumori che avevamo attorno, seppur non in maniera assoluta. Merito anche dei 3 microfoni (per auricolare) che recepiscono e allo stesso tempo cancellano i rumori, le ComfoBuds Pro godono di un’ottima cancellazione del rumore, i cui limiti risiedono principalmente nell’app 1More.

Ebbene sì, l’app, elemento che non può mancare in un device del genere ma che in questo caso vive di alti e bassi, o meglio, di un alto e di troppi bassi. Il punto in questione è la possibilità integrata di fare il “rodaggio” delle cuffie tramite l’app stessa, senza necessità di andarsi a cercare file audio da riprodurre per ore. Per carità, si tratta di una cosa che solo gli audiofili fanno, ma avendo quest’opportunità a portata di mano l’abbiamo sfruttata anche noi: ci sono quattro fasi da 12 ore ciascuna, che però tengono conto del tempo effettivo fatto e ogni due ore lasciano gli auricolari per 20 minuti in pausa, prima di tornare a riprodurre i tipici “rumori rosa” del rodaggio. Non abbiamo l’orecchio abbastanza allenato da poter dire “dopo il rodaggio suonano meglio”, ma almeno ci siamo tolti il dubbio che la qualità potesse dipendere da quello.

Le ComfoBuds Pro vanno a posizionarsi in una fascia di prezzo che permette loro di uscire a testa alta sotto ogni aspetto

Veniamo però alle note dolenti, una su tutte: non c’è un equalizzatore. Questo vuol dire che dovremo accontentarci dell’equalizzazione standard delle cuffie, che potrebbe non essere adatta ad ogni genere musicale o anche ai gusti dell’ascoltatore. Un’altra l’abbiamo citata prima e riguarda l’ANC, che se non è aperta l’app, non funziona; e che non permette di assegnare ai comandi touch la funzione “pass-through”, utilissima quando è necessario percepire per un tempo limitato i rumori esterni.  Ma chiudiamo con la sincronizzazione forzata dei comandi touch tra L ed R: in pratica se scegliamo di assegnare al doppio tocco la funzione play/pausa, quella funzione sarà per entrambi gli auricolari e non potremo scegliere di assegnare una funzione diversa all’altro auricolare, compromettendo la gestione della musica, volume, etc, tramite i comandi touch.

Minimali ma al tempo stesso avveniristiche

A proposito di comandi, anch’essi non sono così precisi, molto probabilmente perché non esiste un punto specifico dedicato ma è pressappoco tutta la stecca a recepire il tocco, con conseguente margine di errore da parte di chi preme. Se però il touch lascia a desiderare, c’è il tasto fisico che si trova all’interno della custodia di ricarica che invece abbiamo trovato funzionalissimo, principalmente per passare velocemente da un device all’altro. Grazie al Bluetooth 5.0, basterà aprire la custodia per connettere gli auricolari nel giro di circa 5 secondi al device, davvero veloce rispetto ad altri auricolari che abbiamo usato in precedenza. E altrettanto veloce è la possibilità di cambiare device (dopo averli precedentemente accoppiati), funzione che nell’era dello smart working ci permette di usare i ComfoBuds Pro in tante situazioni, da quelle ricreative a quelle lavorative.

Questi auricolari sono infatti comodissimi anche come headset per le chiamate vocali e hanno preso da qualche settimana il posto del nostro vecchio auricolare bluetooth (mantenendo intatta la qualità delle chiamate) per due motivi: uno, per la velocità di connessione (quando arriva una chiamata all’improvviso, basta dargli quei 5 secondi e sono già operativi); due, per la durata della batteria e la possibilità di usarli anche singolarmente. In questo modo pur non indossandoli di default, saremo sempre pronti ad entrare in una call e non dovremo aver paura che si scarichi la batteria perché, anche se succedesse, potremo tranquillamente riporre un auricolare e passare all’altro.

Offrono un’esperienza più che soddisfacente sotto ogni aspetto

E qui ci leghiamo ad un altro punto forte di questi auricolari: l’autonomia. La casa dichiara che hanno un’autonomia di 6 ore con ANC attivo e 8 ore senza ANC. Noi le abbiamo usate quasi sempre senza ANC e possiamo confermare che la durata si attesta più o meno attorno a quella cifra, ma oltre a questo c’è da sottolineare il fatto che con la custodia di ricarica siamo riusciti a fare tre ricariche complete, per un’autonomia totale che supera le 25 ore. Se aggiungiamo la carica rapida che in 15 minuti garantisce due ore di autonomia, non c’è davvero nulla da dire in termini di autonomia ai ComfoBuds Pro.

Il led vi terrà informati sullo stato delle cuffie

Ormai con tutte le feature che hanno un paio di auricolari True Wireless c’è il rischio che l’aspetto audio/musicale passi in secondo piano, ma lo abbiamo solo voluto lasciare per la conclusione di questa recensione, proprio perché lo riteniamo, al di là di tutto, fondamentale. Che dire, le ComfoBuds Pro si difendono molto bene anche sotto questo aspetto, seppur non potrete sentire tutte le sfumature e la nitidezza che cuffie di fascia più alta offrono. La differenza è meno accentuata con la musica elettronica, composta spesso da suoni abbastanza distinti tra loro e con bassi preponderanti, che di certo qui non sfigurano; ma si fa sentire di più con musica rockeggiante, impastando e creando confusione sonora quando la quantità di suoni/strumenti aumenta. Avere un equalizzatore avrebbe permesso di ammortizzare le lacune tecniche, ma riteniamo che in rapporto al prezzo anche la qualità audio sia da considerarsi davvero buona, tanto che le stiamo utilizzando più spesso di altre cuffie qualitativamente migliori sotto l’aspetto audio.

Come dicevamo all’inizio della recensione, si tratta di un paio di cuffie che non ha paura di scendere a compromessi, ma che nel totale offre un’esperienza più che soddisfacente sotto ogni aspetto.

Conclusioni

Le ComfoBuds Pro rappresentano un ottimo compromesso sotto diversi aspetti. Dal prezzo che, considerando le tante funzionalità come l’ANC (davvero buona tra l’altro), il Bluetooth 5.0 ed un’autonomia davvero estesa (oltre 25 ore totali), è tutto sommato buono ed adeguato.

A quello che rappresenta il loro punto forte (come recita il nome), ossia il comfort, che le rende il paio di cuffie da avere sempre con sé in ogni situazione, da quelle statiche a quelle più concitate, grazie ad una stabilità da far invidia alle cuffie sportive. Passando per l’audio che fa la sua buonissima parte, senza pretendere di raggiungere chissà quali livelli di audiofilia.

L’app ha più di una pecca, tra cui la mancanza di un equalizzatore, ma trattandosi di software, la possibilità che un aggiornamento possa cambiare le cose, esiste.

D’altronde non si può avere tutto dalla vita e 1More ha esplicitamente fatto una scelta, inserendole in una fascia di prezzo media (costano circa 90 euro), puntando sull’ergonomia e sulla comodità, caratteristiche che spesso vengono penalizzate in favore di soluzioni audio travolgenti, senza però rinunciare a nulla.

Sono le cuffie che state cercando? Questo potete saperlo solo voi, noi possiamo dirvi che sono probabilmente quelle che vanno a prendere una più ampia fetta di utenza, grazie proprio alle loro ottime (seppur non eccelse) prestazioni.

Good

  • Leggere, comode e stabili
  • ANC molto efficace
  • Buona qualità audio
  • Autonomia di oltre 25 ore
  • Si prestano a molteplici utilizzi

Bad

  • App povera di feature
  • Manca un equalizzatore
  • Comandi touch non ottimizzati
7.7

Niente male

E' passato troppo tempo per ricordare il mio primo approccio al mondo videoludico... Limpido è invece il ricordo della prima console, un Atari 2600, e dei giorni interi passati a giocarci. Da allora sono cambiate molte cose: i videogiochi sono diventati il mio lavoro, non ho più tutto quel tempo per giocarli ed ormai sono pochi quelli che mi lasciano a bocca aperta. Ma al di là di tutto, l'amore c’è ancora, così come la voglia di arrivare un giorno a crearne uno… Ecco, se non si fosse capito, sono un eterno “sognatore"!

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