Yoshi’s Crafted World e altri 5 videogiochi a cui è scattato l’art attack

Videogiochi e bricolage

Yoshi's Crafted World

Come avete potuto leggere nella nostra recensione, Yoshi’s Crafted World ci ha piacevolmente allietati, grazie soprattutto ad un art design sopraffino, ispiratissimo, originale. Oltre alla rilassante palette di colori e alle forme morbide con cui sono stati modellati i personaggi che si muovono su schermo, a rendere così unico l’aspetto estetico della produzione Nintendo è stata la scelta, che finisce per ripercuotersi anche su level design e gameplay, di ricreare ogni ambientazione tramite cartoncini opportunamente ripiegati e colorati.

Come ben sanno i videogiocatori più navigati, soprattutto quelli che seguono le gesta della Grande N da molto tempo, non si tratta del primo tentativo di tradurre in formato digitale un materiale reale, sfruttandone proprietà e caratteristiche per influenzare e modellare il corso dell’avventura, gli ostacoli da sormontare e le abilità su cui può contare lo stesso protagonista del gioco.

Di seguito, cogliendo al balzo la pubblicazione del platform con protagonista il simpatico Yoshi, vi proponiamo una breve lista di produzioni che sono state colte da un intenso art attack, dall’irrefrenabile desiderio di fare del bricolage ragione e fulcro delle meccaniche di gameplay.

Yoshi's Crafted World screenshot


consigli_1Paper Mario (Nintendo 64 – 2000)

Nell’ormai lontanissimo 2000, Nintendo ci regalò una seconda scampagnata della sua paffuta mascotte nel mondo degli RPG, dopo il fortunato e apprezzatissimo Super Mario RPG: Legend of the Seven Stars. Quello che doveva essere un semplice sequel, si distinse in primis proprio per l’art design scelto. Tutti i personaggi, difatti, erano sottilissimi fogli di carta colorata, dando al gioco un sapore atipico ed incentivando l’utilizzo di alcune meccaniche di gameplay che divennero ancora più impattanti ed evidenti nel sequel della serie pubblicato su Wii, il ben meno apprezzato Super Paper Mario, che alternava gli scontri in stile RPG a sessioni platform, in cui il nostro poteva scivolare tra i livelli di parallasse, assottigliandosi all’occorrenza.

Paper Mario screenshot


consigli_2Patchwork Heroes (PSP – 2010)

Sconosciuto ai più, Patchwork Heroes fu sviluppato da Acquire, gli stessi di Tenchu, Way of the Samurai e No Heroes Allowed!, nel tentativo di ridare slancio alle vendite di una PSP discretamente in forma, ma per nulla in grado di tenere il passo degli strepitosi risultati raggiunti da Nintendo DS. Il gioco, una rilettura in chiave moderna del classico Qix di Taito, prevedeva la distruzione di navi volanti nemiche, tagliandone letteralmente un pezzo dopo l’altro. La particolarità, derivava dal fatto che queste fregate erano composte da veri e propri collage di vari materiali, tenuti insieme tra loro da cuciture. La produzione SCE Japan Studio non passò alla storia per originalità del concept, ma sul piccolo display di PSP era un autentico spettacolo da guardare.

Patchwork Heroes screenshot


consigli_1Kirby e la Stoffa dell’Eroe (Wii – 2010)

Tornato alla ribalta recentemente, grazie al porting per Nintendo 3DS di cui vi abbiamo proposto la recensione proprio qualche giorno addietro, ai tempi della sua release originaria, su Wii, la creatura di Good Feel lasciò a bocca aperta per come seppe rileggere i canoni della saga con un gameplay tutto ago e filo. Impossibilitato a svolazzare in giro per le ambientazioni e ad ingurgitare i nemici per rubarne i poteri, il nostro dovette affidarsi ad una sorta di frusta con cui colpire i nemici e, soprattutto, interagire con toppe e cuciture che componevano le lande di Toppalandia, ennesimo regno in pericolo che il buffo Kirby si prese la briga di salvare dalle macchinazioni del terribile stregone Malandrana.

Kirby e la Stoffa dell'Eroe screenshot


consigli_1Tearaway (PS Vita – 2013)

Coloratissimo, geniale, divertentissimo. Tearaway è senza alcun dubbio il dominatore di questo breve elenco, il gioco che più di tutti e meglio di tutti incarna la filosofia del gameplay piegato ed insieme impreziosito dalle specificità dei materiali scelti ed utilizzati per dare forma allo scenario, ai nemici e allo stesso protagonista. La brillante avventura di Media Molecule, sfruttando astutamente le stesse caratteristiche della potentissima PS Vita, ci regalò un’affascinante viaggio in un mondo fatto di carta, una sorta di libro pop-up interattivo dove avversari ed enigmi si superavano usando in primis l’ingegno.

Tearaway screenshot


consigli_1Lego Star Wars: Il Videogioco (Game Cube, PlayStation 2, Xbox, PC – 2005)

Il capostipite di un nuovo modo di interedere e sviluppare i giochi con licenza LEGO, aveva già tutte le caratteristiche di gameplay che fecero la fortuna di Traveller’s Tales negli anni a venire, in una serie che tutt’oggi non sembra conoscere crisi. I mattoncini danesi in formato virtuale, declinati in salsa Star Wars, erano protagonisti di un vero e proprio tie-in in cui ogni enigma proponeva la distruzione e la ricostruzione di qualche struttura o edificio interamente composto dai famosi LEGO.

LEGO Star Wars The Videogame screenshot

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