Worms WMD – Recensione

Vermi di distruzione

Worms WMD – Recensione
worms wmd
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Il mio primo ricordo di Worms risale alla bellezza di quasi una ventina d’anni fa, quando un paio di studenti dell’allora liceo, dopo essersi rinchiusi segretamente nell’aula di informatica, finirono per farsi beccare (con tanto di copiose note sul registro) con le mani in pasta dopo una buona mezz’ora di grida, risate sguaiate e insulti impietosi alle rispettive madri. Questo no, non serve a dire che chi vi scrive ormai è in età di pre-pensionamento: piuttosto che, per i giocatori leggermente più attempati della media, Worms è un’autentica pietra miliare nella propria carriera videoludica. Del resto, i simpatici eroi partoriti dalle folle menti di Team17 sono diventati negli anni personaggi iconici, noti anche a chi lo spettacolare strategico a turni (declinato praticamente su tutti i PC, console e dispositivi dal 1985 ad oggi) non l’ha mai giocato in prima persona. Niente male, per degli esserini mollicci privi di spina dorsale.

Dopo aver invaso il mondo degli strategici a turno a due dimensioni, passando per un excursus 3D interessante ma decisamente “meno in linea” con quanto gli affezionati più puristi si aspettavano da Team17, lo scorso anno i nostri adorabili platelminti hanno fatto l’ennesimo colpo al centro del bersaglio con Worms WMD. Il titolo della riconferma e, allo stesso tempo, della nuova generazione dei simpatici vermi, capaci di rinfrescarsi tanto nello stile quanto in alcune meccaniche di gioco al fine di aprire le porte della lotta ad un pubblico sempre maggiore. Un invito, da poche settimane a questa parte, rivolto anche ai possessori di Nintendo Switch: Worms WMD è infatti disponibile al download per la nuova ammiraglia di Mamma N in un formato che non racchiude particolari novità, in termini prettamente di contenuti, ma che si presta alla perfezione al concetto di mobilità della console ibrida giapponese. Saranno gli stessi vermi che abbiamo conosciuto lo scorso anno, insomma, ma è davvero un piacere incontrarli ancora una volta.

Chiunque abbia giocato almeno una volta ad uno dei numerosi esponenti della serie, non avrà bisogno di più di cinque minuti per trovarsi perfettamente a proprio agio con questo Worms WMD. La meccanica base, quel diabolico ingranaggio a turni che obbliga a decidere in una manciata di secondi quale sarà il nostro obiettivo e quale il modo più spettacolare per trasformarlo in una lapide, permangono senza alcuna variazione, garantendo in qualsiasi situazione quel giusto equilibrio di sfida e tatticismo che mai sfocia in frustrazione. Del resto, i toni esilaranti e le “esecuzioni” spettacolari dei nostri amichetti striscianti riuscirebbero a strappare un sorriso persino ad uno spaventapasseri: l’ideale è dunque contornarsi di amici, stringere i Joy-Con tra le mani e darci dentro con la battaglia.

Le novità più interessanti di Worms WMD, non a caso, sono da ricercarsi nella componente multigiocatore: il titolo offre una modalità online per due giocatori, che pur non presentando una lobby vera e propria può comunque fare affidamento su un meccanismo di matchmaking veloce e affidabile. Il tutto corroborato da un netcode assolutamente stabile, tradottosi – nel corso delle nostre prove – nell’assenza pressoché totale di disconnessioni o lag proprio nel cuore della battaglia. La parte più spettacolare coincide però con il multi offline, quando i gli amici sono a portata di cazzotti, spintoni o simpatici sputi nell’occhio, e le risate finiscono per mescolarsi con gli insulti peggiori. Worms WMD supporta un massimo di 6 giocatori offline, che potranno scambiarsi a turno il Joycon per terminare ciascuno la propria mano. Inutile dire che, in un contesto come questo, siamo di fronte ad uno di quei titoli capaci davvero di stravolgere le sorti di una serata.

Una delle conversioni più riuscite e azzeccate di Worms WMD

I trenta livelli della campagna per giocatore singolo, flagellati esclusivamente da dei tempi di caricamento in alcuni casi al limite del biblico, saranno ovviamente disponibili anche negli incontri online, suddivisi a propria volta in incontri “amichevoli” o “classificati”, l’ideale per aumentare il proprio livello e guadagnare ammennicoli da guerra ragionevolmente interessanti. Si passa da equipaggiamenti speciali ad armi dal potere offensivo devastante, passando per una miriade di altri gingilli che gli affezionati del brand avranno avuto sicuramente modo di incontrare almeno una volta nel corso degli anni (l’autocitazionismo, a ben vedere, è sempre stato uno dei vanti principali all’interno del franchise di Worms).

Worms WMD

Lato tecnologico, siamo forse di fronte ad una delle conversioni più riuscite ed azzeccate di Worms WMD. Giocata in modalità docked, questa versione Switch non ha assolutamente nulla da invidiare alle controparti PC, Sony e Microsoft, forte di un frame-rate stabile e di una pulizia grafica encomiabile. Non siamo certo di fronte al genere di titolo in grado di spremere al massimo l’hardware dove sta girando, per carità, ma su un tradizionale televisore dalle dimensioni generose la versione in esame non presta il fianco a nessuna critica particolare. Assolutamente spettacolare, invece, è la modalità di gioco portatile, con la schermata di gioco di Worms WMD che si adatta alla perfezione alla diagonale dello schermo della console regalando un colpo d’occhio semplicemente perfetto.

Colori sgargianti e una resa visiva impressionante rendono quest’ultima la modalità di gioco ideale, almeno per la campagna a giocatore singolo: aggiungeteci la portabilità di Nintendo Switch e del suo impianto multiplayer offline e, al netto di tempi di caricamento non propriamente da manuale, capirete perché quello di Team 17 è l’esempio perfetto di titolo mordi e fuggi, in grado di accompagnarvi durante gli spostamenti in città più fastidiosi. A voler proprio essere pignoli, in questo “nuovo” Worms WMD avremmo gradito qualche livello aggiuntivo, magari proprio a tema Nintendo, o perché no, qualche contenuto extra ispirato ai più grandi franchise del colosso di Kyoto. I nostri desideri, per stavolta, non sono stati esauditi al 100%, ma di fronte al risultato di questa conversione e alla possibilità di far esplodere pecore kamikaze come se non ci fosse un domani, tutto sommato, possiamo ritenerci soddisfatti.

Conclusioni

Worms WMD su Nintendo Switch è soltanto l’ultima conferma per un titolo che, giunto all’ennesima iterazione, riesce ancora a far breccia nel cuore degli appassionati: scanzonato, divertente e irriverente, ma anche tattico il punto giusto e capace, quando la sfida si infiamma, di tirar fuori il lato peggiore di chiunque. La versione per l’ammiraglia del colosso di Kyoto colpisce sia per la bontà tecnologica, che mostra paradossalmente il meglio proprio nella mai troppo lodata modalità portatile, sia per un supporto multigiocatore offline per un massimo di sei giocatori, la vera anima di ciascun Worms, WMD incluso (al netto di una campagna per giocatore singolo comunque longeva e ben articolata).

Peccato per dei tempi di caricamento non propriamente gentili nella transizione da uno scenario all’altro, rei alle volte di abbattere il ritmo e di rubare “troppo tempo” a quelle sessioni di gioco che chiunque ha a che fare con metro o altri mezzi pubblici conosce bene, e per un prezzo (circa 39€ per la versione digitale dell’eShop) non certo elevatissimo, ma nemmeno così popolare quando si parla di porting. Sono questi gli unici due difetti evidenti di una ricetta che sembra immune al peso dei propri anni, e che gli amanti dello strategico a turni non dovrebbero lasciarsi sfuggire per nessuna ragione al mondo. A meno di non voler passare per dei vermi

 

Good

  • Uno dei migliori Worms di sempre
  • La formula portatile è semplicemente il top
  • Giocato in multiplayer locale è strepitosamente divertente...

Bad

  • ... anche se in single player può risultare un po' noioso.
  • Qualche contenuto extra sarebbe stato gradito
8.5

Imperdibile

Bello, simpatico, intelligente e super esperto di videogiochi, ha sviluppato un'incredibile capacità nello scrivere cazzate.. Gioca ai giochini elettronici dall'86 e ci scrive a riguardo dal 2006 o giù di lì.. Ma non fateglielo notare, che poi si monta la testa..

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