Word Wild West – Recensione

Word Wild West – Recensione

Il mondo del gaming mobile è in continua ascesa, questo lo sanno anche i muri, e pullula di furbetti che fanno di tutto pur di scucire fino all’ultimo centesimo a tutti quei giocatori ignari e dal tap facile. In compenso, c’è anche una maggioranza di aziende, di piccole, medie e grandi dimensioni, che fanno il loro onesto lavoro, offrendo titoli sicuramente meno ambiziosi delle mastodontiche produzioni console, ma al contempo regalando esperienze semplici, divertenti, ed economiche, che in più di un’occasione si rivelano vere e proprie “ossessioni”. La vostra futura ossessione potrebbe essere proprio il gioco in esame, Word Wild West, dell’italianissima B&G, che ha ben pensato di offrire un titolo basato su un concept semplice, come quello di premere il più rapidamente possibile le parole che compaiono su schermo, cucendogli addosso un abito da gioco vero e proprio per trasformare un’attività potenzialmente noiosa (ma utile) in qualcosa di più appetibile, con tanto di grafica, effetti sonori, classifiche da scalare e bonus e malus, rendendolo al contempo più longevo e stimolante della sfilza di app che propongono una tipologia di sfida simile, ma con un decimo dell’appagamento.

Nei panni di un cowboy senza nome, la cui rapidità nel sputare piombo è legata a doppio filo alla velocità delle nostre dita, dovremo vedercela con degli uccellacci intenti a trasportare cartelli con su impresse delle parole generate casualmente: ogni termine digitato porterà il nostro silenzioso eroe alla distruzione dei succitati cartelli, accumulando preziosi punti ed evitandoci una brutta fine. I condor tenteranno infatti di raggiungere la terra ferma per privarci della sola vita a disposizione, e l’unico modo per tenere lontana la schermata del Game Over sarà quello di impallinare tutto ciò che appare su schermo. Di livello in livello, aumenterà il numero dei punti ottenuti (con i quali scalare le classifiche mondiali e dimostrare al mondo chi è che comanda), così come la complessità delle parole proposte, più lunghe e articolate, le quali richiederanno una maggiore velocità e prontezza per essere “centrate”, mentre il cielo del nostro device si riempirà di bestiacce.

A rendere più stimolante il gameplay ci pensano alcune intriganti trovate: sin da subito noterete infatti la presenza di un grosso uovo che apparirà improvvisamente sullo schermo. Rompendolo, premendo velocemente su di esso (dovrete pur sempre far attenzione agli uccellacci!), verranno fuori delle parole più lunghe (e predefinite), trasportate da condor bianchi o rossi: i primi offriranno dei bonus, come punti extra o l’effetto “dinamite”, che farà piazza pulita di tutte le bestie in volo in quel momento, mentre gli altri, se non verranno “colpiti” entro pochi secondi, scateneranno fastidiosi disturbi ed handicap che renderanno più difficoltosa la digitazione, un tratto condiviso con gli agenti atmosferici, che subentreranno dal sesto livello in poi per intralciare il giocatore, occultando le parole da digitare o semplicemente distraendolo.

Queste semplici trovate saranno il vero valore aggiunto di Word Wild West, risultando essere degli elementi che rendono più stimolante e “ludico” un titolo dal concept basato sulla semplice digitazione di parole, spingendo il giocatore a ritentare decine e decine di volte la scalata alle classifiche, magari mantenendo una maggiore concentrazione nel corso dell’improvvisa nevicata che chissà quando arriverà, oppure sacrificando un prezioso uovo, vera arma a doppio taglio che può rivelarsi utilissimo per i pistoleri più rapidi, ma pericoloso nel caso in cui la sventura del malus dovesse ricadere su di voi, lasciando all’utente la decisione di affidarsi al caso o di tentare la fortuna. E la precisione dei comandi, prontissimi a farvi recuperare preziosi millisecondi dopo un’errata digitazione, unitamente alla soddisfazione di vedere (e sentire) partire un proiettile ad ogni parola azzeccata, garantiranno partite avvincenti e combattute, col rischio di tenervi incollati ben oltre il tempo (teoricamente) a disposizione.

Pur essendo indirizzato all‘iPhone (al momento è un’esclusiva iOs), dove però la tastiera si restringe e diventa più complesso giocare per tutti i possessori di “dito tozzus”, Word Wild West dà il meglio di sé sull”iPad Mini, device sul quale ho avuto modo di testarlo e di godermelo pienamente, tanto dal punto di vista della risoluzione video, quanto da quello della comodità di utilizzo. Con tasti più grandi da premere e un’impugnatura più solida di un qualsivoglia iPhone (del resto va giocato con entrambi i pollici), sembra proprio essere quella “intermedia” la sua naturale dimensione, dove anche graficamente il titolo non presenta alcun problema di sorta. Dalla prossima release in poi sarà inoltre possibile trasformare l’intero schermo dell’iPhone in una tastiera, trasferendo il gioco sul proprio televisore grazie ad Apple TV, una graditissima aggiunta che gli sviluppatori contano di implementare con il nuovo aggiornamento.

Le uniche note dolenti, se si vuol cercare il pelo nell’uovo, sono le animazioni di alcuni agenti atmosferici (la pioggia, in particolare) e del pistolero (così come il suo design), spartane e poco gradevoli, accompagnate però da uno stile artistico dei fondali piacevole all’occhio (nonostante tendano a ripetersi), e da un accompagnamento sonoro curato, tra effetti ambientali e musiche in grado di cogliere perfettamente l’atmosfera western ricercata dal team sin dal titolo del gioco, frutto di un gioco di parole tanto semplice quanto efficace.

In conclusione…

Per meno di un euro i ragazzi di B&G ci offrono un’app in grado di regalare una sana dipendenza a base di parole da digitare in rapida successione, punti da accumulare e un rischio di sconfitta sempre in agguato, tenuto a debita distanza o accentuato da eventi casuali o coscienziosamente decisi dal giocatore, sotto forma di preziosi bonus e debilitanti malus da conquistare o da tener lontani come la peste. Se graficamente il titolo presenta alcuni elementi poco gradevoli (principalmente le animazioni), lo stile semplice ma efficace dei fondali, il piacevole comparto sonoro e l’intrigante gameplay ci spingono a promuoverlo pienamente, grazie ad una longevità potenzialmente infinita e ad un costo estremamente contenuto. Il debutto in campo videoludico del team romano, insomma, è certamente degno di nota all’interno dello sterminato catalogo dell’App Store e lascia ben sperare per le future produzioni.

Voto: 7,5/10

Traduttore e blogger freelance, adora (s)parlare di videogiochi e musica spaccatimpani tutto il dì. Quando può suona, gioca e legge, di tutto, anche le etichette degli shampoo. Terrore dei recensori e abbassatore di voti seriale, ha brillantemente sostituito le fatture ai suoi amati boss di Dark Souls, respingendo con caparbia ossessione e gioco di scudi qualsiasi backstab della vita sociale.

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