La triste storia dello Steam Controller non è ancora arrivata alla sua conclusione a quanto pare. Valve ha rilasciato la periferica nel 2015 e l’ha ritirata nel 2019, svendendo le ultime rimanenze a causa del suo scarso successo.
A Scuf Gaming però non importa minimamente del successo o meno del controller, ma piuttosto della sua violazione di un brevetto appartenente alla sua divisione Ironburg Inventions. I tasti aggiuntivi che si trovano sul retro dello Steam Controller sono infatti basati sul progetto depositato dalla sussidiaria di Corsair: questo ha decretato la giuria multando Valve per 4 $ milioni, che potrebbero aumentare ulteriormente se la violazione fosse giudicata intenzionale.
L’indifferenza intenzionale di Valve verso la sua violazione è al cuore di questo caso. Valve sapeva che la sua condotta involveva un irragionevole rischio di violazione, ma ha semplicemente deciso di procedere in ogni caso.
Queste le parole dell’avvocato dell’accusa Robert Becker, che evidentemente non intende fermarsi finché la compagnia di Gabe Newell non avrà ripagato per lo meno la royalty dovuta per l’utilizzo del brevetto (Microsoft ha sborsato 6 $ milioni per ottenere la licenza per il suo Xbox Elite controller).
La somma va ad aggiungersi ai 1,6 € milioni di multa ricevuta dalla Commissione Europea per aver violato le leggi anti-trust con la pratica del region-locking (praticata su richiesta dei publisher, che hanno ricevuto a loro volta salate multe).
Insomma, non si tratta di un momento particolarmente fortunato per Valve, almeno dal lato legale, ma siamo sicuri che i prossimi Steam Sale risolleveranno il morale di tutti.
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