Valiant Hearts: The Great War – Hands On

Valiant Hearts: The Great War – Hands On

Ci hanno dato appena il tempo di gustarci il delizioso Child of Light, che quelli di Ubisoft hanno gia in serbo un titolo digital delivery da tenere d’occhio: Valiant Hearts è un’avventura grafica dai tratti action che ha il rhythm nel sangue. Sviluppato in occasione del centenario del primo conflitto mondiale, il titolo ripercorre le lettere e gli artefatti della grande guerra per commemorare i tragici eventi con uno stile leggero e ottimista che vi farà subito innamorare dei suoi protagonisti. Siamo stati invitati da Ubisoft a provare il codice beta in attesa del 25 Giugno, data in cui PCisti e consolari potranno scaricare questa piccola perla dal prezzo contenuto, e queste sono le nostre prime impressioni.

Come ogni guerra che si rispetti, Valiant Hearts comincia dall’addestramento. Nei panni di Emile, un contadino francese costretto ad arruolarsi, impieghiamo pochi minuti per padroneggiare i semplici comandi e abbiamo già un fucile in mano puntato verso il fronte. Parte la carica ai tedeschi, ma prima di poter sparare un singolo colpo,veniamo atterrati da una pallottola e fatti prigionieri. Un inizio drammatico che chiarisce subito la posizione presa dagli autori: la guerra, quella vera, non la si vive negli sparatutto in prima persona, perché più che di pallottole è fatta di storie, e Valiant Hearts ve ne vuole raccontare quattro (e mezzo). Nei primi due livelli che ci hanno permesso di affrontare, vengono gradualmente introdotti gli sfortunati protagonisti: oltre ad Emile c’è Karl, suo cognato, che combatte per la fazione opposta, Freddie l’americano, Anna l’infermiera, che cerca di mostrarci il lato buono del conflitto, ed infine Walt, il mezzo, cane soccorritore il cui aiuto sarà fondamentale per tutto il quartetto. L’intreccio delle loro vite rappresenta il cuore della narrazione ed è supportato da originali visuali a matita, in stile fumettoso, che riproducono in maniera caricaturale fatti e situazioni storicamente accurati.

Spogli di qualsiasi tipo di arma, inizia così la nostra avventura attraverso la desolazione bellica. Non servono parole per dirci cosa fare o dove andare, tutta l’azione viene motivata dal contesto. Ogni personaggio può raccogliere un oggetto per volta e può decidere se lanciarlo, mirando manualmente, oppure utilizzarlo nei posti adeguati. Nonostante le azioni previste siano limitate, la varietà delle situazioni presentate da ogni schema rende soddisfacente ogni successo. Ci ritroviamo così ad intrufolarci dietro le trincee nemiche per sabotare i piani dei nazisti cercando di portare a casa la pelle. Le nostre eroiche gesta vengono premiate con dei costanti popup narrativi, che miscelano sapientemente storia e gameplay, e delle schede informative che descrivono eventi ed oggetti del periodo utilizzando fotografie autentiche. Ogni personaggio sarà protagonista di situazioni coerenti con il suo stile: mentre Karl e Freddie saranno i protagonisti delle scene più concitate, Emile e Anna lasceranno spazio all’azione riflessiva; il primo nascondendosi dallo sguardo nemico in sezioni stealth e la seconda medicando i feriti a ritmo di musica. Quando entra in scena anche il simpatico cagnolone che accompagna la combriccola, le possibilità di interazione aumentano notevolmente, permettendo al protagonista di turno di portare dietro un oggetto supplementare e di azionare marchingegni altrimenti irraggiungibili. I tedeschi non sembrano curarsi del pastore (anch’esso) tedesco, e questo gioca sempre a nostro vantaggio.

Siamo rimasti piacevolmente colpiti da questa piccola nuova IP di Ubisoft. Visuali deliziosamente ironiche riescono a dare spessore ad un messaggio di fondo molto forte e l’occasionale utilizzo di sequenze da rhythm game sottolinea piacevolmente alcuni momenti cruciali. Il gameplay semplice e vario, unito ad una longevità interessante per un titolo scaricabile, ci fanno ben sperare nell’appetibilità del prodotto finale. Purtroppo a livello tecnico abbiamo riscontrato non pochi bug nel codice preview a nostra disposizione, come personaggi invisibili o ostacoli invalicabili, ma non è nulla che non si possa riparare nei giorni che ci separano dalla data di uscita, prevista fra poco più di un mese. Nel complesso siamo contenti della direzione intrapresa da Ubisoft nei confronti del digital delivery, sfornando prodotti magnetici ed originali dal valore artistico rilevante, e siamo sicuri che questo punta e clicca da divano riuscirà a rinfrescare le prime afose giornate estive.

Quando i suoi pollici non interagiscono con periferiche esterne, sono saldamente aggrappati alle sue tavole (a rotelle e senza), hanno scritto una tesi sulla game culture e fanno i super eroi in ambulanza. Oltre ai pollici, è molto fiero del suo naso.

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