Il director del gioco ci sta pensando seriamente…
Perchè ho amato Dark Souls? Perchè non basta premere un unico tasto in continuazione per completarlo, perchè non è un’accozzaglia di Quick Time Event e perchè fino a poco tempo prima del suo sdoganamento era un qualcosa di elitario, come il suo illustre predecessore (Demon’s Souls) e altri titoloni targati From Software che non sono riusciti a guadagnarsi lo status di “mainstream game” (3D Dot Game Heroes tra tutti).
Queste sono le sue parole tratte da un’intervista rilasciata a Metro, nella quale lamenta il suo rammarico di non permettere a qualsiasi gamer di usufruire di Dark Souls, magari senza tener conto del fatto che, aldilà della indubbia qualità del titolo, gran parte dell’attenzione intorno al gioco si è formata proprio grazie al passa parola, al suo essere una chimera, al suo inusuale tasso di difficoltà.
Ha inoltre aggiunto, correggendo il tiro:
“Credo che comunque ai giocatori non piacciano particolarmente i giochi troppo semplici. Ciò che vogliono è un gioco interessante e meritevole di essere giocato, quindi credo sia normale che stress e impedimenti presenti in un gioco interessante tendano a sparire.“
Voi cosa ne pensate? Ha senso, a quasi un anno dall’uscita, introdurre un Easy Mode in uno dei titoli che ha, tra i punti di forza, la sua elevata difficoltà?
Il video riguarda la Prepare To Die Edition, riedizione che ha visto il debutto su PC (dopo una prima uscita console-only) con annessi nuovi, tostissimi contenuti, a breve in uscita anche su Xbox 360 e PS3.
Fonte: Metro