Per una volta, al servizio del bene.
E se GTA decidesse di cambiare le carte in tavola? E se invece di intraprendere la scalata al potere (alla Tony Montana di Scarface, per intenderci) vestissimo una pulitissima uniforme e prestassimo servizio in polizia? Ebbene, qualcuno ci ha pensato a invertire i ruoli e a farci sgominare le varie gang di Averno City, nell’intrigante titolo d’azione sandbox chiamato The Precinct.
E questo action poliziesco dalle tinte noir con visuale isometrica, per forza di cose, ci richiama alla mente i primi Grand Theft Auto, almeno per quel che concerne la visuale isometrica e la città pulsante di criminalità. L’idea di per sé, come vedremo, è decisamente originale: per la prima volta interpreteremo il ruolo del paladino della giustizia, disseminando ovunque la correttezza e l’imparzialità.
Da una semplice multa per divieto di sosta a sgominare una gang: questo e non solo potremo fare in The Precinct, che ci è sembrato un titolo con una sua forte identità, anche se pecca di una ripetitività ben evidente e di evidenti limiti di gameplay per un sandbox.
Nonostante tutto, abbiamo vissuto un’avventura tutto sommato piacevole, leggendo i cosiddetti diritti di ogni cittadino americano prima dell’arresto… con poca felicità della parte che ha commesso il crimine, ma questo ci sembrava chiaro.
Da gamelife e GameStop è inoltre disponibile la Limited Edition di The Precinct. È disponibile online su PS5 e Xbox Series X.

Essere chiamati “Kid” dal nostro partner ci fa già comprendere il ruolo che avremo nel nostro lavoro di pattuglia nelle strade di Averno City, una città pervasa da gang e criminalità in ogni angolo (e qui non abbiamo Batman a darci man forte, ma questa è un’altra storia). Siamo dunque degli agenti, Nick Cordell Jr. per la precisione, un poliziotto in erba che ha appena lasciato l’accademia ed è stato “premiato” con lavori di pattuglia in difesa dei cittadini.
Oltre che per vocazione, il nostro eroe è entrato in polizia anche per risolvere l’omicidio del suo amato padre, avvenuto mentre era in servizio. E non sarà certo facile essere un buon poliziotto e vivere con il fardello della “vendetta”, se così possiamo definirla. The Precinct (letteralmente distretto) ci offre una fedele ricostruzione di quelli che furono i film polizieschi degli anni ’80, a partire dalle divise fino ad arrivare alle soffuse luci al neon dei vari quartieri (tra cui anche China Town e una sorta di Little Italy).
E la nostra caccia al crimine parte dal basso, dalla gavetta, dall’affiancamento di un poliziotto già veterano, il sergente Leo Kelly, che ci fornirà i rudimentali per diventare dei veri cop americani (che emozione!). Il primo aspetto da tenere in considerazione è quello di rispondere alle varie chiamate dalla centrale, non prima però di aver ingollato diversi Hot Dog al chioschetto ai bordi della strada. Preso l’incarico si salta in auto e, come unità 84, ci si reca sul luogo del misfatto.
The Precinct è un vero e proprio tributo ai film polizieschi degli anni ’80
Dunque una sparatoria, il sergente Kelly ci invita a ripararci, perché la banda all’interno della banca non sembra proprio che voglia arrendersi senza sparare. Alcuni poliziotti non ce l’hanno fatta, allora ecco che possiamo tirar fuori la nostra pistola di servizio, la 0.38 Police Special Revolver e mettere a tacere i cattivoni prima che compiano qualche altro atroce crimine.

Questo è solo uno dei racconti che potremo vivere nella nostra vita in The Precinct, un gioco decisamente procedurale e suddiviso in giornate dedite al pattugliamento. Infatti, la mattina verremo chiamati dalla comandante di guardia per decidere insieme il turno di servizio: saremo tenuti a pattugliare la zona designata, a rispondere alle chiamate della Centrale e rimanere sempre vigili sui crimini che possono scatenarsi da un momento all’altro.
Ovviamente, ci è consentito di essere molto discreti nel rispondere ai vari incidenti, e rifiutare le varie chiamate se si è impegnati in un caso assai complicato, come una sparatoria o l’inseguimento di un bandito. Alla fine di ogni turno, si otterranno svariati punti esperienza (XP), che andranno ad aumentare il nostro grado, sbloccare nuovi tipi di turni, armi, veicoli e potenziamenti per il nostro aspirante eroe.
Le giornate di lavoro in The Precinct si rivelano sempre molto movimentate, come giusto che sia d’altro canto: non è mica semplice essere dei poliziotti tutto d’un pezzo. Le attività che potremo svolgere sono molteplici: ad esempio, il nostro compito della giornata potrebbe essere dedicato al rispetto dei parcheggi e multare chiunque sosti troppo vicino a un incrocio oppure in zone con parchimetro scaduto (e per una volta ci siamo divertiti nel farlo). Ebbene, non saremo limitati a fare solo questo, ma potremo intervenire per ogni tipo d’infrazione, abbandonando provvisoriamente i nostri compiti per dedicarci a chiamate che meritano la priorità.

Quello che si vive è proprio la vita di un poliziotto, si riesce davvero a sentire la tensione e la frenesia che caratterizzano le persone che hanno deciso di votare la propria vita alla giustizia. E i reati non sono certo pochi: potremo fermare dei furti d’auto, inseguire persone alla guida in stato di ebrezza, catturare fuggitivi e mettere le manette a spacciatori negli angoli delle strade.
E da buoni poliziotti come siamo, potremo ovviamente fermare chiunque vogliamo (meglio se criminali) e iniziare a usare la nostra arma migliore: il distintivo. Una volta accertato con la Centrale dei precedenti penali, si procede alla perquisizione per scoprire se il soggetto ha con sé degli oggetti illegali, come armi o sostanze stupefacenti. Una volta verificati i capi di accusa, come ad esempio “il furto d’auto”, si procedere all’arresto. Le manette sono ora ai polsi e scortare il nuovo detenuto alla centrale è una cosa comune per ogni poliziotto che si rispetti.

Svolgere il nostro lavoro dunque ci premierà con svariati punti esperienza, che ci permetteranno di potenziarci e dimostrare di essere l’unità più intraprendete della ACPD. Attenzione però, nel caso in cui sbagliassimo a giudicare il cattivone, ci verranno decurtati dei punti nel computo totale. Nulla di tremendo, ma pensate a lasciare libero un criminale o a fargli semplicemente una multa… è più da “poliziotti corrotti”, non vi pare?
L’idea messa in scena con The Precinct è decisamente originale
Muoversi per le strade è appagante, dobbiamo dirlo, è solo che a lungo andare tutto questo potrebbe risultare assai ripetitivo e farvi sopraggiungere un po’ di noia. Anche se è vero che potremo girare liberamente lungo le strade di Averno, andando anche oltre il nostro orario di pattuglia, non c’è altro da fare oltre i classici lavori di routine. Vero che ci sono alcuni eventi su mappa, come un time trial e gare clandestine sotto copertura che ci permetteranno di guadagnare nuovi punti esperienza… ma, dopotutto, niente di così eclatante.

Lato gameplay, The Precinct è tutto sommato piacevole, anche se bisogna amare le visuali isometriche che faranno da padrone per tutta la storia che si aggira intorno alle 10/12 ore (escludendo tutte le esplorazioni e i punti di interesse sulla mappa). Tutta l’avventura sembra comunque condurre lungo un unico binario, quello di mettere a tacere le bande che si stagliano in ogni angolo, come i Crimson Serpent o i Jawheads. Dopo aver arrestato un certo numero di membri della banda, si attiveranno le missioni dei membri delle gang, fino allo scontro con il boss da mettere in gattabuia.
In questa esperienza ci sono tuttavia delle incertezze: la guida non è così immediata e ci è sembrato, in più di un occasione, che le auto slittassero sull’asfalto. In altri termini, la fisicità in questo senso non ci è molto piaciuta e non sono mancati momenti in cui la nostra auto si incastrasse letteralmente su un’altra, oppure si cappottasse improvvisamente senza una giusta causa.
Anche il sistema di mira con le armi da fuoco appare assai impreciso e non si riesce a mettere sempre a fuoco l’avversario. Molto difficile dunque eseguire dei precisi colpi alla testa o ferire l’avversario in punti specifici prima di arrestarlo. Un altro aspetto che ci ha lasciato perplessi è dovuto alla mancata implementazione delle conseguenze da poliziotto: potremo sfasciare marciapiedi, abbattere lampioni e talvolta anche investire dei pedoni in auto. Il nostro protagonista non avrà una “fama”, quindi non subirà delle conseguenze nella sua fedina penale, e questo ci è sembrato davvero strano.
Forse così sarebbe stato un gioco fin troppo ligio al dovere? Dopotutto siamo o non siamo dei poliziotti? Abbiamo le nostre responsabilità, o no?

Lato visivo e sonoro, direi che siamo su dei buoni livelli, con musiche squisitamente noir e che trasportano nella frenesia dei migliori film polizieschi degli anni ’80. Graficamente, non crediamo si potesse fare meglio di così per un titolo del genere, anche se alcuni dettagli non ci sono sembrati sempre perfetti.
I dialoghi sono ben scritti, anche se, forse forse, spezzano un po’ il ritmo di gioco: un approccio in stile fumetto americano avrebbe donato a questa produzione un tocco più… raffinato. E a proposito di questo, The Precinct non è localizzato in italiano, nemmeno nei sottotitoli. E questa è una vecchia storia, che lascia indietro sempre il nostro Bel Paese a dispetto di tutti gli altri.
Per chi mastica l’inglese non è assolutamente un problema, ma tutti gli altri si sentiranno per forza di cose tagliati fuori. Su questo aspetto ci sentiamo sempre in dovere di dirlo, soprattutto quando i sottotitoli sono presenti in tutti gli altri idiomi tranne che nel nostro.
Conclusioni
Dopo l’intrigante sandbox action game American Fuggitive, ecco che i ragazzi di Fallen Tree Games ritornano con un nuovo esponente del genere, questa volta facendoci indossare la divisa di un poliziotto che muoverà i primi passi ad Averno City. The Precinct è un vero e proprio tributo ai film polizieschi degli anni ’80, che ci permetterà di lanciarci in inseguimenti al cardiopalma e fermare pericolosi criminali mettendogli un bel paio di manette, non prima di averli perquisiti, sia chiaro.
Non solo, questo ambizioso sandbox prova a farci vivere a 360 gradi la vita di un poliziotto, che risulta divertente e appagante almeno nelle prime fasi, fin quando non entra in gioco una certa ripetitività. Bisogna ammettere che rispondere alle chiamate, fare le multe, chiamare i rinforzi e indagare sulle gang di una città difficile è stato decisamente originale.
The Precinct rappresenta qualcosa di nuovo nel palcoscenico videoludico su cui, però, andava prestata maggiore attenzione in certe fasi di realizzazione.
Potete trovarlo online in store su PS5 e Xbox Series.

Good
+Una città anni '80 che pullula di criminali e luci al neon+Finalmente dalla parte dei buoni+È come ritrovarsi in un vecchio GTA condito con del True Crime+Riesce a intrattenere e risulta a tratti adrenalinico...Bad
-… anche se potrebbe risultare parecchio ridondante-I sistemi di guida e di mira presentano qualche incertezza-Qualche bug qua e là durante l'avventura-Assenza della lingua italiana, ancora
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