The Last of Us Part II – Recensione PC

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Un porting di qualità per l'ultimo capitolo di The Last of Us

Negli ultimi decenni, pochi studi hanno lasciato un segno così profondo nell’industria videoludica come Naughty Dog. Da Crash Bandicoot a Jak and Daxter, fino ai più maturi Uncharted e The Last of Us, il team californiano ha saputo evolversi e ridefinire continuamente gli standard del medium, spingendo la narrazione interattiva verso nuove vette.

Tra i suoi titoli più discussi e divisivi spicca proprio The Last of Us Part II, un sequel che, fin dalla sua uscita su PlayStation 4 nel 2020, ha generato dibattiti accesissimi tra critica e pubblico. Il successivo aggiornamento per PlayStation 5 ha migliorato la resa tecnica e le performance del titolo, ma è solo oggi che il viaggio di Ellie e Abby si prepara a raggiungere un nuovo pubblico, grazie all’arrivo su PC.

Il porting di The Last of Us Part II Remastered è il frutto di una collaborazione tra Naughty Dog e Nixxes Software, team noto per aver curato alcune delle migliori conversioni PC degli ultimi anni. Un lavoro che promette di portare il capolavoro di Neil Druckmann su una piattaforma capace di spingere ancora più in alto il livello tecnico e le possibilità di personalizzazione.

Ma come si comporta davvero questa versione su Personal Computer? Il passaggio dal mondo console all’hardware più variegato dei PC è stato gestito con la cura che ci si aspetterebbe? E, soprattutto, questa remastered è davvero il modo definitivo di vivere l’avventura di Ellie e Abby?

È tempo di scoprirlo.

Per quanto riguarda la storia e il comparto narrativo di The Last of Us Part II Remastered, non ci soffermeremo troppo: il nostro Lorenzo ne ha già parlato in dettaglio nella recensione della versione PlayStation 5 (che trovate da GameLife e Gamestop qui), analizzando a fondo la trama e i temi del gioco. Per evitare di ripeterci, in questa sede ci concentreremo esclusivamente sulle migliorie tecniche e sulle ottimizzazioni introdotte su PC. Se volete approfondire l’aspetto narrativo, vi invitiamo a leggere la sua recensione completa a questo link.

Comunque sia, se c’è uno studio che negli ultimi anni ha affinato l’arte del porting su PC, quello è sicuramente Nixxes Software. Il team olandese, acquisito da Sony nel 2021, ha già lavorato su conversioni importanti come Marvel’s Spider-Man Remastered e Horizon Zero Dawn, con risultati altalenanti ma in continua crescita. Con The Last of Us Part II Remastered, Nixxes si è trovato davanti a una sfida impegnativa: mantenere l’altissima qualità tecnica e narrativa del titolo originale, garantendo allo stesso tempo le prestazioni e la flessibilità che il pubblico PC si aspetta.

Per chi ha già giocato alla versione PlayStation 5, le novità non sono moltissime, ma le migliorie tecniche e le opzioni aggiuntive rendono questa edizione la più completa disponibile. Il gioco non richiederà un account PlayStation Network per essere avviato su PC, una scelta che potrebbe fare la felicità di chi teme eccessivi vincoli all’ecosistema Sony.

Sul fronte grafico, invece, troviamo una serie di ottimizzazioni mirate a sfruttare l’hardware più performante, con supporto a DLSS 3 di NVIDIA e FSR 3.1 di AMD per l’upscaling e la generazione di frame, oltre alla compatibilità con Intel XeSS. Questo significa che, almeno sulla carta, il titolo dovrebbe essere scalabile su una vasta gamma di configurazioni, dai sistemi di fascia alta fino a quelli più modesti.

Il supporto agli schermi ultrawide, l’integrazione con l’HDR e un menu avanzato per la gestione delle impostazioni grafiche garantiscono un’ampia possibilità di personalizzazione, permettendo ai giocatori e alle giocatrici di trovare il perfetto equilibrio tra qualità visiva e performance. Inoltre, la versione PC mantiene l’integrazione con il controller DualSense di PlayStation 5, offrendo feedback aptico e grilletti adattivi per chi desidera un’esperienza più immersiva con la periferica ufficiale di Sony.

Per chi ha già giocato alla versione PlayStation 5, le novità non sono moltissime

Ma l’aspetto su cui Naughty Dog ha sempre insistito, e che in questa edizione riceve ulteriori miglioramenti, è l’accessibilità: accanto alle già numerose opzioni introdotte nelle versioni console, su PC troviamo il Descriptive Audio, che fornisce una narrazione dettagliata di ciò che accade su schermo, e l’innovativa funzione Speech to Vibrations, che traduce i dialoghi in segnali tattili attraverso il controller, migliorando l’esperienza per i giocatori con disabilità uditive.

Il vero punto di forza di questa versione PC è senza dubbio il supporto alle più avanzate tecnologie di upscaling e frame generation. Come già visto in altri porting recenti, Nvidia DLSS 3 rappresenta la novità più rilevante, offrendo un notevole boost alle prestazioni grazie alla sua capacità di aumentare il framerate senza compromettere la qualità visiva. A questo si affiancano il supporto ad AMD FSR 3.1 e FSR 4, garantendo un’ottimizzazione su un’ampia gamma di configurazioni hardware. Non manca la possibilità di personalizzare a fondo l’esperienza grafica, con opzioni dedicate per Texture Quality, LOD Distance Range, Volumetric Quality, Shadow Quality, Ambient Occlusion e Reflections Quality.

A rendere il tutto ancora più immersivo c’è il pieno supporto agli Ultrawide Monitor, permettendo di esplorare le vaste ambientazioni di Jackson e Seattle con formati fino a 48:9 e compatibilità con setup multi-schermo. Ovviamente, per chi cerca il massimo della resa visiva, il gioco è in grado di raggiungere la risoluzione 4K nativa, mentre la possibilità di impostare un framerate sbloccato e il supporto a DirectStorage garantiscono caricamenti più rapidi e una maggiore fluidità generale. Infine, l’esperienza è arricchita dal 3D Audio, che avvolge i giocatori e le giocatrici in ogni momento di tensione e negli istanti più intimi della storia.

La versione PC di The Last of Us Part II Remastered introduce una serie di nuove opzioni di personalizzazione dei comandi, pensate per garantire la massima flessibilità ai giocatori e alle giocatrici. Oltre al supporto completo per mouse e tastiera, il gioco offre rimappatura completa dei controlli, la possibilità di assegnare binding primari e secondari, e persino una modalità adattiva che permette di combinare l’uso di tastiera e controller per una maggiore accessibilità. Naturalmente, il titolo supporta anche gamepad di terze parti, consentendo a tutti di trovare la configurazione ideale per affrontare l’avventura di Ellie e Abby nel modo più comodo possibile.

Il punto di forza di questa versione PC è senza dubbio il supporto alle più avanzate tecnologie di upscaling e frame generation

Un’altra grande aggiunta per questa edizione è l’espansione della modalità roguelike No Return, che ora include quattro nuove mappe ispirate a scenari chiave della campagna principale. Overlook è ambientata su un promontorio sopra Seattle e sfrutta un level design verticale per offrire un’esperienza tattica più dinamica. School ripropone la scuola elementare abbandonata dove Ellie e Dina combattono contro il W.L.F., mentre Streets trasporta i giocatori nel quartiere in rovina di Hillcrest, tra edifici crollati e vegetazione selvaggia. Infine, Nest è un luogo infestato dagli Infetti, familiare a chi ha vissuto la campagna nei panni di Abby. Queste nuove ambientazioni ampliano ulteriormente le possibilità strategiche e la varietà delle sfide, arricchendo un’esperienza già apprezzata su PlayStation 5 e accolta con entusiasmo dalla community.

Inoltre, chi sceglierà di collegare il proprio account PlayStation Network sulla versione PC riceverà 50 punti bonus da spendere per sbloccare contenuti extra nel gioco, insieme a una skin esclusiva per Ellie, ispirata alla giacca indossata da Jordan A. Mun, protagonista del nuovo titolo in sviluppo presso Naughty Dog, Intergalactic: The Heretic Prophet.

Nixxes e Naughty Dog hanno comunque pensato a chi gioca su PS5, perché tutto il nuovo contenuto di No Return, inclusi i trofei aggiuntivi e alcune correzioni di bug, sarà disponibile gratuitamente anche sulla console Sony attraverso la patch 2.0.0, che verrà rilasciata in contemporanea con il lancio della versione PC. Sostanzialmente però questa decisione sta a significare che, almeno a livello contenutistico, non ci sono esclusive per la versione PC del gioco.

Passiamo ora a uno degli aspetti più importanti per i giocatori e le giocatrici PC: le prestazioni. Fortunatamente, The Last of Us Part II Remastered si presenta in una forma decisamente solida, evitando alcuni degli inciampi che hanno caratterizzato precedenti porting Sony, come The Last of Us Part I al lancio o Horizon Zero Dawn nelle sue prime settimane su PC. Grazie all’integrazione delle tecnologie NVIDIA DLSS 3 e AMD FSR 3.1, i giocatori con hardware compatibile possono beneficiare di upscaling avanzato e generazione di frame, migliorando le performance senza sacrificare troppo la qualità visiva. Tuttavia, è importante sottolineare che per ottenere il massimo da queste tecnologie è necessario possedere una GPU recente, in particolare della serie RTX 40/50 per sfruttare appieno il Frame Generation di NVIDIA. Chi utilizza hardware più datato potrebbe comunque ottenere buoni risultati, ma senza le stesse ottimizzazioni avanzate.

The Last of Us Part II Remastered si presenta in una forma decisamente solida

Dal punto di vista grafico, il gioco si conferma un punto di riferimento nel settore. Se il vostro PC è sufficientemente potente, sarete accolti da texture ad altissima definizione, modelli dettagliati, ombre realistiche e una gestione della luce impressionante, il tutto reso ancora più immersivo dal supporto a HDR e risoluzioni Ultrawide, che permettono di godere di panorami mozzafiato e di una maggiore immersione nei vasti ambienti di Jackson e Seattle.

Sul fronte della stabilità, The Last of Us Part II Remastered dimostra un’ottima ottimizzazione. Durante i nostri test non abbiamo riscontrato crash o bug gravi, e il frame rate è rimasto stabile anche nelle situazioni più concitate, salvo qualche calo sporadico nelle configurazioni meno potenti. È chiaro che il gioco è stato progettato con attenzione al dettaglio per garantire un’esperienza fluida su una vasta gamma di configurazioni hardware. Certo, qualche piccolo glitch grafico può sempre capitare, ma nulla che possa compromettere il coinvolgimento o l’esperienza complessiva. Inoltre, considerando il supporto continuo di Naughty Dog e Nixxes, è probabile che eventuali problemi minori vengano risolti rapidamente con patch future.

In sintesi, questo porting per PC si distingue per una buona scalabilità e prestazioni solide, rendendolo un’ottima opzione per chi vuole vivere (o rivivere) la storia di Ellie e Abby con il massimo della qualità visiva possibile.

Conclusioni

The Last of Us Part II Remastered su PC rappresenta un’ulteriore dimostrazione di come Naughty Dog e Nixxes stiano affinando sempre più la loro capacità di portare le grandi esclusive PlayStation su un pubblico più ampio. Il gioco conserva tutta la sua potenza narrativa e il suo gameplay intenso, migliorandosi sotto il profilo tecnico grazie a una serie di ottimizzazioni pensate per sfruttare al meglio le potenzialità del PC. Le aggiunte specifiche per questa versione, come il supporto a DLSS 3, FSR 3.1, DirectStorage e risoluzioni Ultrawide, nonché le numerose opzioni di personalizzazione dei comandi, dimostrano un’attenzione al dettaglio che non sempre abbiamo visto nei porting precedenti di Sony.

Certo, chi ha già giocato alla versione Remastered su PlayStation 5 non troverà grandi rivoluzioni, e la qualità dell’esperienza dipenderà molto dall’hardware a disposizione. Ma per chi non ha mai avuto l’opportunità di vivere questa storia o per chi desidera rigiocarla con prestazioni superiori e una maggiore libertà di personalizzazione, questa edizione rappresenta senza dubbio la versione definitiva del gioco.

Con un comparto tecnico solido, un’ottima scalabilità su diverse configurazioni e il supporto continuo di Naughty Dog, The Last of Us Part II Remastered su PC è una delle migliori conversioni che Sony abbia realizzato finora. Se il vostro sistema è all’altezza, preparatevi a immergervi in uno dei giochi più intensi, emozionanti e divisivi degli ultimi anni, ora con il massimo della qualità possibile.

  • Good
    +Ben ottimizzato
    +Visivamente stupefacente
    +Estremamente accessibile
  • Bad
    -Necessita di hardware aggiornato
  • 8.5 Superbo

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Conclusioni

The Last of Us Part II Remastered su PC rappresenta un’ulteriore dimostrazione di come Naughty Dog e Nixxes stiano affinando sempre più la loro capacità di portare le grandi esclusive PlayStation su un pubblico più ampio. Il gioco conserva tutta la sua potenza narrativa e il suo gameplay intenso, migliorandosi sotto il profilo tecnico grazie a una serie di ottimizzazioni pensate per sfruttare al meglio le potenzialità del PC. Le aggiunte specifiche per questa versione, come il supporto a DLSS 3, FSR 3.1, DirectStorage e risoluzioni Ultrawide, nonché le numerose opzioni di personalizzazione dei comandi, dimostrano un’attenzione al dettaglio che non sempre abbiamo visto nei porting precedenti di Sony.

Certo, chi ha già giocato alla versione Remastered su PlayStation 5 non troverà grandi rivoluzioni, e la qualità dell’esperienza dipenderà molto dall’hardware a disposizione. Ma per chi non ha mai avuto l’opportunità di vivere questa storia o per chi desidera rigiocarla con prestazioni superiori e una maggiore libertà di personalizzazione, questa edizione rappresenta senza dubbio la versione definitiva del gioco.

Con un comparto tecnico solido, un’ottima scalabilità su diverse configurazioni e il supporto continuo di Naughty Dog, The Last of Us Part II Remastered su PC è una delle migliori conversioni che Sony abbia realizzato finora. Se il vostro sistema è all’altezza, preparatevi a immergervi in uno dei giochi più intensi, emozionanti e divisivi degli ultimi anni, ora con il massimo della qualità possibile.

  • Good
    +Ben ottimizzato
    +Visivamente stupefacente
    +Estremamente accessibile
  • Bad
    -Necessita di hardware aggiornato
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