Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder’s Revenge – Recensione

Potere tartaruga!

Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder’s Revenge – Recensione
Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder’s Revenge – Recensione
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Teenage Mutant Ninja Turtles è una di quelle serie animate che è già un pezzo di storia… e che storia! Verso la fine degli anni ’80 degli scatenati bambini (ora adulti nerd, probabilmente), facevano a gara per accaparrarsi il miglior posto dinnanzi a tubi catodici che echeggiavano la sigla: “Ninja, vuoi la pace e qui trionferà, ninja, mai li fermerà”.

Un viaggio doveroso nei ricordi (anche perché chi vi scrive non se ne perdeva un solo episodio) quando si parla delle Tartarughe Ninja alla Riscossa, quelle del 1987, quelle classiche, amate da tutti.

E Tribute Games e DotEmu (questi ultimi dietro ai sequel quali Street of Rage 4 e Windjammers 2) sono riusciti a radunare le “vecchie tartarughe” in un riuscitissimo picchiaduro a scorrimento che trae ispirazione dai titoli classici come Turtles in Time, probabilmente uno dei titoli più riusciti e amati dai fan.

Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder’s Revenge, sin dal suo annuncio, ha fatto letteralmente impazzire i fan di tutto il mondo e, ora che abbiamo visitato tutta New York (e mangiato pizza a volontà), sappiate che… ne vale davvero la pena. Cowabunga!

Quattro tartarughe, per difendere la Terra…

Cambiano i tempi ma non i cattivoni principali: Bebop e Rocksteady fanno irruzione a Canale 6 per rubare delle attrezzatura al fine di mettere in scena l’ultimo funesto piano di Krang e Shredder. Nei panni dei 4 mitici fratelli, ma anche del maestro Splinter e, per la prima volta, di April O’Neil, dovremo fiondarci nella Grande Mela passando tra tetti, strade, fogne e… la Dimensione X.

Insomma, una trama in pieno stile tartaruga, ma soprattutto ben scritta e ricca di nostalgia, nonostante i dialoghi siano ridotti al minimo. Anche perché, lo scopo del gioco è quello di ridurre in poltiglia la nemesi di Splinter e tutti i  tirapiedi del piede (scusate il gioco di parole) al suo seguito.

Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder’s Revenge è un picchiaduro a scorrimento davvero ben riuscito

Dopo aver assistito alla intro cinematic impregnata di nostalgia grazie anche alla colonna sonora storica, saremo messi dinnanzi a due scelte: giocare la modalità storia o affrontare l’impegnativo arcade.

Ma andiamo con ordine e partiamo proprio dalla storia: una volta scelto il nostro personaggio preferito potremo spostarci su una mappa in pixel art in stile Super Mario e scegliere in modo sequenziale il livello da affrontare.

In ogni episodio di Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder’s Revenge, oltre ad affrontare un esercito di supercattivi pronti a farci la pelle, potremo raccogliere dei mirati collezionabili (molto semplici da trovare in realtà) da consegnare ad alcuni dei personaggi della serie, non prima di averli liberati.

Per farvi un esempio, in determinati livelli dovremo raccogliere delle vecchie videocassette per il riluttante reporter Vernon Fenwick, che a suo dire sono ricche di informazioni importanti (ne siamo sicuri?). Consegnare tutti i collezionabili ci permetterà di ottenere dei punti ricompensa, molto utili per acquisire nuove abilità per i nostri iconici eroi.

Anche se in modo molto semplice, ogni personaggio può raggiungere 10 livelli di potenza che si traduce con nuovi attacchi, punti ferita extra e più vite. Dunque, far man bassa di cattivoni, salvare facce amiche e raccogliere i collezionabili ci permetteranno di essere ancora più letali nei vari episodi.

I partner possono condividere l’energia con un semplice gesto

E come funziona il conteggio delle vite? Ogni volta che affronteremo una nuova zona ne avremo un numero prestabilito e, una volta esaurite, sarà Game Over. Rimane scontato che qualora scegliessimo la difficoltà più alta tra le tre disponibili, dovremo impegnarci maggiormente per vedere i titoli di coda.

Che sbadati, non vi abbiamo ancora parlato del combat system molto legato alle meccaniche degli anni d’oro del genere ma rivoluzionato per renderlo perfetto per i tempi moderni. In parole povere, quando si ha il controller tra le mani si riesce ad avere il pieno controllo del personaggio selezionato, complice una perfetta programmazione delle hitbox.

Anche se le combo e le tecniche si eseguono nello stesso modo, ogni personaggio ha le sue caratteristiche peculiari: chi è più predisposto per gli attacchi dalla lunga distanza o chi è più veloce in combattimento. Siamo rimasti sorpresi dallo stile di April, che combatte a suon di “microfonate”: ma già dalla serie animata la giornalista ha sempre mostrato un certo carisma.

Rispetto al grande classico Turtles in Time, in Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder’s Revenge è stata introdotta la cosiddetta “Potenza Ninja”, ovvero una colonnina che andrà a riempirsi fino a un massimo di 3 livelli che ci consente di scagliare attacchi incredibili. Inoltre, potremo anche ricaricarla schernendo l’avversario con la classica provocazione: e i nostri mutanti adolescenti sono bravissimi in questo.

Ma un buon gioco delle Tartarughe Ninja che si rispetti deve essere giocato in cooperativa. Anche se in solitaria potrebbe essere interessante, condividere la pizza con gli amici ha tutto un altro sapore. Pensate che, intraprendendo la storia a 2 giocatori, potrete lanciare e letteralmente “palleggiare” gli indisponenti villain e aumentare sorprendentemente il contatore delle combo (pensate cosa potreste combinare in 6). Inoltre il gioco cooperativo permette anche di rianimare gli alleati offrendo un succulento quarto di pizza.

E qualora preferissimo giocare online, niente paura: potremo creare il nostro gruppo e invitare gli amici, oppure cercare compagni completamente casuali. L’aspetto che ci ha colpito maggiormente è il crossplay (al momento tra PC e Xbox, ma non vuol dire che non venga implementato in futuro con Switch e PS4), ovvero fare squadra attraverso le altre piattaforme e combattere con un numero maggiore di alleati. Durante la nostra prova, in compagnia di un altro giocatore online, non abbiamo notato grossi intoppi a parte qualche lievissimo lag di connessione.

Abbiamo completato tutta la storia di Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder’s Revenge in meno di 3 ore a difficoltà normale raccogliendo il possibile, un conteggio giusto per questo genere di produzione. Anche perché, la longevità del titolo è data dal miglioramento dei vari punteggi, soprattutto nella modalità classica, quella arcade.

E per incrementare notevolmente questo valore potremo soffermarci sulle sfide di ogni episodio, come ad esempio non farsi mai ferire in tutto il livello o sconfiggere 15 nemici usando attacchi in salto. Alcune si dimostrano davvero ostiche, ma siamo sicuri che i giocatori più ambiziosi riusciranno in questa impresa.

Anche nell’arcade potremo scegliere la difficoltà iniziale ma, qualora esaurissimo tutte le vite a nostra disposizione (e i 3 continua) sarà definitivamente game over senza possibilità di riprendere da dove eravamo stati malamente malmenati. Questa modalità di Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder’s Revenge riprende tutte le caratteristiche del tempo: guadagnare una vita ogni 200 nemici sconfitti, una sola barra di “Potenza Ninja” e nemici agguerriti.

Un degno capitolo moderno che pesca a piene mani dai titoli classici della saga TMNT

Conoscere bene il livello, la strategia dei nemici e le boss battle di fine area sarà fondamentale per uscirne trionfanti. Questo vuol dire che il titolo diventa maggiormente interessante soprattutto per coloro che cercano una vera sfida, specialmente alla difficoltà più alta.

Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder’s Revenge è un picchiaduro a scorrimento davvero ben riuscito, con un comparto grafico in pixel art da lasciare estasiati e che propone tante di quelle vecchie conoscenze che avevamo rimosso, come Metalhead, Captain Zorax e Leatherhead. C’è una buona varietà di avversari, ma siamo sicuri che qualche altro iconico nemico non avrebbe guastato.

Se volessimo trovare altri piccoli difetti, avremo volentieri gradito gli shuriken, dato che in diverse produzioni i fratelli Ninja li usano spesso, e una maggiore interattività con gli scenari del gioco: come sollevare casse o utilizzare oggetti come armi contundenti.

A conti fatti, il titolo di Tribute Games e DotEmu è adatto a ogni tipo di videogiocatore, con una difficoltà scalabile in base alle proprie “capacità videoludiche”. Tutto questo dimostra che dietro c’è una forte conoscenza della materia, del picchiaduro a scorrimento, che con questa chiave moderna riuscirà ad attirare al genere una platea sempre più ampia di nuove leve.

Conclusioni

Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder’s Revenge è un signor picchiaduro a scorrimento, un degno capitolo moderno che pesca a piene mani dai titoli classici della saga TMNT. Un lavoro a tratti nostalgico dalla magnifica grafica in pixel art, capace di dare una ventata di freschezza a un genere che per noi rimane intramontabile.

Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder’s Revenge ci mette nei panni di ben 7 personaggi selezionabili con modalità online fino a 6 giocatori in contemporanea (con tanto di crossplatform). Sul fronte del combat system siamo rimasti colpiti positivamente anche se una maggiore interazione con gli elementi dello scenario non avrebbe guastato.

L’esperienza può essere completata velocemente, ma la longevità del titolo è data dal miglioramento dei propri punteggi e dalla condivisione dell’esperienza con gli amici. Un bel tuffo nel passato in chiave moderna che ci fa comprendere quanto l’era dei cabinati era assolutamente meravigliosa.

Bentornate, Tartarughe Ninja!

Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder’s Revenge è disponibile in versione scatolata da GameStop. E avete già visto la raccolta con tanti giochi delle tartarughe chiamata Cowabunga Collection?

Good

  • Gameplay vecchia scuola con meccaniche moderne
  • Grafica Pixel Art azzeccatissima
  • Tanta conoscenza della serie classica del 1987
  • Modalità multiplayer fino a 6 giocatori e crossplay
  • Il ritorno delle Tartarughe Ninja

Bad

  • Tanti personaggi giocanti su schermo creano un po' di confusione
  • Maggiore interazione con gli scenari
8

Imperdibile

Da quando ha viaggiato nel tempo a bordo della Time Machine DeLorean DMC-12 la sua vita è cambiata radicalmente. Amante dei viaggi del tempo, predilige le console dai tempi del NES.

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