Tales From The Borderlands – Episode 4: Escape Plan Bravo – Recensione

Tales From The Borderlands – Episode 4: Escape Plan Bravo – Recensione

Siamo in discesa. Superata la boa centrale di metà serie con il terzo episodio, “Catch a Ride, Rhys e Fiona tornano nella lande desolate di Borderlands per continuare a raccontarci la loro storia. Penultimo appuntamento quindi per il titolo di Telltale dedicato al capolavoro di Gearbox, che con un po’ di tristezza nel cuore ci porterà verso le fasi finali di questa avventura.

Per l’occasione, le peripezie e la sfortuna dei nostri eroi ci porteranno addirittura su Helios, la base lunare su cui è in parte ambientato il (più o meno) recente Borderlands The Pre-Sequel.
Ci sono ancora tanti misteri da dover svelare, ma soprattutto ci sono ancora tanti pericoli da dover evitare o affrontare. In questi, primo fra tutti è di certo il fantasma di un pazzo assassino psicopatico che continua ad annidarsi all’interno della testa del nostro amico Rhys… Sarà il caso di dare retta a questa spettrale vocina accettando il suo aiuto, oppure è meglio non fidarsi ed evitare le subdole trappole che quella mente malata potrebbe escogitare?


 ATTENZIONE: il seguente articolo potrebbe contenere degli spoiler.


Al termine della scorsa puntata, il nostro gruppo di amici si era ritrovato praticamente sopraffatto da Vallory e dai suoi scagnozzi. Fiona era schiacciata sotto un pesante lanciarazzi, Athena ferita in chissà quali condizioni, Vaughn era disperso (più o meno), e Rhys e Sasha erano sotto il tiro di un bel po’ di fucili e pistole… Gortys cerca di fare qualunque cosa per salvare i propri amici, ma pare non ci siano molte alternative per il gruppo, se non quella di vuotare il sacco ed aiutare la grasson… ehm… aiutare la signora col lanciarazzi a raggiungere la Cripta del Viaggiatore. Per poterci riuscire però, Gortys ha bisogno di recuperare un ultimo upgrade, che in base alla informazioni in suo possesso dovrebbe trovarsi su Helios, una specie di satellite della luna di Pandora che fa sede principale della Hyperion.

Costretti quindi a portare a termine la missione evitando ogni eventuale e possibile fallimento, i nostri vengono a sapere da una fonte attendibile che l’upgrade si trova proprio nel vecchio ufficio di Handsome Jack. A Rhys va quindi il compito di escogitare un piano a prova di bomba, cosa che stranamente questa volta sembra riuscirgli particolarmente bene… (almeno a livello teorico)
La storia è semplice: Fiona e Sasha si occuperanno di trovare una nave spaziale per raggiungere Helios, mentre Rhys andrà a recuperare il cadavere di Vasquez, che in seguito verrà scansionato per creare una skin nell’apposito distributore. Rhys assumerà quindi l’aspetto del suo ex-capo/collega, ed allo stesso modo al cadavere verrà dato l’aspetto di Rhys, in modo da poter dimostrare che la missione di Vasquez sia andata a buon fine, ma che il traditore/truffatore sia stato sfortunatamente ucciso nel corso dell’operazione.

Chiaramente le cose non vanno proprio lisce come l’olio… Fiona deve trovare il modo di spiegare a Janey cosa è effettivamente successo ad Athena, e Rhys si ritroverà a dover recuperare la faccia di Vasquez, che nel frattempo era stata rubata da alcuni Psycho per un’improvvisato party skin-pizza (ehm… si, è proprio quello che state immaginando…).
In compenso però, quando tutto sembra essere pronto, la scena della partenza, pseudo-sigla ritardata dell’episodio, è un momento veramente gradevole, divertente e con una bella canzone in sottofondo (cosa che sicuramente non guasta).

Da qui in poi, la situazione si fa un po’ più triste di quello che ci si potrebbe aspettare, e quello che dovrebbe essere un momento di ripresa morale per il gruppo, si trasforma in una patetica battaglia in cui tutti i dipendenti Hyperion improvvisano una guerra con armi invisibili, tutte volte ad “eliminare” Vasquez… In ogni caso, tra i problemi poco prima dell’atterraggio e le scoperte fatte una volta arrivati alla base, per Rhys e Fiona non sono di certo degli ottimi momenti (ma non lo sono mai a quanto pare…).
Bene o male comunque, anche se con qualche cambiamento dell’ultimo minuto, il piano sembra essere in grado di portare i nostri eroi fino al loro obiettivo, ma questo non senza il rischio di scatenare l’inferno in terra… luna… o in quello che è insomma… E come ci si aspettava, tutta la parte interessante viene rimandata al gran finale previsto per l’ultimo (si spera) spettacolare e coinvolgente episodio.

A conti fatti, Escape Plan Bravo si rivela essere un episodio un po’ differente rispetto ai precedenti, e no, non è un complimento. I classici battibecchi tra i due protagonisti principali sono stati decisamente ridotti, perdendo di conseguenza parte del fascino che la cosa donava alla serie. Questo è successo anche perché sono diminuite il numero delle apparizioni del misterioso rapitore, e quindi i momenti narrati nel “presente” dove i due raccontano cosa è accaduto prima che finissero nelle sue grinfie.

A guardarlo bene comunque, tutto l’episodio sembra avere buoni spunti, ed anche alcuni momenti emozionanti, ma probabilmente il suo contenuto è stato tirato un po’ troppo per le lunghe. La battaglia a suon di dita fumanti tra Rhys travestito da Vasquez e l’infinita orda di dipendenti Hyperion di cui vi abbiamo accennato prima, oltre ad essere un momento tristemente patetico, a nostro avviso è completamente inutile ai fini della trama, e trova lì il suo posto solo perché non c’erano giustificazioni migliori per avere un combattimento in quella parte di trama. Una cosa posticcia quindi, fuori luogo, e se proprio lo dobbiamo dire, con pochissimo senso. È ovvio che senza queste parti la puntata sarebbe durata molto meno del solito o del dovuto, ma si sarebbe sicuramente potuto optare per qualcosa di più utile, come per esempio dare una maggiore utilità all’inventario dei protagonisti, ai soldi accumulati da Fiona, o alla visione bionica di Rhys (argomento che di tanto in tanto viene tirato in ballo, ma mai in modo eccessivamente influente).

A parte qualche leggero ritocco estetico poco significativo, il comparto tecnico non ha da dire nulla di molto diverso rispetto alle precedenti puntate, è ciò risulta essere spesso più un male che un bene… La situazione resta quindi all’incirca la stessa, e così anche le problematiche presenti nel gioco.
La prima di queste a fare capolino sullo schermo, è infatti quella legata ai rallentamenti e ad i freeze, che questa volta, oltre a presentarsi nel passaggio tra una sezione e l’altra dell’episodio, si è fatta notare anche durante il caricamento dei menù. Per fortuna almeno, come nella scorsa puntata, i problemi legati alle compenetrazioni degli elementi sono piuttosto ridotti, e grazie al cielo anche non eccessivamente visibili.

Anche per quello che riguarda la sezione audio non ci sono grossi cambiamenti. Il sonoro è buonissimo come sempre, ma il reparto musicale questa volta ha voluto usare un asso nella manica, facendo scendere in campo i Twin Shadow con il brano To The Top, pezzo conosciuto per essere stato anche incluso nella colonna sonora del recente film Paper Towns.
Per concludere, la solita nota dolente riguardante la localizzazione del titolo, perché come vi ricordiamo praticamente ogni volta, il titolo è completamente in inglese, e per comprendere in maniera decente trama e dialoghi vi sarà necessaria una buona conoscenza della lingua che fu del leggendario William Shakespeare.

In conclusione…

Il penultimo episodio della serie di Telltale, Tales From The Borderlands, ci ha fatto provare sentimenti leggermente contrastanti. Seppur portando validi elementi alla trama, alcune delle sue parti sembrano essere state un po’ troppo annacquate per allungarne il brodo, e non pensiamo sia stata la scelta migliore… Come vi abbiamo detto in precedenza infatti, e senza stancarci dal sottolinearlo, la finta sparatoria tra Vasquez ed i dipendenti Hyperion è palesemente un espediente per piazzare un combattimento nella seconda parte dell’episodio, che altrimenti sarebbe filato via senza troppi scossoni e senza fare a botte con nessuno. Avremmo preferito altri modi per passare quel lasso di tempo, magari approfondendo le reali intenzioni di Jack, o la situazione con Yvette, o meglio ancora rendendo più complesso l’infiltrarsi all’interno della base… Insomma, le possibilità non mancavano di certo, ed alcune le avremmo potute apprezzare sicuramente di più.

A livello tecnico non ci sono state novità particolari, e la situazione legata alle varie problematiche già note e presenti negli attuali titoli della casa californiana è rimasta di conseguenza invariata; ragion per cui non vi tedieremo ripetendole ancora. Una nota migliore viene suonata dal comparto sonoro, che con la new entry dei Twin Shadow nella colonna sonora, è riuscito a creare un piccolo momento degno dello stile della saga dei cacciatori della cripta.
L’ultimo episodio che ci attende, The Vault of the Traveler, in teoria dovrebbe rivelarci la vera identità del rapitore (un paio di idee ce le siamo anche fatte…), e magari, visto il titolo, svelarci il mistero che si nasconde dietro a questa nuova cripta. Noi intanto, incrociamo le zampe nella speranza che questo finale si riveli degno di far parte dei capolavori narrativi dei ragazzi di Telltale, e che non ci deluda come invece è successo per alcune vecchie puntate.

Voto: 6,5/10

Fin da piccolo ho sempre amato le storie, che fossero raccontate da un libro, un fumetto, un cartone, un film, o soprattutto da un videogioco. Alcune le ho solo viste, altre le ho sentite così mie da avere l'impressione di averle vissute, ed altre ancora le ho addirittura scritte. Forse sono un pazzo o un sognatore, o tutte e due le cose. Ma continuerò a sognare ed a vivere avventure, per poter dire un giorno "fammi rubare Capitano, un'avventura dove io son l'eroe che combatte accanto a te".

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