Suikoden I&II HD Remaster Gate Rune and Dunan Unification Wars – La versione Switch 2

Due JRPG indimenticabili, ora anche in versione Nintendo Switch 2

Suikoden I&II HD Remaster Gate Rune and Dunan Unification Wars è stata una riedizione attesissima dei classici RPG di Konami, almeno quanto ben accolta; motivo per cui non poteva mancare nel parco titoli di lancio di Nintendo Switch 2 – seppur al netto di comprensibili riserve, essendo stata pubblicata di recente la versione per Nintendo Switch e non essendo disponibile neppure un upgrade a pagamento. Non è una scelta da sottovalutare, poiché figlia di politiche tutt’altro che ben viste dai giocatori, e io per prima ho alzato un sopracciglio di fronte a questa decisione forse non del tutto inattesa ma comunque discutibile.

Ad ogni modo, parlandone a carattere generale, questa rimasterizzazione non si configura come un semplice porting superficiale, bensì come una vera e propria celebrazione e riproposizione in grande stile di due dei JRPG più amati e influenti di tutti i tempi. Nati originariamente sulla prima PlayStation, Suikoden e il suo acclamato seguito Suikoden II hanno conquistato milioni di fan in tutto il mondo grazie alle loro storie articolate, intrise di profondi conflitti politici, tematiche di amicizia e lealtà, e caratterizzate dall’iconica ricerca e reclutamento di ben 108 Stelle del Destino, ovvero personaggi unici e memorabili che vanno a formare un vasto e variegato esercito. L’obiettivo primario di questa rimasterizzazione non è stato quello di stravolgere i giochi originali, bensì di portarli a una nuova generazione di giocatori e farli rivivere ai veterani con una grafica e suoni notevolmente migliorati, pur mantenendo intatte le loro profonde e apprezzate meccaniche di gioco, l’emozionante narrazione ricca di colpi di scena e il carisma intramontabile dei suoi personaggi. Konami ha mirato a offrire un’esperienza fedele all’originale, ma con una veste moderna e rifinita, scegliendo di far approdare questa remaster anche su Nintendo Switch 2.

Come sempre, se cercate una disamina articolata di entrambi i titoli, vi rimando alla recensione vera e propria: in questo spazio mi dedicherò all’analisi della versione Switch 2, pur entrando nello specifico di alcuni dettagli, narrativi e ludici, per una contestualizzazione più precisa e puntuale.

Tra guerra, politica e destino

Suikoden I ci catapulta in un mondo fantasy dilaniato da una guerra civile, narrando la storia di Tir McDohl, figlio di un generale imperiale, che si ritrova suo malgrado coinvolto in una ribellione contro la corruzione del suo stesso impero. Attraverso il suo viaggio, inizia a radunare le 108 Stelle del Destino, formando un esercito per liberare la sua terra. La narrazione è ricca di intrighi politici, tradimenti inaspettati e momenti di profonda lealtà, delineando un conflitto che va ben oltre la contrapposizione tra bene e male. Le decisioni del protagonista influenzano non solo l’esito delle battaglie, ma anche il destino di intere città e dei numerosi personaggi che si uniscono alla sua causa. Il sistema di reclutamento dei personaggi è un elemento distintivo, che spinge all’esplorazione e all’interazione con ogni angolo del mondo per trovare tutti gli alleati possibili, ognuno con la propria storia e le proprie abilità uniche.

Suikoden II, ambientato tre anni dopo gli eventi del primo capitolo, sposta il focus sulla sanguinosa Dunan Unification War, seguendo le vicende di Riou e Jowy, due amici d’infanzia inseparabili le cui vite vengono tragicamente divise da un conflitto brutale tra le nazioni di Highland e Jowston. Il loro legame, messo alla prova da eventi inimmaginabili, forma il cuore emotivo della storia, che esplora temi di amicizia, tradimento, sacrificio e le inevitabili conseguenze della guerra sulle persone comuni. Anche qui, la ricerca delle 108 Stelle del Destino e la costruzione e gestione di una fortezza che evolve nel tempo come base operativa per l’esercito sono elementi centrali del gameplay. Entrambi i titoli sono celebri per la loro narrativa matura, i personaggi ben sviluppati e le molteplici sfumature che dipingono il dramma della guerra, della perdita e della speranza, rendendoli esperienze indimenticabili per gli amanti dei JRPG.

Prestazioni e framerate

Dal punto di vista tecnico, Suikoden I&II HD Remaster su Nintendo Switch 2 rivela una performance assolutamente stabile, che si traduce in un’esperienza di gioco priva di intoppi, capace di rispettare il ritmo e l’anima dei giochi originali. Il framerate è costante e bloccato a 60fps, un traguardo raggiunto con successo e soprattutto mantenuto con consistenza sia in modalità docked sia portatile. Le animazioni dei personaggi e dei nemici sono fluide durante le battaglie a turni, rendendo ogni attacco più appagante visivamente; lo scorrimento dello schermo avviene senza il minimo intoppo – che sia durante l’esplorazione delle vaste mappe del mondo, nei dettagliati villaggi e città, o durante le transizioni di scena e l’ingresso/uscita dalle battaglie. Inoltre, i tempi di risposta sono immediati sia nell’interazione con i menu di battaglia e gestione dell’inventario, sia durante i dialoghi e le scene animate, contribuendo a un’esperienza reattiva e confortevole. Questa fluidità complessiva contribuisce in modo significativo all’immersione del giocatore, eliminando qualsiasi frizione o sensazione di “legnosità” o “lentezza” che a volte può affliggere i titoli retro non ottimizzati o portati senza la dovuta cura. Non ho riscontrato cali di framerate significativi, nemmeno durante le battaglie più complesse, le celebri “War Battles” (gli scontri su larga scala tra eserciti) dove numerosi sprite si muovono simultaneamente, o le scene con un gran numero di personaggi a schermo, il che sottolinea come l’ottimizzazione sia stata una priorità assoluta per Konami. I risultati sono sotto gli occhi di tutti, permettendo al gameplay di brillare senza difficoltà.

Visivamente ottimo, senza tradire le sue origini

La rimasterizzazione HD di Suikoden I&II non ha avuto l’intenzione di stravolgere l’identità visiva iconica dei titoli originali. Al contrario, l’obiettivo è stato quello di compiere significative migliorie estetiche che preservassero il loro stile artistico: ci troviamo quindi di fronte a una lucidatura e valorizzazione di quanto era già ottimo in prima battuta. La versione per Nintendo Switch 2 supporta risoluzioni elevate, permettendo al gioco di apparire estremamente nitido e pulito sia in modalità portatile che, non senza una certa sorpresa, su un televisore di fascia alta (dove la console opera con una risoluzione in upscaling per adattarsi allo schermo). Nonostante la natura intrinseca dei giochi, basati su sprite 2D disegnati a mano su sfondi 2D pre-renderizzati o creati in pixel art, la chiarezza dell’immagine è un balzo in avanti monumentale rispetto alle versioni originali su PlayStation. Ora, ogni singolo pixel è definito con una precisione chirurgica, senza aliasing eccessivo o distorsioni, garantendo che l’arte originale sia presentata nel modo più pulito, fedele e intenso possibile. Ciò significa che i dettagli più minuti degli sprite, i testi dei dialoghi (anche quelli più piccoli), e gli elementi più intricati sono visibili con una chiarezza cristallina, migliorando l’esperienza visiva complessiva su qualsiasi dimensione di schermo. Sui display della Switch 2, i colori balzano all’occhio in modo vivido, rendendo il mondo di Suikoden più accattivante che mai.

Funzionalità proprie di Switch 2

La capacità di giocare in modalità portatile è un vantaggio non indifferente per un GdR di questo tipo, dove non è l’azione a farla da padrona ma una più compassata pianificazione. Il display, con le sue caratteristiche migliorate in termini di fedeltà cromatica, luminosità e nitidezza, rende i colori vividi e i dettagli degli sprite ridisegnati ancora più apprezzabili anche su uno schermo compatto come quello di un dispositivo portatile. Questo permette sessioni di “grinding”, di esplorazione di nuove aree o di reclutamento di nuovi personaggi in totale libertà e comodità, trasformando i tempi morti in opportunità per progredire nel gioco. La natura “pick up and play” della Switch è un connubio perfetto con il ritmo di un gioco come Suikoden che invita a una profonda immersività. Similmente, la versatilità nel passare alle altre modalità di gioco (da tavolo e docked) senza perdere in nulla in resa estetica e fluidità massimizza il comfort, il coinvolgimento e la possibilità di apprezzare fino in fondo questa remaster.

I controlli di Suikoden I&II HD Remaster sono stati mappati in modo intuitivo e funzionale sui Joy-Con della Switch 2, garantendo un’esperienza di gioco senza soluzione di continuità. Sebbene Suikoden non sia un gioco che richiede controlli particolarmente complessi o innovativi come i comandi “mouse” o giroscopici presenti in altri titoli di lancio della Switch 2, la reattività e la precisione dei Joy-Con assicurano che ogni comando (dalla navigazione rapida nei menu, al movimento dei personaggi negli ambienti, alla selezione delle azioni in battaglia) sia eseguito in modo impeccabile e senza latenze. Il layout standard dei pulsanti si presta perfettamente all’esperienza, rendendo l’approccio immediato e accessibile sia per i veterani che per i nuovi arrivati al genere o alla serie. L’ottimizzazione del feedback aptico dei Joy-Con, anche se non dominante, concorre a migliorare la generale impressione di questo porting.

Infine, grazie all’hardware migliorato della Switch 2, i tempi di caricamento in Suikoden I&II HD Remaster sono stati drasticamente ridotti: una miglioria fondamentale per un GdR classico dove le transizioni tra le varie aree sono frequenti, così come l’ingresso e l’uscita dalle battaglie, o i caricamenti delle sequenze narrative, tutti elementi che rischiano di spezzare il ritmo e l’immersione se poco performanti da questo punto di vista. I possessori dell’originale Switch, senza soffermarci per forza sulla remaster di Suikoden, ricorderanno come spesso il maggior ostacolo nei giochi di terze parti fossero i caricamenti eterni; averli risolti, in questo come in altri casi, rende l’avventura molto godibile da giocare.

L’elefante nella stanza, quando si parla di Suikoden I&II HD Remaster su Nintendo Switch 2, è il fatto di averne pubblicata una versione ad hoc, impedendo dunque ai possessori della versione Switch di possederlo tramite un upgrade e obbligandoli, eventualmente, a pagarlo di nuovo a prezzo pieno – data l’impossibilità di trasferire i file di gioco vecchi. Non è affatto una decisione felice, a maggior ragione perché è un gioco pubblicato pochissimi mesi fa. Detto questo, se non l’aveste ancora comprato e siete in possesso di una Switch 2, dovendo scegliere quale delle due versioni scegliere potreste voler optare per questa: la stabilità del framerate a 60fps, la nitidezza della grafica HD, unite ai ritocchi di Quality of Life già adottati per le precedenti versioni possono essere elementi sufficienti a optare per l’acquisto. Qualunque sia la vostra scelta, l’importante è che non vi lasciate scappare questi due titoli, imperdibili per i fan dei JRPG vecchi e nuovi.

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