Stormdivers – Anteprima gamescom 18

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Stormdivers – Anteprima gamescom 18
Stormdivers – Anteprima gamescom 18
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Colonia– Al solo sentir nominare “Battle Royale” molti giocatori hanno la reazione istintiva di chiudersi in posizione fetale sul pavimento mantenendo le mani sulle orecchie. Blasfemie e profano si incontrano in un genere che nel pubblico più “ricercato” non trova molta presa, ma viene visto anche con spocchia e fastidio. Eppure il genere che ha dato i natali a successi come Player Unknown Battlegrounds e Fortnite, che anche dopo mesi continuano la loro corsa fatta di successi e tantissimi giocatori attivi (soprattutto Fortnite, che è oramai diventato un fenomeno di cultura pop conosciuto un po’ da chiunque).

Inserirsi in questo mercato diventa quindi automaticamente un possibile suicidio, non tanto per l’effettiva saturazione del genere, strapieno di vari titoli che tentano di conquistare il successo, ma anche per la vera e palese difficoltà di dire qualcosa di nuovo. I nordici di Housemarque però vogliono provarci, forti della loro esperienza ottenuta su PlayStation 4 con titoli come Resogun e Nex Machina, e portare nel genere un approccio differente.

Durante la mia chiacchierata con Housemarque durante la gamescom, sono venuto a conoscenza di un’idea di battle royale in parte diversa, che barattasse alcuni aspetti assodati nel genere per qualcosa di più veloce e imprevedibile. Prima di tutto la presenza per ogni giocatore di un glider che permetta spostamenti rapidi per la mappa, insieme ad alcune scelte di movimento che rendono Stormdivers già molto diverso dai suoi più noti concorrenti: l’idea di portare l’esperienza di Housemarque con il genere degli arcade in un ambiente battle royale è sicuramente il focus del team.

Chiunque abbia giocato un titolo appartenente al genere sa benissimo come il camping, il nascondersi e aspettare fermi in un punto, sia una possibilità piuttosto allettante durante una partita. Spesso le partite durano tanto, e nonostante la tempesta restringa il campo, è possibile che un giocatore non incontri nessuno fino alla fine, risultando in più chance di sopravvivenza.

Ad Housemarque quest’idea non piace, e così Stormdivers si pone già da ora come uno dei battle royale più veloci e rapidi in circolazione: oltre ai movimenti rapidi e veloci, al classico gameplay a base di sparatorie e di drop in punti vari della mappa, si aggiunge quello dei match di 15 minuti. Potrebbe sembrare folle, ma il team sembra molto fiducioso circa questo aspetto: l’idea è quella di far scontrare fin da subito i giocatori, con la “tempesta” che si chiude sulla mappa in modo sconnesso e imprevedibile, con tanto di eventi atmosferici quali il Tornado a rendere caotica e imprevedibile la mappa e gli spostamenti richiesti ai giocatori ancora in partita.

Stormdivers non è ancora giocabile ma lo sarà presto con una beta dedicata a pochi fortunati giocatori, eppure l’impressione che mi ha fatto Housemarque è di volersi inserire in un genere con un’idea ben precisa, senza rincorrere chi il successo lo ha già ottenuto, che sia per meriti effettivi o semplice fortuna. Un battle royale più veloce e imprevedibile, quasi con un approccio arcade potrebbe essere quello che la gente vuole, e non parlo necessariamente degli appassionati di Fortnite o PUBG, ma di una nuova utenza che potrebbe trovare in Stormdivers un’esperienza frenetica, nuova e divertente.

Certo le incognite sono ancora tante, soprattutto non avendo avuto modo di giocarlo: Stormdivers potrebbe avere ancora tanto lavoro davanti, ed è tutto da valutare in termini di gameplay e feeling di gioco. I match brevi funzioneranno? Come vengono gestite esattamente le tempeste e i tornado?

Sono tutte domande lecite che speriamo vengano chiarite nei prossimi mesi, ma la volontà di Housemarque di scuotere il genere dei battle royale con qualcosa di potenzialmente differente è già un’idea di per se allettante.

Stormdivers potrebbe essere il prossimo flop nel saturo mercato dei battle royale, ma le capacità di un team maturo come Housemarque potrebbero anche trasformarlo in un interessante successo. L’idea di avere match rapidi e un gameplay dall’animo arcade, ha tutte le carte in regola per offrire un’esperienza di gioco appagante e nuova, ed è per questo che dovreste tenere d’occhio la beta che avverrà nelle prossime settimane.


Mi piacciono i videogiochi e mi piace scrivere, perché non unire le due cose? So anche imitare Topolino e Joe Bastianich, ma non mi pagano per farlo.

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